23 Maggio 2025
I primati su start-up, fondi Ue e manifattura


ANCONA Le Marche al primo posto in Italia per start-up innovative – il 4,13% sul totale di nuove società di capitali – e per avanzamento dei pagamenti del programma regionale 2021-2027 Fse+. Medaglia di bronzo, invece, per incidenza del valore aggiunto della manifattura. Sono alcuni dei risultati del Think Tank «Marche, al centro dell’Italia» promosso da TEHA Group presentati ieri alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Uno studio elaborato con la Regione ed un pool di sostenitori pubblici e privati. 

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L’analisi

Il report sottolinea come nelle Marche sia cresciuto l’export rispetto al pre-pandemia e si sia ridotto il tasso di disoccupazione. L’incidenza dei giovani che non studiano né cercano lavoro – i Neet – sul totale della popolazione tra i 15 ed i 29 anni si attesta al 10,6% (8° posto in Italia), riportando un valore inferiore di 4,6% rispetto alla media nazionale (15,2%) e in miglioramento di 7,3% rispetto al 2020. Come sottolinea Lorenzo Tavazzi, senior partner e responsabile area scenari e intelligence di TEHA Group, le Marche si classificano nella top 5 nazionale in 7 indicatori chiave di prestazione: età media del materiale rotabile, start-up innovative, autoveicoli a basse emissioni, popolazione con titolo di studio terziario, occupati nel settore manifatturiero, densità di Pmi e incidenza delle imprese dell’economia del mare.

I punti ciechi

L’approfondimento della fotografia socio-economica delle Marche ha fatto emergere anche alcuni punti di attenzione. Nello specifico, vengono segnalati una eccessiva concentrazione dell’export manifatturiero su alcuni settori produttivi trainanti e sui mercati dell’Ue (59,7% dell’export manifatturiero, in primis verso Francia e Germania), un apporto ancora contenuto delle multinazionali a controllo estero e la marcata incidenza delle Pmi rispetto alla media nazionale (il che pone un tema di crescita dimensione e di passaggio generazionale). Ultimo, ma non in ordine di importanza: l’inverno demografico che sta caratterizzando anche il tessuto sociale regionale, con poche nascite e molti anziani. «Il rapporto ha raggiunto l’obiettivo di stimolare in senso propositivo istituzioni e stakeholders a rafforzare un gioco di squadra di cui si vedono già i frutti», il commento del governatore Acquaroli – Il fatto che alcune classifiche vedano le Marche nelle primissime posizioni in Italia è gratificante, ma lo consideriamo un ottimo punto di partenza più che un traguardo». Per realizzare la visione del futuro delle Marche, il Think Tank ha identificato 12 proposte d’azione raggruppate in 3 linee di intervento prioritarie: connettività fisica e digitale; azioni e incentivi per la competitività del sistema economico-produttivo; programmi per attirare talenti e competenze.

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