29 Giugno 2025
Il cinema in Abruzzo conta 278 imprese, risorse e programmazione per decollare


Il cinema in Abruzzo, dati precisi e strategie di programmazione per far volare il settore, affinché non sia un’occasione di passaggio, ma una risorsa stabile per formazione ed occupazione.
278 imprese attive in regione e 177 professionisti nati in Abruzzo: ora sarà importante investire.

Il cinema in Abruzzo attraverso i numeri. Si sono spente da poco le telecamere della grande troupe di Ridley Scott, giunto a girare in alcune zone dell’Abruzzo aquilano alcune delle scende del suo nuovo film The Dog Stars.
Si tratta solo dell’ultimo dei titoli che vedono la nostra regione sul grande schermo ed ora che la Film Commission è realtà sarà più semplice accogliere attori e registi sul territorio abruzzese.
Se è ancora presto, però, per chiedersi quali saranno le ricadute di questa nuova istituzione a vantaggio delle comunità e del tessuto economico cittadino, è già possibile invece illustrare un quadro dell’importanza del settore cinematografico in regione. Lo hanno fatto l’Osservatorio interuniversitario sul Cinema e sugli Audiovisivi in Abruzzo (OICA) e Fondazione Openpolis, curando il report “Potenzialità e prospettive del settore cinematografico e audiovisivo in Abruzzo. Un’indagine preliminare”, presentato ieri mattina, 26 giugno, nella sala del Rettorato dell’Università dell’Aquila.

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Il dossier, pubblico e liberamente scaricabile (qui), è un’indagine preliminare sul settore nella regione, redatta in base alle fonti che sono disponibili ad oggi: si tratta, dunque, del punto di partenza di un percorso di analisi più approfondito. La sua realizzazione si colloca nell’ambito del progetto “CineAb: Strategie per la valorizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo della Regione Abruzzo”, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nel contesto del bando PRIN 2022 PNRR.

Nel dossier si ripercorre la storia e la natura delle Film Commission in Italia, con particolare attenzione a quella nata recentemente in Abruzzo. Vengono presentati inoltre i risultati di un’analisi sulla produzione in regione, con dati di dettaglio su imprese del settore, professionisti e professioniste del cinema e location. Inoltre, l’indagine approfondisce attraverso una logica data-driven gli aspetti legati alla formazione e l’audience, considerando anche i festival e l’offerta in termini di sale cinematografiche in Abruzzo.

Il documento vuole offrire una prima panoramica del settore, una ricerca ancora preliminare che rappresenta un punto di partenza per una progettualità di lungo periodo

“Il report dimostra che il lavoro di ricerca e analisi è indispensabile, sia per elaborare una strategia complessiva che permetta alla Film Commission di utilizzare al meglio le proprie risorse, sia per sviluppare un sistema di monitoraggio costante, trasparente ed efficace dei risultati. Siamo persuasi che la Regione, la Film Commission e l’Università potrebbero utilmente collaborare alla creazione di un Centro Studi, un organo dedicato allo studio della produzione e del patrimonio cinematografico abruzzese, il cui lavoro di ricerca, analisi ed elaborazione di proposte di intervento faciliterebbe le attività della Film Commission e degli altri operatori del settore, dando ascolto a chi lavora sul campo e rendendo ancora più trasparenti e misurabili il funzionamento e i risultati delle iniziative promosse dalle istituzioni pubbliche”, hanno affermato i rappresentanti dell’Osservatorio.

Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati alcuni numeri sul cinema in Abruzzo: 278 sono le imprese attive nell’ambito, quasi 228 milioni di euro di ricavi (nel 2023), 177 i professionisti nati in regione, di cui tuttavia solo meno di un terzo sono donne. È stata inoltre illustrata l’analisi sulle 119 location individuate in 78 comuni abruzzesi. E poi numeri e grafici sui soggetti che erogano le formazioni, sui festival, su sale cinematografiche e spettatori nei territori.

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Possiamo affermare che il settore ha indubbiamente un grande potenziale in Abruzzo. Al contempo è necessario che venga finanziato in modo adeguato, non solo tramite risorse dedicate, ma anche supportando i soggetti principali. Per farlo è utile innanzitutto migliorare la strutturazione delle informazioni sul comparto, dai database su professionisti e professioniste, alla formazione specialistica, fino alle attività sui territori”, ha affermato Michele Vannucchi di Fondazione Openpolis.

“Il report rappresenta un primo passo fondamentale verso una comprensione sistemica del settore audiovisivo in Abruzzo. Con questo lavoro intendiamo avviare un percorso di mappatura e analisi che possa restituire una fotografia aggiornata e critica di un comparto in trasformazione,che ha bisogno di dati chiari e strategie lungimiranti per potersi sviluppare. Come Osservatorio interuniversitario, crediamo che la conoscenza, soprattutto se condivisa e fondata su dati solidi, sia lo strumento più efficace per costruire politiche culturali durature e per fare in modo che il cinema in Abruzzo non sia soltanto un’occasione di passaggio, ma una risorsa stabile per l’occupazione, la formazione e la rappresentazione identitaria della regione e alimentare flussi di cineturismo”, ha affermato Mirko Lino, professore di Cinema, fotografia, radio, televisione e media digitali all’Università dell’Aquila.

OICA è un progetto ideato dalle tre università abruzzesi (Chieti-Pescara, L’Aquila e Teramo) con lo scopo di analizzare la produzione cinematografica e televisiva sul territorio, in modo da contribuire alla crescita del settore in termini socio-economici e culturali. Openpolis è una fondazione indipendente che promuove l’accesso alle informazioni pubbliche e alla trasparenza attraverso il data journalism e la co-progettazione.



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