
Anche Napoli rompe i rapporti con Israele. È quanto emerge dalla mozione approvata ieri durante una seduta monotematica del Consiglio comunale sulla genocidio in corso a Gaza. Il documento, votato all’unanimità dei presenti, impegna il sindaco Manfredi a tagliare i legami istituzionali con enti legati al governo israeliano, chiedendo al contempo a Regione Campania e Governo italiano di fare altrettanto.
Anche Napoli rompe i rapporti con Israele, consiglio comunale: “Assistenza e ricostruzione a Gaza, ora tocca alla Campania”
La mozione, presentata e votata nell’Aula consiliare di Palazzo San Giacomo, ha suscitato immediatamente clamore. Il testo impegna il sindaco Gaetano Manfredi e l’Amministrazione comunale a “interrompere rapporti con enti e istituzioni legati al governo israeliano e privilegiare rapporti di collaborazione con ong israeliane pacifiste“. Inoltre, si invita l’Amministrazione a “sollecitare la Regione Campania, altre Regioni e il Governo italiano a limitare accordi istituzionali con università e imprese israeliane; avviare iniziative di assistenza umanitaria e di supporto alla ricostruzione civile a Gaza, anche attraverso programmi come ‘Food for Gaza’ e il sostegno alla PA dell’Autorità Nazionale Palestinese“.
L’iniziativa è stata accolta con applausi da parte della comunità palestinese di Napoli, presente in aula insieme a diversi ospiti istituzionali: tra loro, l’ambasciatrice palestinese in Italia Abeer Odeh, Nicola Fratoianni (AVS), il deputato M5S Dario Carotenuto e Arturo Scotto (Pd). Assenti i consiglieri di Fratelli d’Italia e Lega, mentre Forza Italia ha abbandonato l’aula al momento del voto.
Tuttavia, la mozione ha scatenato la dura reazione del Consiglio della Comunità Ebraica di Napoli, che ha denunciato una deriva unilaterale e divisiva: “Purtroppo registriamo, ad opera di una parte del Consiglio Comunale l’ennesima iniziativa escludente che, dietro il paravento della sensibilità per la questione palestinese, finisce col concedere sempre più spazio solo a chi vuol far prevalere solo le proprie ragioni“.
Nel mirino, anche i simboli esposti durante la seduta: “Nella mozione – si legge – non viene fatto il benché minimo accenno agli Israeliani rapiti da Hamas nel sanguinoso attacco del 7 Ottobre 2023 e tenuti ancora in ostaggio a Gaza e che sia stata consentita l’esposizione in aula, da parte degli attivisti della Rete Napoli per la Palestina, di uno striscione che recitava: ‘Boicotta il genocidio. Palestina libera! Dal fiume al mare’. ‘Dal fiume al mare’ ha un solo significato: la cancellazione di Israele. Anche questo il Consiglio Comunale di Napoli, implicitamente, sostiene?“.
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