15 Giugno 2025
«La mia vera vita? È fatta di affetti, vino e patatine olandesi» – JUORNO.it / IL GIORNO


Tassi ancora in discesa, fare un mutuo per comprare casa costa meno ma contemporaneamente aumenta la propensione al risparmio in un clima di guerra, vera e non solo commerciale, che produce incertezza. “Le tensioni sono in diminuzione, la dinamica dei finanziamenti è in lieve miglioramento, quindi almeno per quanto riguarda il contesto italiano non c’era un elemento di particolare rischio”, commenta il vice direttore generale vicario dell’ABI, Gianfranco Torriero.

“Quando si manifestano questi elementi di incertezza poi bisogna attivare tutta una serie di politiche, di cambiamenti che sono l’unico modo per governare le incertezze” e “ritornare a un livello di stabilità naturale che sicuramente aiuta la domanda di finanziamento, aiuta gli investimenti, aiuta l’impresa a fare scelte più tranquille. In una situazione di incertezza queste scelte non vengono effettuate o vengono rinviate e questo può incidere anche sulla dinamica delle grandezze bancarie” aggiunge guardando avanti.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Per ora con i tagli della Bce sono scesi anche i tassi sui prestiti bancari e in particolare quelli per le case che, dopo il piccolo rimbalzo del mese scorso, tornano a scendere ai livelli di inizio 2023. Nella prima parte del 2025 i tassi a breve termine si sono ulteriormente ridotti, non altrettanto per quelli a lungo termine. A maggio 2025 il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è sceso al 3,64% dal 3,77% del mese precedente e dal 5,45% di dicembre 2023; il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è sceso al 3,19% dal 3,27% del mese precedente (4,42% a dicembre 2023); il tasso medio sul totale dei prestiti (quindi sottoscritti negli anni) è sceso al 4,07% dal 4,14% del mese precedente.

L’ammontare dei prestiti a imprese e famiglie infine è rimasto sostanzialmente stabile rispetto ad un anno prima (+0,3% nel mese precedente). Dal rapporto mensile Abi di giugno emerge anche che maggio è stato il mese del risparmio, sono aumentati sia gli investimenti in titoli che i depositi. La raccolta indiretta, cioè gli investimenti in titoli custoditi presso le banche, presenta un incremento di 121,4 miliardi tra aprile 2024 e aprile 2025; la raccolta diretta complessiva (depositi da clientela residente e obbligazioni) a maggio è cresciuta del 2,9%; solo la raccolta a medio e lungo termine, tramite obbligazioni, è diminuita dell’1,3% rispetto ad un anno prima.

Lo evidenzia anche un rapporto della Fabi: la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane supera per la prima volta la soglia dei 6.000 miliardi di euro. Il totale dei risparmi detenuti in strumenti finanziari ha raggiunto, quota 6.030 miliardi (+4,3%). Se si considera la variazione dal periodo “pre pandemia” ovvero dal 2019, l’ammontare complessivo dei salvadanai delle famiglie è salito di 1.367 miliardi (+29,3%).

Il dato più marcato riguarda i fondi comuni di investimento, che nel 2024, rispetto ai 12 mesi precedenti, registrano un balzo del 17,6%: da 722 miliardi a quasi 850 miliardi. Bot e Btp, complice il successo delle ultime emissioni retail e il rialzo dei tassi nei mesi passati, salgono da 431 a 493 miliardi. “Il risparmio delle famiglie italiane continua a rappresentare una colonna portante del nostro sistema economico e finanziario, un’ancora sociale che richiede sempre maggiore attenzione e tutela”, commenta il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

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