
La Corte Costituzionale ha rimesso alla Corte di Giustizia UE la valutazione sulla compatibilità con l’ordinamento comunitario del contributo sugli extraprofitti a carico delle imprese energetiche, introdotto dalla legge n. 197/2022. In attesa delle determinazioni della Corte UE, le imprese che hanno effettuato il versamento hanno oggi l’opportunità – e, sotto un certo profilo, il dovere prudenziale – di attivarsi per tutelare il proprio diritto al rimborso. In mancanza di indicazioni normative esplicite, è consigliabile fare riferimento, in via cautelativa, al termine biennale previsto dall’art. 21, comma 2, D.Lgs. n. 546/1992 (termine che, per chi ha effettuato il pagamento alla scadenza ordinaria del 30 giugno 2023, si avvicina ormai a scadenza). È bene ricordare che la mancata presentazione dell’istanza entro i termini di decadenza (prudenzialmente individuati in 2 anni dal pagamento) potrebbe precludere ogni possibilità di rimborso, anche nell’ipotesi di una futura declaratoria di illegittimità del contributo
Contenuto riservato agli abbonati
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link