5 Luglio 2025
Erg, riassetto nella cassaforte di controllo: i Garrone chiamano l’ex ceo di Unicredit e Leonardo


di
Francesco Bertolino e Daniela Polizzi

Nel cda di San Quirico anche l’altro banchiere di lungo corso Mereghetti. Il ruolo della nuova holding di vertice Garmon

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Le famiglie Garrone e Mondini mettono mano alla cassaforte di controllo del gruppo Erg e chiamano in consiglio a due banchieri di lungo corso: gli ex Unicredit Alessandro Profumo e Davide Mereghetti.

La capogruppo Garmon

A seguito di una scissione, la precedente holding di vertice, la San Quirico spa, è stata sostituita da una nuova: Garmon (Garrone-Mondini). Questa società avrà come scopo «l’assunzione delle decisioni di carattere macro-strategico» e la gestione delle partecipazioni non finanziarie quali gli immobili riuniti nel veicolo «Golfo». Garmon controllerà il 100% di San Quirico a cui è stato assegnato un patrimonio netto contabile del valore di circa 1,6 miliardi di euro che comprende la quota in Erg.




















































Il nuovo cda di San Quirico

Il nuovo cda di San Quirico è composto da sette membri. Alessandro Garrone ne sarà presidente, mentre Giovanni Mondini assumerà il ruolo di vicepresidente. Nel board, come detto, entreranno Alessandro Profumo, ex Mps, Unicredit e Leonardo, e Davide Mereghetti, attualmente vice presidente della banca d’affari Clearwater e in passato responsabile globale family office di Unicredit. A completare il cda saranno Paolo Arlandini, ceo di SQ Invest, Marco Costaguta, presidente di Long Term Partners, e Mario Cesari, fondatore della società di consulenza per le aziende familiari Ischyra Europa.

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Lo scopo del riassetto

San Quirico avrà ora una missione più precisa così delineata: «la gestione operativa di tutte le partecipazioni del gruppo» e «la ricerca ed effettuazione di nuovi investimenti». Mentre Garmon si occuperà di fissare gli indirizzi generali di investimento, insomma, San Quirico agirà ora da family office, avvalendosi anche della capacità e dei contatti di Profumo e Mereghetti di trovare operazioni. Da qualche tempo, del resto, le famiglie Garrone e Mondini hanno allargato le loro attività al di là della storica controllata di famiglia Erg, anche al fine di diversificare il rischio oltre le energie rinnovabili che, complice la risacca dell’onda Esg, stanno vivendo un momento poco brillante in Borsa.

Le altre partecipazioni

Poco più di tre anni fa, anzitutto, San Quirico ha ceduto al fondo australiano Ifm il 49% di Sq Renewables, la holding che detiene il 62,5% del capitale di Erg e quasi il 77% dei diritti di voto. Ai Garrone-Mondini è così rimasto circa il 51% di Erg, quota che ai corsi di Borsa attuali vale poco meno di un miliardo di euro. San Quirico è nel frattempo diventata azionista con circa il 3,7% di De Nora, azienda specializzata nell’elettrolisi e in altre tecnologie per la transizione. Ad aprile del 2023, poi, la holding ha acquistato il controllo di Minervahub, gruppo che riunisce diverse aziende italiane attive nella filiera della moda, assegnandogli una valutazione – secondo indiscrezioni dell’epoca – di oltre 500 milioni. La quota del 71% in Minervahub è iscritta a bilancio con un valore contabile di circa 359 milioni.


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