
Al Cro, il Centro di riferimento oncologico di Aviano, proseguono i lavori per la costruzione della struttura per la Protonterapia. Il bunker – come viene chiamato – in calcestruzzo armato ospiterà il ‘cuore’ di questa tecnologia all’avanguardia che rappresenta l’evoluzione più avanzata della radioterapia di precisione. Un’apparecchiatura che, al posto dei raggi X ad alta energia (i fotoni), utilizza i protoni, particelle in grado d’irradiare in modo molto preciso certe forme di tumore, riducendo al minimo gli effetti collaterali.
L’investimento supera i 38 milioni di euro, ed è garantito da finanziamenti regionali e dai fondi propri dell’Irccs avianese, provenienti dalle donazioni del 5 per mille. I lavori sono iniziati a settembre 2024. A maggio 2026 è prevista l’installazione dell’acceleratore/ciclotrone (la macchina che produce e ‘accelera’ i protoni), alla quale seguirà l’allestimento del braccio rotante che dirige il fascio di particelle.
La Protonterapia dovrebbe entrare in funzione entro la fine del 2027. Con questa realizzazione il Cro si appresta a diventare il primo istituto pubblico italiano a dotarsi di questa tecnologia. La Proton potrà trattare 15-20 pazienti al giorno, per un totale di circa 3.600 sedute, che copriranno un fabbisogno di circa 240 casi all’anno.
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