Quanto alle componenti degli
indici di fiducia, spiega l’Istat, nella manifattura migliorano
tutte le componenti mentre nelle costruzioni un’evoluzione
positiva dei giudizi sugli ordini si unisce ad attese
sull’occupazione in calo.
Nel comparto dei servizi di mercato tutte le variabili
registrano un’evoluzione negativa; invece, nel commercio al
dettaglio si stima una dinamica positiva di tutte le componenti,
specialmente delle attese sulle vendite che inglobano le
prospettive estremamente positive rilevate nella grande
distribuzione.
In base alla domanda sugli ostacoli alla produzione rivolta
alle imprese manifatturiere trimestralmente, si stima un aumento
delle imprese che non evidenziano impedimenti all’attività (la
relativa percentuale passa dal 64,5% stimato con la rilevazione
di aprile 2025, al 66,5%).
L’Istat sottolinea che a luglio l’indice di fiducia delle
imprese torna a diminuire dopo due mesi consecutivi di crescita.
Il calo è dovuto al peggioramento registrato nel comparto dei
servizi di mercato e in quello delle costruzioni. In
particolare, nei servizi emerge un deterioramento della fiducia
tra tutti i settori coperti dall’indagine ad eccezione dei
servizi turistici per i quali si stima un deciso aumento
dell’indice; nelle costruzioni cresce il clima di opinione nelle
attività specializzate ma si registra una flessione
nell’ingegneria civile e, soprattutto, nella costruzione di
edifici.
Dopo il calo di giugno, l’indice di fiducia dei
consumatori torna a crescere ponendosi al di sopra del valore
medio registrato nel primo semestre del 2025. Si segnala un
diffuso miglioramento di tutte le componenti dell’indice ad
eccezione delle attese sulla situazione economica del Paese.
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