21 Agosto 2025
Ex Ilva, Urso, “Subito la riattivazione di 3 altiforni”


Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy l’intesa sottoscritta rappresenta una svolta importante, che potrà finalmente incoraggiare gli investitori a presentare i propri piani industriali, puntando sulla riconversione green del settore

Il piano per la decarbonizzazione di Taranto “prevede innanzitutto in questa prima fase inevitabilmente la riattivazione dei tre altiforni con lavoro di manutenzione che sarà necessario affinché ci sia una capacità produttiva di 6 milioni di tonnellate che consentirebbe il raggiungimento degli obiettivi economici dello stabilimento”.
Lo afferma il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, intervistato su Tgcom24 aggiungendo che la gara che è stata aggiornata “pone come centrale la più veloce decarbonizzazione”.
Urso definisce “importante”, “decisivo”, “straordinario assolutamente che si sia raggiunta una intesa dopo oltre 15 anni di divisioni, di lacerazioni, di contrapposizioni” tra governo ed enti territoriali.
“Un’intesa – dice – firmata da tutti gli attori istituzionali a qualunque colore politico appartengano”.
Al termine dell’incontro aveva dichiarato: “È prevalso senso di responsabilità e interesse comune: finalmente esiste una vera Squadra Italia unita e coesa, oggi lo abbiamo dimostrato. Per la prima volta nella storia dell’ex Ilva, governo nazionale, Regione ed enti locali hanno trovato un’intesa per affrontare insieme una sfida decisiva per la siderurgia nazionale e, con essa, per l’intero sistema industriale del nostro Paese. È una svolta importante, che potrà finalmente incoraggiare gli investitori a presentare i propri piani industriali, puntando sulla riconversione green del settore: l’Italia diventerà il primo Paese in Europa a offrire siderurgia pienamente sostenibile”, ha concluso.

Con la sottoscrizione dell’intesa, le parti firmatarie si impegnano altresì ad aggiornare i lavori dopo il 15 settembre – termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti – per analizzare le prime evidenze della procedura di gara ed esaminare la possibile localizzazione di un polo nazionale del DRI (Direct Reduced Iron) utile all’approvvigionamento dei forni elettrici presso lo stabilimento ex Ilva di Taranto, a partire dall’impianto già previsto con il FSC (ex PNRR), ove sia possibile assicurare il necessario approvvigionamento energetico.

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In tale sede saranno anche esaminate nuove prospettive per la reindustrializzazione delle aree libere, secondo gli indirizzi del “tavolo Taranto”, tenendo presente il principio della valorizzazione dell’indotto, da attuarsi mediante una procedura di avviso per manifestazione di interesse agli investimenti industriali e produttivi, con la nomina di un commissario. Saranno valutate inoltre possibili misure in favore dei proprietari degli immobili nel quartiere Tamburi, anche attraverso lo snellimento delle procedure e il rifinanziamento del Fondo sanitario regionale.

Al fine di scongiurare o attenuare riflessi negativi sul versante occupazionale della transizione green dell’acciaieria saranno inoltre valutate misure di politica attiva e passiva del lavoro, anche a sviluppo delle interlocuzioni in corso con le associazioni sindacali.



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