28 Giugno 2025
Comune dell’Aquila – Politica di coesione, Biondi a Brest (Francia): “Bilancio europeo strumento di sviluppo per le aree interne”



26/06/2025

Brest (Francia), 26 giugno 2025

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

 

“Gli investimenti europei devono concentrarsi nelle aree pi� svantaggiate, per favorirne la crescita economica e ridurre i divari territoriali. � una condizione imprescindibile per attuare pienamente il principio di coesione sancito dai Trattati”. Cos� il sindaco dell’Aquila e presidente Anci Abruzzo, Pierluigi Biondi, nel corso del suo intervento a Brest, in Francia, in occasione della riunione della Commissione per la Politica di coesione territoriale e bilancio dell’UE sul Quadro finanziario pluriennale dell’Europa, in qualit� di componente del gruppo dei Conservatori e riformisti europei. Biondi ha sollevato all’attenzione dell’assemblea la necessit� che i fondi europei arrivino davvero dove servono di pi�: nelle aree montane, interne, con meno servizi e collegamenti.

“� essenziale che la riforma del prossimo bilancio dell’UE rafforzi concretamente la competitivit� del continente. L’Europa si trova di fronte a sfide complesse, e il bilancio comune deve essere un mezzo efficace per affrontarle, senza contrapporre coesione e competitivit�: al contrario, queste due dimensioni devono camminare insieme”, ha sottolineato Biondi.

“Un’occasione di confronto preziosa, nella quale ho voluto ribadire alcune priorit� che considero fondamentali per il futuro delle nostre comunit� e dell’Europa intera. Penso in particolare alla sfida demografica, che colpisce in modo drammatico le regioni montane, interne, rurali e periferiche. Per invertire questa tendenza – ha commentato a margine il sindaco Biondi – il bilancio europeo deve supportare questi territori con azioni mirate: potenziando la connettivit�, garantendo l’accesso ai servizi essenziali, sostenendo la digitalizzazione, la formazione, l’imprenditorialit� e creando nuove opportunit� di sviluppo. Chi nasce in questi luoghi deve poter scegliere di restarci, non andarsene per necessit�”.

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“Altro nodo cruciale � l’accessibilit� stessa ai fondi europei: troppo spesso, proprio chi ha pi� bisogno di sostegno si scontra con procedure complesse, burocrazia e carenze di competenze tecniche. Occorre una profonda semplificazione, sia nella struttura dei programmi che nei requisiti di accesso. Come Gruppo ECR, auspichiamo che la Commissione europea abbandoni un approccio ideologico e poco realistico in materia ambientale, e torni a sostenere con convinzione lo sviluppo dei territori, contrastando quella desertificazione industriale che oggi minaccia la vitalit� di molte aree del nostro continente”, ha concluso Biondi.

 

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