20 Giugno 2025
Piano Casa Italia: stanziati i fondi per i progetti pilota


Parte il programma strategico volto a contrastare il disagio abitativo, rilanciare le politiche abitative e riorganizzare l’offerta esistente.

Nel quadro delle strategie nazionali per affrontare il disagio abitativo e rilanciare il settore dell’edilizia residenziale, assume particolare importanza il Piano Casa Italia. Si tratta di un programma di interventi che mirano a riorganizzare l’offerta abitativa basati sull’integrazione tra edilizia residenziale pubblica e sociale, la riqualificazione del patrimonio esistente e la sperimentazione di soluzioni abitative innovative, come il co-housing e l’housing intergenerazionale.

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Per dare attuazione a questi programmi sono previsti finanziamenti significativi:

  • progetti Pilota: 100 milioni di euro per il biennio 2027-2028;
  • piano Casa Italia: 560 milioni di euro per il triennio 2028-2030.

Il Piano si basa su un metodo partecipato e territoriale con il coinvolgimento di enti locali, cittadini, imprese e terzo settore. Particolare attenzione è data ai territori fragili, con interventi calibrati su povertà energetica, vetustà del patrimonio edilizio, rischio sismico, idrogeologico, aspetti socioeconomici, culturali, paesaggistici e ambientali.

La legge di Bilancio 2025 prevede l’emanazione entro il 30 giugno 2025 di un D.P.C.M. con i contenuti del Piano e un ulteriore provvedimento del Mit, di concerto con il ministero dell’Economia.

Piano Casa Italia: cos’è

Il Piano Casa Italia è il nuovo strumento programmatico con cui il Governo punta a rilanciare le politiche abitative nazionali con lo scopo di fornire le principali risposte efficaci e strutturate al crescente disagio abitativo sul territorio nazionale.

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Con risorse dedicate, strumenti finanziari innovativi e un approccio partecipativo che parte dalle esigenze dei territori, il Piano Casa Italia si propone come la risposta più concreta alle sfide abitative dei prossimi anni.

Nel corso dell’incontro tenutosi presso il Ministero delle Infrastrutture il 17 giugno 2025 sono state presentate le linee strategiche del Piano, riassunte nella presentazione che puoi scaricare qui sotto.

Piano Casa Italia: obiettivi e strategie

Come riportato nelle slide ufficiali disponibili in allegato all’articolo, l’obiettivo generale del Piano è quello di definire un quadro strategico per la riorganizzazione dell’offerta abitativa e il rilancio complessivo delle politiche per la casa.

Le finalità sono definite e puntano a una visione moderna e integrata delle politiche abitative:

  • riorganizzazione dell’offerta abitativa, per rendere più efficiente il patrimonio edilizio esistente;
  • integrazione dei programmi di edilizia residenziale e sociale;
  • nuovo impulso alle iniziative di settore;
  • modelli innovativi di governance e finanziamento dei progetti;
  • ottimizzazione dell’utilizzo dell’offerta abitativa disponibile.

Il programma mira quindi a contrastare il disagio abitativo e a rilanciare le politiche per la casa in Italia, con un’attenzione particolare alla sostenibilità, alla rigenerazione urbana e all’efficienza nell’impiego delle risorse.

Riorganizzazione del sistema normativo e strutturale

Il Piano Casa Italia prevede una profonda riorganizzazione del sistema abitativo nazionale attraverso un insieme coordinato di riforme normative e strutturali. Tra le principali innovazioni spicca la revisione del Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001), con l’obiettivo di aggiornare e semplificare il quadro normativo per favorire interventi di rigenerazione urbana e riqualificazione del patrimonio esistente. Le tue attività in ambito edilizio richiedono pratiche amministrative e burocratiche complesse.

Un elemento centrale della strategia è l’attivazione della Banca Dati dell’Abitare, uno strumento operativo finalizzato a rilevare e quantificare il disagio abitativo – sulla base delle cause e della gravità – e a mappare il patrimonio immobiliare esistente, così da orientare in modo più efficace le politiche pubbliche. Parallelamente, viene introdotto un nuovo modello di Aziende Casa, strutturate con una forma giuridica privata a proprietà pubblica o mista, che assicuri autonomia gestionale, capacità manageriale e possibilità di attrarre risorse anche dal settore privato.

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Aspetti progettuali

Il Piano si fonda su una progettazione territoriale attenta e calibrata, capace di rispondere alle specificità e ai bisogni concreti delle diverse realtà locali tenendo conto di una pluralità di fattori strettamente connessi e collegati, tra cui la povertà energetica, l’obsolescenza del patrimonio edilizio, le condizioni dell’edilizia residenziale pubblica e sociale, nonché i rischi sismici e idrogeologici, senza trascurare gli aspetti socioeconomici, culturali, paesaggistici e ambientali.

Mentre, un ruolo centrale è riservato agli interventi di recupero e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, con azioni che comprendono sia la rigenerazione urbana sia la riconversione di edifici attualmente destinati ad altri usi, così da ridurre il consumo di nuovo suolo e valorizzare le risorse già disponibili. Particolare attenzione sarà data al principio della mixitè, ossia alla promozione di soluzioni abitative flessibili e diversificate, come co-housing, senior housing e housing intergenerazionale. Questo approccio mira a creare contesti abitativi inclusivi e integrati, in grado di rispondere a esigenze differenti in termini di durata, spazi e accompagnamento sociale, con un’attenzione specifica alle diverse capacità economiche dei beneficiari.

Aspetti sociali

Il Piano Casa Italia attribuisce un ruolo centrale agli aspetti sociali, puntando su un forte coinvolgimento partenariale e su un modello di gestione che valorizzi la dimensione comunitaria dell’abitare. La partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti – cittadini, imprese, associazioni, enti pubblici e realtà del terzo settore – è considerata fondamentale per individuare in modo efficace i bisogni dei territori e programmare interventi realmente aderenti alle esigenze locali.

Il processo si basa su principi di collaborazione e condivisione di risorse e competenze, garantendo una comunicazione aperta e trasparente e promuovendo l’inclusione di tutte le voci interessate. Attraverso un approccio di co-creazione, le parti partecipano direttamente alla progettazione e realizzazione delle soluzioni, condividendo anche la responsabilità dei risultati finali. In questo contesto si inserisce il ruolo strategico delle nuove Aziende Casa, che non si limiteranno alla gestione immobiliare, ma assumeranno anche una funzione di gestore sociale, con l’obiettivo di favorire la nascita di comunità coese e di offrire servizi utili alla vita quotidiana dei residenti. Queste strutture avranno inoltre il compito di monitorare i casi di maggiore disagio, attivando rapidamente percorsi di sostegno e intervento personalizzato a favore dei soggetti più vulnerabili.

Strategia Bottom-up

Uno degli elementi cardine del Piano Casa Italia è la forte integrazione tra la strategia nazionale, guidata dal MIT, e le visioni e competenze maturate a livello locale dagli enti territoriali. L’approccio adottato è di tipo bottom-up, ovvero parte dall’ascolto e dall’analisi dei fabbisogni espressi direttamente dai territori, per costruire politiche realmente aderenti alle specifiche esigenze delle diverse aree del Paese.

Sulla base di questa analisi si definisce una strategia operativa, con l’individuazione degli obiettivi, la pianificazione delle azioni necessarie e la stima delle risorse finanziarie occorrenti. Il percorso prosegue con attività di monitoraggio e verifica, per garantire l’efficacia e l’efficienza degli interventi nel tempo.

Fondamentale, in tutto questo processo, è il coinvolgimento partenariale attivo di diverse parti interessate costituiscono attività necessarie per l’individuazione delle esigenze territoriali e per la conseguente programmazione di adeguate iniziative e la governance complessiva del Piano sarà affidata a una struttura coordinata per l’elaborazione e l’attuazione del Documento programmatico nazionale e sarà affiancata da un nuovo modello di governance delle Aziende Casa.

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