
“Il percorso di riorganizzazione del servizio di emergenza sanitaria territoriale (118) è frutto di una più ampia condivisione, avvenuta nei mesi scorsi, anche a livello territoriale, con le Aziende Sanitarie e i Comuni”. Lo dichiara in una nota l’assessore regionale alla Sanità Massino Nicolò “In merito alla lettera che ci è stata inviata dalle Reti Associative del soccorso”.
“Si tratta – spiega Nicolò – di un percorso di condivisione che completeremo a settembre, convocando la Conferenza regionale per i servizi di ambulanza, prevista dalla legge regionale. Lo spirito della lettera che abbiamo ricevuto è chiaramente quello di proporre soluzioni per far funzionare meglio il sistema e non certo quello di respingere le proposte di efficientamento portate avanti dalla giunta regionale. Durante il confronto che sto portando sul territorio ligure, e dopodomani sarò a Lavagna per incontrare gli operatori dell’emergenza sanitaria, mi sono stati chiaramente rappresentati alcuni problemi relativi al sistema di comunicazione tra Centrale operativa e mezzi di soccorso che Regione Liguria sta risolvendo, attraverso il miglioramento delle infrastrutture”.
Abbiamo potuto parlare con il professor Nicolò già nella serata di ieri e gli abbiamo ribadito la nostra piena disponibilità, come sempre è accaduto, a collaborare per il bene del Servizio sanitario regionale e della collettività – spiegano Luca Bracco, presidente regionale CRI e Nerio Nucci, Presidente Regionale ANPAS. – I nostri operatori, insieme a quelli delle altre Reti Nazionali, Misericordie e Anas, garantiscono ogni giorno, su tutto il territorio regionale, un soccorso capillare e all’avanguardia, cooperando con il personale delle Aziende sanitarie. Questo accade non solo in Liguria, ma in tutto il Paese, dove in più del 70% degli interventi di soccorso siamo direttamente impegnati. Sulla base di questa fondamentale esperienza operativa siamo convinti che dare il nostro contributo tecnico a qualunque percorso di riorganizzazione del sistema sia prima di tutto un dovere che fa parte della nostra missione istituzionale che la legge riconosce. Lo faremo, come sempre è stato, con spirito costruttivo, perché crediamo il nostro apporto possa fare la differenza. Non siamo interessati ad alcuna forma di contrapposizione o polemica politica: da secoli i nostri colori significano soccorso, per chiunque, in qualunque tempo, senza distinzione. Questo è ciò che continueremo a fare, collaborando lealmente con le istituzioni”.
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