20 Giugno 2025
Truffa contributi Covid, sequestrati 100mila euro e stop di un anno a imprenditore “ville cerimonie”


Non potrà svolgere alcuna attività di Impresa, per la durata di un anno, l’imprenditore raggiunto oggi da una misura interdittiva e da un decreto di sequestro preventivo, in forma diretta e per equivalente, per un totale di 99.976 euro, eseguiti oggi dai militari del gruppo della Guardia di finanza di Torre Annunziata (Napoli). I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della locale procura.

L’imprenditore è l’amministratore di fatto di due società, operanti del settore delle “ville per cerimonie”, che rispondono ai nomi di “Mir Banqueting Srl”, con sede a Boscotrecase, e “Maderos eventi Srl” con sede a Trecase, entrambe nel napoletano. I reati contestati, si legge in una nota della procura, sono quelli di “indebita percezione di erogazioni pubbliche” e “autoriciclaggio”.

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In particolare, all’esito delle indagini espletate dalle fiamme gialle e coordinate dalla procura, è emerso come una delle imprese abbia percepito indebitamente contributi a fondo perduto del decreto rilancio, previsti al fine di sostenere i soggetti esercenti attività d’impresa colpiti dall’emergenza Covid-19.

L’amministratore di fatto, in questo caso, avrebbe dichiarato “falsamente, nell’istanza del beneficio economico, di possedere il requisito che prevedeva che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2020 fosse inferiore ai due terzi dell’ammontare degli stessi ad aprile 2019”.

Le investigazioni hanno, inoltre, consentito di “individuare il vero dominus della gestione societaria, in quanto il rappresentante legale, peraltro nullatenente, si rivelava un prestanome. L’amministratore di fatto, quindi, una volta confluite le erogazioni sul conto corrente della stessa società – successivamente posta in liquidazione – si sarebbe impossessato delle somme di denaro indebitamente percepite, mediante prelievi e bonifici aventi causali fittizie su conti correnti propri e su quelli dell’altra società, intestata ad un ulteriore prestanome, sempre a lui riconducibile”.

Il sequestro operato ha riguardato 28.050 Euro in contanti, 62.147,16 euro disponibili sui c/c, un’autovettura riconducibili all’amministratore di fatto e apparecchiature informatiche nella sua disponibilità.

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