13 Luglio 2025
Ponte sullo Stretto, cosa cambia per trasporti, appalti e sostenibilità


In buona sostanza, l’approvazione del Decreto Infrastrutture segna un passaggio epocale nella riorganizzazione dei trasporti e delle grandi opere in Italia. Grazie a questo provvedimento, la gestione delle infrastrutture si allinea con gli obiettivi del PNRR, puntando a una crescita bilanciata tra sviluppo economico e sostenibilità.

Non c’è dubbio che il progetto del Ponte sullo Stretto, che collega la Sicilia alla Calabria, stia calamitando l’attenzione di osservatori nazionali e internazionali. Con un costo passato da 8,5 a 13,5 miliardi di euro, l’opera mantiene comunque la conformità alle direttive europee in materia di investimenti pubblici.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

In parallelo, il governo intende rafforzare gli enti appaltanti, agevolando procedure più snelle e migliorando la trasparenza nell’assegnazione dei lavori. Sotto questo profilo, l’iniziativa appare in linea con il principio di efficienza amministrativa, oltre a dimostrare un forte impegno nel coordinamento ministeriale.

Mobilità urbana e nuove forme di controllo

Parallelamente, il governo punta a una regolamentazione più incisiva dei sistemi di autovelox, centralizzati sotto la supervisione del MIT per garantire maggiore monitoraggio e affidabilità delle rilevazioni. Sul fronte della circolazione, spicca la proroga del divieto per i veicoli diesel Euro 5 nei centri abitati con popolazione superiore a centomila abitanti, che slitta al 1° ottobre 2026.

In tal modo, si cerca di favorire una transizione meno traumatica per cittadini e imprese, dando respiro alle amministrazioni locali in fase di adeguamento normativo. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la fluidità del traffico urbano, senza sacrificare la sicurezza stradale e la qualità dell’aria, due valori ormai considerati centrali nello scenario post-pandemico.

Sostegno agli appalti e transizione verde

In materia di appalti pubblici, il decreto propone un anticipo del 10% sui contratti di ingegneria, affiancato dal congelamento delle riduzioni tariffarie fino al 2024. Tale misura mira a garantire maggiore solidità finanziaria alle imprese e a incentivare la realizzazione di interventi strategici, contrastando i ritardi esecutivi che troppo spesso minano la competitività del Paese.

Contabilità

Buste paga

 

Inoltre, i Criteri Ambientali Minimi vengono introdotti con effetto immediato per le ristrutturazioni di edifici pubblici, sottolineando l’impegno dell’esecutivo verso una transizione ecologica più rapida. Non a caso, l’investimento nella filiera del stoccaggio energetico e della rigassificazione prevede un pacchetto di 35 milioni di euro nel triennio 2027-2029, finalizzato a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a potenziare la resilienza del sistema energetico.

Opere incompiute e obiettivi futuri

Altrettanto rilevante è la formazione di un tavolo tecnico ministeriale incaricato di mappare e sbloccare le opere incompiute, un nodo cruciale che frena la piena realizzazione delle potenzialità infrastrutturali del Paese. Questo organismo, composto da esperti e rappresentanti delle diverse istituzioni, si propone di accelerare la chiusura dei cantieri fermi da anni, ottimizzando l’impiego dei fondi pubblici.

In prospettiva, il rafforzamento dei controlli e l’innovazione tecnica puntano a una programmazione che concili efficacia economica e qualità dell’ambiente. Si tratta di un approccio che, secondo molti analisti, potrebbe finalmente riavvicinare la politica alle reali esigenze della collettività, riducendo sprechi e ritardi.



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