Consiglio di Stato: contributo ANAC, legittimo l’adempimento tardivo

La sentenza del Consiglio di Stato n. 6 del 9 giugno 2025 in tema di soccorso istruttorio sul mancato pagamento del contribuito ANAC in procedure di gara d’appalto, ha stabilito che il pagamento deve avvenire prima della scadenza del termine per la presentazione delle offerte. La sentenza ha preso in esame un caso specifico in cui un’azienda ospedaliera aveva indetto una gara telematica per la conclusione di accordi quadro con più operatori economici.

In particolare, la sentenza conferma che:

• Il versamento del contributo ANAC è obbligatorio e deve essere effettuato tempestivamente. Un mancato pagamento comporta l’esclusione dalla gara.
• Non è consentito il soccorso istruttorio per sanare il mancato versamento del contributo. L’Amministrazione non può accettare un versamento tardivo.
• Il mancato versamento non può essere considerato un difetto di forma sanabile. Si tratta di un requisito essenziale per partecipare alla gara.

La sentenza, quindi, ribadisce l’importanza del rispetto delle regole procedurali in materia di appalti pubblici e la necessità che gli operatori economici si assicurino di aver adempiuto a tutti gli obblighi entro i termini previsti.

In sintesi, la sentenza precisa che il versamento del contributo ANAC è un requisito essenziale per la partecipazione alle gare d’appalto, che deve essere effettuato tempestivamente e non è sanabile con il soccorso istruttorio. Il principio quindi del Supremo Consesso Amministrativo è il seguente: “L’art. 1, comma 67, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, richiamato dall’art. 213 del Codice dei contratti pubblici del 2016 (e anche dall’art. 222 del Codice dei contratti pubblici del 2023), va interpretato nel senso che, fin quando non risulti il pagamento del contributo spettante all’Autorità nazionale anticorruzione, vi è il divieto legale di esaminare l’offerta dell’operatore economico e, se neppure risulti il pagamento a seguito del soccorso istruttorio, la stazione appaltante deve dichiarare tale offerta inammissibile ”.

Allegati:
Consiglio di Stato n. 6 del 9 giugno 2025