
Dieci miliardi di euro: è il costo della burocrazia che grava sulle imprese venete, secondo uno studio della Cgia di Mestre. Moduli da compilare, documenti, timbri, code agli sportelli. Un vero e proprio nemico invisibile che schiaccia soprattutto le piccole imprese. Tra le cause, il livello di digitalizzazione dei servizi pubblici, basso rispetto alle medie europee. Si allungano i tempi di rilascio di permessi e autorizzazioni da parte della Pubblica Amministrazione e questo ha un costo e pesa sulla competitività del nostro sistema produttivo.
Secondo una recente indagine della Banca Europea degli Investimenti, in Italia il 24 per cento degli imprenditori intervistati ha dichiarato di impiegare oltre il 10 per cento del proprio personale per espletare tutte le formalità richieste dalla legge (la media UE è del 17%).
Un segnale importante, sottolinea la Cgia, arriva dalla recente approvazione di un disegno di legge che prevede l’abrogazione di 30700 norme (il 28% di quelle vigenti) per semplificare il quadro normativo.
Abbiamo intervistato Paolo Zabeo, coordinatore Ufficio Studi CGIA di Mestre
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