28 Giugno 2025
Superbonus nel mirino: sequestri per 4 milioni a imprenditore edile del Meratese


I lavori cominciavano regolarmente. Ma i palazzi, successivamente, restavano anche due anni con i ponteggi montati addosso alle facciate. Le ristrutturazioni venivano avviate e si arenavano in fretta, mentre sulla carta tutto pareva scorrere secondo i piani programmati. Perché lo scopo di un imprenditore edile del meratese, attualmente indagato a piede libero per presunti reati fiscali legati ad attività di falsa fatturazione, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, e autoriciclaggio, era uno solo: incassare crediti fiscali derivanti dal “superbonus” edilizio, misura di incentivi varata nel 2020 dal governo Conte Bis, che spesso finisce nel mirino della Guardia di Finanza, per le operazioni di imprenditori spregiudicati. In questo caso, il costruttore (attualmente indagato a piede libero) è stato raggiunto da decreto di perquisizione e sequestro preventivo di beni immobili, mobili e finanziari, per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro, a suo carico e nei confronti di due società allo stesso riferibili. Il provvedimento, emesso dal gip di Lecco ed eseguito nei giorni scorsi dai militari della Guardia di Finanza di Cernusco Lombardone, nasce da due verifiche fiscali eseguite nei confronti di queste società. Sono emerse, secondo quanto riferito, irregolarità su almeno tre fronti.

L’imprenditore finito sotto inchiesta, dopo aver sottoscritto un contratto di appalto fittizio tra le due società da lui amministrate, avrebbe emesso fattura per lavori (in realtà mai eseguiti) di rifacimento della facciata di un immobile in provincia di Lecco. Generando in questo modo, mediante lo sconto in fattura, il relativo credito d’imposta (il cosiddetto “bonus facciate”), pari al 90% dell’imponibile, che sarebbe stato successivamente trasferito ed utilizzato da altra azienda di sua proprietà. Poi sarebbero venute alla luce, nelle dichiarazioni fiscali relative agli anni d’imposta 2021-2022, dei costi inesistenti derivanti da fatture emesse da due società romene per assunzione di manodopera che in realtà non è mai avvenuta. Infine avrebbe rilasciato fatture nei confronti di tre condomini, situati in provincia, per interventi di adeguamento antisismico e di riqualificazione energetica. Interventi che danno diritto alla detrazione d’imposta del “Superbonus 110%”.

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

Sarebbe stato presentato il primo stato di avanzamento lavori (pari almeno al 30%) , e sarebbero state riportate attestazioni false sulla congruità delle spese e sulla realizzazione degli interventi oggetto dell’agevolazione. Gli stessi però venivano realizzate in parte, o per nulla, dando però diritto al prelievo dai cassetti fiscali dei committenti dei relativi crediti fiscali.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Source link

Vuoi bloccare la procedura esecutiva?

richiedi il saldo e stralcio