
FIRENZE. Sono oltre 110mila le imprese dell’area fiorentina – al netto di quelle agricole escluse dall’obbligo – chiamate a sottoscrivere le polizze assicurative contro le calamità naturali e gli eventi catastrofali, fenomeni che spaziano da terremoti e tempeste di vento alle alluvioni che già hanno fatto molti danni nel territorio toscano. Se da un lato l’assicurazione consente di proteggere i beni e le attività aziendali, mitigando il rischio di perdite patrimoniali e finanziarie, dall’altro ha costi elevati che per un piccolo negozio possono arrivare fino a duemila euro all’anno. Chi non sottoscrive la polizza rischia sanzioni e di non aver più accesso ai finanziamenti pubblici, ma sull’applicazione della nuova normativa prevista dalla Legge 213/2023 gravano ancora molti altri interrogativi: cosa deve essere assicurato? Quali sono le coperture richieste? Come viene definito il premio? Il proprietario dell’immobile risponde in solido con il conduttore dell’eventuale mancata stipula dell’assicurazione? Quali le ripercussioni sulla capacità di accesso a finanziamenti da parte dell’impresa?
I dubbi
A queste ed altre domande si cercherà di dare risposta in un seminario riservato alle aziende presso la Camera di commercio di Firenze al quale intervengono il capo dell’Ufficio legislativo del Ministero delle imprese e del Made in Italy (Mimit), un alto dirigente dell’Associazione delle imprese assicurative (Ania) e il presidente della Commissione regionale dell’Associazione bancaria italiana (Abi) della Toscana. L’appuntamento è fissato per martedì 13 maggio dalle 15 alle 17 presso l’auditorium della Camera di commercio di Firenze.
Cosa c’è da sapere
A scaglioni, tutte le imprese non agricole dovranno sottoscrivere la polizza entro il primo gennaio, scadenza dalla quale l’obbligo graverà anche sulle aziende di minori dimensioni (per le grandi imprese l’obbligo è scattato il 1° aprile 2025 con una moratoria di 90 giorni sulle sanzioni; per le medie imprese la scadenza è fissata al 1° ottobre).
Tra i costi da sostenere, anche quelli di perizia per documentare il valore dei beni da assicurare, ma preoccupano le ripercussioni sugli incentivi pubblici all’azienda, sulla possibilità di accedere a credito garantito e ristori. In proposito è in discussione una norma che prevede, per gli inadempienti che non avranno sottoscritto la polizza, il possibile divieto di accesso ad ogni forma di agevolazione pubblica. Oneri e sanzioni, per ora indirette, minacciano di impattare sulla operatività sia delle imprese, sia degli enti che erogano agevolazioni. Escluse dall’obbligo di polizza sono le imprese agricole, ma ci si chiede se questo valga anche per quelle che accanto alla produzione svolgono una piccola attività di trasformazione.
L’incontro
È un altro dei quesiti a cui si tenterà di dare risposta nel corso del seminario che sarà aperto dai saluti del segretario generale della Camera di commercio di Firenze Giuseppe Salvini e di Mario Bartoli, presidente della Sezione toscana Albo nazionale gestori ambientali, e si incentrerà sulle reazioni affidate a Giulio Veltri, Capo ufficio legislativo Mimit, Simona Andreazza, responsabile del settore catastrofi naturali di Ania, e di Giancarlo Barbieri, presidente della Commissione regionale Abi Toscana. Modera il giornalista Francesco Selvi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link