4 Luglio 2025
Riforma della pensione integrativa in arrivo, per Giorgetti è la priorità


Sono due i punti che riguardano le pensioni e che agitano i sonni del governo Meloni.

Da una parte c’è la questione della perequazione all’inflazione per le pensioni superiori a quattro volte il minimo, sulla quale pesa il dubbio di incostituzionalità. Ma, soprattutto, c’è da riscrivere la previdenza integrativa dal momento che il sistema è ancora fermo alla normativa del 2005.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Verso una riforma della previdenza integrativa

Il governo intende avviare il cantiere per una revisione complessiva della previdenza complementare. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto all’assemblea dell’Ania (l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), ha posto l’accento sull’inadeguatezza dell’attuale quadro normativo, che risale a vent’anni fa.

Queste le parole del ministro:

La previdenza complementare in Italia è ancora basata sul quadro normativo definito nel 2005, in un contesto sociale e demografico ben diverso da quello attuale.

Le ipotesi della riforma previdenziale

Tre le direttrici su cui potrebbe muoversi la riforma:

  • miglioramento dei meccanismi di adesione;
  • incentivi alla contribuzione volontaria (senza aggravare la spesa pubblica);
  • stimoli alla concorrenza tra operatori, anche attraverso soluzioni di investimento più performanti.

Un’accelerazione in questo senso era già stata tentata nella scorsa manovra, con la proposta poi accantonata del meccanismo di silenzio-assenso per il conferimento automatico del Tfr ai fondi pensione dopo sei mesi. Una misura che potrebbe tornare sul tavolo della legge di Bilancio 2026.

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

Per il governo, la previdenza integrativa non è solo un tema di equità individuale, volto a diminuire il pension gap (la differenza tra l’ultima retribuzione percepita e l’importo effettivo della pensione), ma anche un asset strategico per l’economia nel suo complesso. Secondo Giorgetti, un sistema di pensioni complementari più diffuso e solido potrebbe contribuire non solo a garantire prestazioni future più adeguate ai lavoratori, ma anche a sostenere gli investimenti e la crescita del Paese.

Giorgetti ha evidenziato che i rendimenti attuali della previdenza complementare sono solo di poco diversi da quelli di chi sceglie di lasciare il Tfr in azienda o di destinarlo all’Inps, il che suggerisce che è necessario rendere questi strumenti più vantaggiosi, così da incoraggiare un’adesione più ampia e alzare gli assegni pensionistici futuri. Va ricordato che su questi argomenti pesa anche la scarsa alfabetizzazione degli italiani in materia di finanza personale, che spesso fa perdere occasioni.

Incentivare l’adesione alla previdenza integrativa

Dello stesso avviso è la ministra del Lavoro, Marina Calderone, che ha ribadito la necessità di incentivare l’adesione dei lavoratori ai fondi integrativi, anche attraverso una opportuna semplificazione normativa e una maggiore sensibilizzazione.

Del resto, in sede di redazione dell’ultima manovra il sottosegretario al Lavoro e vicesegretario della Lega Claudio Durigon non aveva utilizzato giri di parole nel predire che senza una riforma previdenziale, che contempli la previdenza integrativa, gli italiani si ritroveranno un giorno a incassare assegni “da fame”.

Il cambio di paradigma andrebbe a coinvolgere il mondo del lavoro, il risparmio privato e il settore assicurativo-finanziario.

La previdenza complementare in Italia

Una settimana fa è stata presentata alla Camera la relazione annuale Covip 2025, dalla quale emerge come le 291 forme pensionistiche complementari operanti in Italia contano un numero di iscritti vicino ai 10 milioni, vale a dire il 38,3% della forza lavoro complessiva, con un incremento del +4% sul 2023. Per il governo si tratta di un dato incoraggiante, ma ancora lontano dagli obiettivi.





Source link

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi