Durante la sessione plenaria a Strasburgo, i deputati adotteranno la loro valutazione sulla relazione sullo Stato di diritto 2024 della Commissione, esaminando anche gli sviluppi più recenti nei Paesi Ue. La risoluzione, che sarà discussa domani e votata mercoledì, evidenzia “la presenza di minacce persistenti ai valori dell’Ue in vari Stati membri”. Si chiede pertanto “un’applicazione più incisiva delle norme, un ampliamento degli strumenti politici e giuridici per monitorare, prevedere e rispondere alle violazioni, nonché una maggiore tutela dei gruppi vulnerabili”. Si esprime inoltre sostegno alle proposte volte a rafforzare le garanzie contro l’uso improprio dei fondi europei e si sottolinea la necessità di difendere l’indipendenza della magistratura, la libertà dei media e i diritti democratici.
Sempre mercoledì, i deputati chiederanno alla Commissione di intervenire sul rispetto dei valori Ue. Un comunicato del Parlamento sottolinea: “Nel marzo 2025, la maggioranza filogovernativa del Parlamento ungherese ha modificato le norme sulle assemblee pubbliche, consentendo alle autorità di classificare le manifestazioni a favore dei diritti Lgbtiq+ come violazioni della legge sulla protezione dell’infanzia, prendendo di mira in modo implicito la 30ª edizione del Budapest Pride, in programma per il 28 giugno 2025”. Una delegazione di deputati, che si è resa in Ungheria nell’aprile 2025 ha avvertito che il divieto imposto dal governo agli eventi pubblici non rappresenta solo un attacco alla comunità Lgbtiq+, ma “una violazione diretta dei diritti umani e civili fondamentali sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e dei valori fondanti dell’Unione”. I deputati potrebbero chiedere alla Commissione di adottare misure provvisorie, affinché la Corte di giustizia dell’Ue possa ordinare la sospensione della normativa.
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