4 Luglio 2025
Oro tra le dita, l’artigianato prova a volare alto


Abbiamo l’oro tra le dita e spesso, in Sardegna, non ce ne accorgiamo. E i luoghi più tradizionali su questo versante sono senza dubbio la Barbagia e l’Ogliastra, dove l’arte del ricamo va coniugata con leggi di sostegno all’artigianato, promozione e certificazioni europee dei prodotti tipici.

L’iniziativa. Artigiani riuniti a Oliena per “Oro tra le dita”, organizzata da Confartigianato Nuoro-Ogliastra e Comune di Oliena. L’evento – che si è tenuto venerdì 27 giugno – ha visto la partecipazione di 40 artigiani e cittadini, interessati a scoprire gli strumenti di sostegno e valorizzazione delle produzioni artistiche e tradizionali del territorio. Le leggi di incentivazione e sostegno al settore artigiano, la valorizzazione delle imprese del ricamo e le opportunità della certificazione Igp per i prodotti dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale sono stati gli argomenti trattati nell’aula consiliare di Oliena.

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Gli interventi. I lavori sono stati aperti dai saluti del sindaco, Sebastiano Congiu, seguiti dall’intervento dell’assessora alle Attività produttive, Giuseppina Congiu, che ha sottolineato l’importanza di iniziative come questa per il rilancio dell’economia locale e per la salvaguardia delle antiche tradizioni artigiane. Pietro Mazzette, segretario provinciale di Confartigianato Nuoro-Ogliastra, ha illustrato sia le opportunità offerte dalla creazione di una nuova impresa artigiana che i principali strumenti di incentivazione a disposizione di questo settore, con particolare attenzione alla legge regionale 949 per l’artigianato, al microcredito e agli incentivi di “Resto al Sud”. Ha poi detto la sua Francesco Frau, funzionario dell’associazione artigiana nuorese, per evidenziare le potenzialità offerte dalla nuova certificazione europea Igp per le produzioni artistiche, tipiche e tradizionali, evidenziando come il riconoscimento geografico possa rappresentare un’importante leva per la promozione e la tutela delle eccellenze locali. In particolare per il territorio si è parlato delle opportunità, anche economiche, che deriverebbero dalla certificazione del famoso “mucadore di Oliena”. La nuova legge europea sulle Indicazioni geografiche protette, infatti, estenderà ai prodotti artigianali e industriali, oggetti in legno, gioielli, tessuti, pizzi, posate, vetro, porcellana, ceramica, cuoi e pelli, la stessa tutela prevista per le indicazioni geografiche protette nel settore agroalimentare, consentendo di promuovere a livello internazionale i territori e le produzioni locali e regionali.

Confronto. L’assemblea è proseguita con un momento di confronto aperto, durante il quale gli imprenditori e il pubblico hanno posto domande e condiviso esperienze, dimostrando un forte interesse e una grande voglia di riscatto economico e culturale attraverso il lavoro artigianale. Il Comune di Oliena ora auspica che il settore dell’arte del ricamo, con le imprese in attività e quelle di futura costituzione, possa creare opportunità di sviluppo, crescita imprenditoriale e valorizzazione delle produzioni.

L’associazione. Confartigianato Nuoro-Ogliastra, al termine dell’evento, ha voluto rinnovare l’impegno a promuovere e sostenere l’artigianato locale come patrimonio identitario e risorsa strategica per lo sviluppo del territorio. «Sappiamo quanto le imprese siano concentrate nella produzione e nella vendita dei propri prodotti – ha affermato Pietro Mazzette, segretario dell’associazione nel territorio – e per questo abbiamo voluto organizzare questo evento, in casa loro, per far conoscere sia leggi di incentivazione che le opportunità che le leggi offrono e che tante volte sono sconosciute e poco utilizzate. Il nostro obiettivo, anche per i prossimi incontri è quello di mettere le attività produttive nelle condizioni di sfruttare tutte le opportunità per la promozione, valorizzazione e commercializzazione dei prodotti dell’artigianato, anche di quello artistico e tradizionale». E ancora: «L’artigianato artistico costituisce un grande patrimonio culturale ed economico e rappresenta nel mondo l’emblema del gusto, della creatività, dell’unicità del prodotto made in Barbagia – ha concluso -: il “fatto ad arte”, per la sua capacità di essere pezzo unico e su misura è per la nostra provincia un’enorme risorsa creativa e reattiva contro l’omologazione del gusto indotta dalla globalizzazione e rappresenta la difesa della memoria, dell’identità e della diversità».

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