
Utilizzare gli utili di Iren per sostenere le famiglie? È già possibile. Lo confermano Davide Prandi, assessore alla Cura della città a Reggio (nella foto), e Caterina Bagni, sindaco di Soliera, entrambi nel consiglio di Atersir, riflettendo sulla proposta del sindaco di Casalgrande, Giuseppe Daviddi, di usare parte di utili Iren per sostenere le famiglie del suo Comune con aiuti nel pagamento delle bollette e della Tari.
“Da quest’anno è istituito da Arera il Bonus sociale Tari, uno sconto del 25%, riconosciuta dal 2026 ai nuclei familiari con Isee inferiore a 9.530 euro (o sotto i ventimila euro per la famiglie numerose). Per la copertura del costo del servizio rifiuti urbani – aggiungono Prandi e la Bagni – esiste già un apposito quadro normativo, con un regolamento che, contrariamente a quando sostenuto da Daviddi, stabilisce anche per i Comuni che adottano la Tariffa Corrispettiva Puntuale la possibilità di usare risorse proprie, tra le quali anche gli utili derivanti dalla gestione del servizio, per finalità sociali, di sostegno allo sviluppo del territorio e per altre ragioni di interesse pubblico. In pratica, i Comuni hanno già la piena facoltà di valutare l’opportunità di reinvestire gli utili percepiti dal settore rifiuti per ridurre la pressione fiscale sulle famiglie e sulle imprese, come in effetti molti Comuni fanno introducendo scontistiche e incentivi. Pertanto, l’idea del sindaco Daviddi non si basa su una proposta innovativa, ma su una possibilità già esistente”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link