21 Agosto 2025
Tinteggiatura scale condominiali, quali bonus per la detrazione 2025 — idealista/news


Anche per il 2025, i proprietari e i titolari di un diritto reale e di godimento sulle unità abitative possono fruire del bonus sulla tinteggiatura delle scale condominiali con relativa detrazione nella dichiarazione dei redditi. Si tratta di un’agevolazione fiscale che permette di recuperare una parte dei costi sostenuti per la riverniciatura delle pareti. 

Tuttavia, è necessario prestare attenzione a ciò che prevedono le norme, in particolare nel far rientrare questa tipologia di lavori in quelli agevolati per le ristrutturazioni. Ecco, quindi, cosa c’è da sapere nel caso in cui si volesse fruire della detrazione fiscale per la tinteggiatura delle scale condominiali nel 2025

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Come funziona il bonus tinteggiatura 2025 nel condominio

Come altre agevolazioni, anche gli incentivi per la tinteggiatura delle pareti hanno subito qualche modifica dal riordino effettuato dalla legge di Bilancio 2025, soprattutto per quanto concerne la percentuale di beneficio fiscale nella dichiarazione dei redditi. 

In linea generale, il relativo bonus è fruibile per la tinteggiatura interna degli immobili ma solo a condizione che sia abbinato a un intervento di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia. 

Ciò significa che la tinteggiatura interna è considerata opera di manutenzione ordinaria che necessita di un intervento più ampio per poter rientrare nel bonus casa. 

Quando la tinteggiatura è detraibile

Per i condomini le condizioni di accesso al bonus sono differenti. Infatti, è consentita l’agevolazione fiscale sulla riverniciatura esterna dell’edificio, quindi della facciata, con lavori che possono riguardare anche tutte le altre parti comuni dell’immobile, ovvero le scale condominiali e gli androni. 

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In situazioni di questo tipo, pertanto, ciascun singolo condòmino può fruire del bonus ristrutturazione. 

Quali detrazioni fiscali per i lavori condominiali nel 2025

Se si tratta di edifici condominiali, il bonus ristrutturazione del 50 o del 36% si applica, in linea di massima, a tutti gli interventi di manutenzione ordinaria, di restauro e di risanamento conservativo sulle parti comuni. Questi interventi includono anche i lavori di tinteggiatura delle pareti e dei soffitti, la sostituzione di infissi, il rifacimento di intonaci e lavori sugli impianti. 

La detrazione si può applicare solo per i lavori eseguiti sulle parti comuni e non esclude la possibilità di effettuare un intervento più ampio che possa essere qualificato come manutenzione straordinaria. Per esempio, la tinteggiatura delle scale si rende necessaria dopo aver effettuato il rifacimento delle scale interne e delle rampe al condominio. Oppure al termine della costruzione di scale di sicurezza. 

Quali sono le agevolazioni fiscali per le scale interne nel 2025

Fino al 31 dicembre 2025 si può utilizzare il bonus casa per le spese sostenute sugli interventi di ristrutturazione che riguardino le scale interne di un condominio. In particolare, ciascun condòmino può beneficiare del:

  • 50% di detrazione fiscale per la tinteggiatura delle scale se l’unità abitativa costituisce la prima casa, entro un limite di spesa di 96.000 euro, da moltiplicare per il numero delle unità immobiliari del quale si compone il condominio;
  • 36%, se l’unità rappresenta una seconda casa, con un limite di spesa di 48.000 euro. 

Le due aliquote rimarranno in vigore fino a tutto il 2025. Dal 1° gennaio 2026, infatti, la detrazione fiscale sulla prima casa avrà la percentuale del 36%, mentre quella sulla seconda casa del 30%. Si fa presente che la detrazione fiscale deve avvenire in sede di dichiarazione dei redditi presentando i modelli 730 o Persone Fisiche. L’importo totale da detrarre deve essere suddiviso per dieci quote uguali. 

Come cambia l’aliquota tra prima e seconda casa

Proprio sulle differenti aliquote applicate ai lavori effettuati nei condomini, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti nella circolare numero 8 del 2025.

Nel documento, infatti, si affronta il quesito in base al quale i lavori effettuati nelle parti comuni dell’edificio debbano assegnare una percentuale di agevolazione fiscale a ciascun condòmino a seconda che la sua unità abitativa sia considerata:

  • prima casa, ragione per la quale si estende il 50% di beneficio anche alla quota delle spese per gli interventi nelle parti comuni dell’edificio;
  • seconda casa e possibilità di detrazione nel 2025 del solo 36% dei costi per la tinteggiatura delle scale.

Quali documenti sono necessari 

Affinché ciascun proprietario di un’unità immobiliare di un condominio che abbia effettuato lavori sulle parti comuni possa beneficiare della detrazione fiscale è necessario essere in possesso di una serie di documenti che comprendono: 

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  • l’eventuale domanda di accatastamento, nel caso in cui l’edificio non risulti ancora censito;
  • la delibera condominiale e la tabella millesimale per calcolare la quota di ripartizione delle spese;
  • i titoli abilitativi edilizi;
  • le fatture e i bonifici per il pagamento delle spese;
  • la dichiarazione di consenso da parte del proprietario, nel caso in cui i lavori siano effettuati da un detentore differente.



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