9 Agosto 2025
Bonus amianto 2025, quali sono gli incentivi che si possono chiedere per rimuovere l’eternit?


La domanda va presentata all’Inail, che prevede la prenotazione dei fondi già a disposizione e la richiesta nel giorno del click day

Dal 2018 l’Agenzia delle Entrate prevede una detrazione sulle spese di bonifica dell’amianto e, con la circolare 7/E del 27 aprile 2018, ha specificato che la detrazione fiscale sulle spese per effettuare lavori di recupero del patrimonio edilizio spetta anche per gli interventi di bonifica dall’amianto. L’agevolazione la si può ottenere indipendentemente dalla realizzazione di un intervento di recupero del patrimonio edilizio e riguarda anche i costi per il trasporto dell’amianto nella discarica. Ecco quali sono i requisiti da dover rispettare e come fare domanda.

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I requisiti per richiedere il bonus amianto

Innanzitutto si deve precisare che i lavori devono essere effettuati da ditte specializzate. Nel 2025 la possibilità di rimuovere e smaltire l’amianto dagli edifici può essere richiesta utilizzando varie agevolazioni, a partire dai bonus edilizi per ristrutturare casa. Gli interventi che si possono effettuare nell’ambito di questo incentivo consentono di effettuare lavori di bonifica, trasporto e smaltimento dell’amianto e di fruire dell’aliquota di detrazione fiscale del:  

  • 36% se si tratta di bonus ristrutturazione di siti produttivi privati o di un’abitazione, non prima casa, per la quale il richiedente l’agevolazione sia proprietario o titolare di un diritto reale di godimento;
  • 50% se, invece, i lavori riguardano l’abitazione principale di un contribuente. 

Entrambe le aliquote rimarranno in vigore fino a tutto il 2025 per un tetto di spesa di 96.000 euro. Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2026, le percentuali scenderanno, rispettivamente, al 30% e al 36%. Chi fruisce dell’incentivo deve ripartire la detrazione fiscale in dieci quote annuali di pari importo. Non è più ammesso lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta. 

L’obiettivo di rimuovere l’eternit da strutture e abitazioni è considerato prioritario nell’ambito degli interventi di ristrutturazione e di risanamento di edifici e condomini. Tuttavia, si può accedere a incentivi fiscali per la rimozione dell’amianto anche nell’ambito di interventi di efficientamento energetico agevolati dall’ecobonus e dal superbonus. 

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Può rientrare nel bonus amianto 2025 il tipo di intervento dei privati che consente di rimuovere l’eternit come lavoro accessorio e propedeutico al fine di realizzare una nuova copertura dell’edificio e la corretta coibentazione. In questo modo, interventi di efficientamento energetico necessitano prioritariamente di lavori di rimozione e bonifica delle strutture. 

Quali sono gli interventi ammessi

Lo stesso tipo di intervento può essere effettuato nel caso di installazione di pannelli fotovoltaici. Prima di procedere con le installazioni, occorre rimuovere l’eternit dai tetti. Per fare ciò è il committente dei lavori deve essere a conoscenza di come si esegue lo smaltimento dell’amianto. 

Per le spese sostenute per l’ecobonus, le percentuali di incentivo sono le stesse del bonus ristrutturazione. Si può ottenere la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi del 50% o del 36%, a seconda che si tratti di lavori su una prima o seconda casa, entro un massimale di spesa più alto, pari a 100.000 euro. 

Bonus amianto 2025, le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate sul superbonus

Per i condomini che nel 2025 riescono ad agganciare il superbonus, si possono far rientrare anche le spese per la bonifica dall’amianto nella riqualificazione energetica complessiva dell’edificio. 

I proprietari di unità abitative e gli amministratori condominiali devono tener presente, in ogni modo, che la rimozione del materiale deve essere un lavoro strettamente correlato agli interventi incentivati dal superbonus, secondo quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate nella risposta numero 672 del 2021. 

Pertanto, affinché i beneficiari possano detrarre il 65% delle spese effettuate fino al 31 dicembre 2025, è necessario che un tecnico abilitato attesti: 

  • il collegamento e la congruità delle spese all’intervento agevolato. 
  • il possesso dei requisiti per realizzare l’intervento agevolato, ovvero che la CILA e la delibera condominiale siano state depositate entro il 15 ottobre 2024 e che siano partiti i cantieri;

La rimozione dell’amianto è uno degli interventi sui quali si basa il bando Isi Inail 2025 per la salute e la sicurezza dei lavoratori nelle imprese. L’incentivo, rinnovato annualmente, tra le altre spese ammissibili consente lo smaltimento gratis dell’eternit nel più ampio progetto di bonifica di coperture, sottocoperture e controsoffitti in cemento-amianto e il rifacimento delle coperture stesse, mediante la possibilità di richiedere un contributo a fondo perduto fino a 130.000 euro.

Nel limite del 10% dell’intero progetto, si possono coprire anche le spese utili ai fini della realizzazione dell’investimento, comprese le perizie e le relazioni tecniche, nonché la direzione dei lavori tenendo conto delle condizioni richieste per la sicurezza del cantiere. 

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Come richiedere il bonus amianto 2025 

Per la presentazione della domanda è necessario seguire l’iter dell’Inail che prevede la prenotazione dei fondi già a disposizione e la richiesta dell’incentivo nel giorno fissato come click day. Per l’anno 2025 le procedure sono al termine. Pertanto è necessario puntare sul nuovo bando Isi Inail in uscita nel 2026. Affinché si possa partecipare è richiesto alle imprese: 

  • il possesso del DURC e l’iscrizione al Registro delle imprese;
  • di non aver beneficiato degli stessi incentivi negli anni precedenti;
  • la proprietà, la locazione o il comodato d’uso dei fabbricati sui quali effettuare i lavori di bonifica;
  • di presentare la domanda prima di realizzare il progetto d’investimento;
  • di accertarsi che la rimozione e lo smaltimento dell’eternit siano effettuati da ditte specializzate;
  • di verificare che il materiale pericoloso rientri in una delle categorie descritte nel bando Isi Inail. 





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