22 Agosto 2025
Verso le Regionali, Di Massa: «Accordo Pd con 5 Stelle solo demagogia elettorale»




GROSSETO – Non tarda ad arrivare la reazione di Jurij Di Massa, candidato al Consiglio regionale della Toscana per Fratelli d’Italia, dopo la pubblicazione del documento programmatico che sancisce l’intesa tra Partito democratico e Movimento 5 Stelle in vista delle elezioni regionali del 12 e 13 ottobre 2025.

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Nel mirino del candidato c’è in particolare la proposta di istituire un “reddito di cittadinanza regionale”, misura che secondo Di Massa rischia di diventare una trappola assistenzialista per le nuove generazioni.

“Riproporre in Toscana un sussidio simile al vecchio reddito di cittadinanza – già ampiamente criticato per le sue distorsioni – è un errore gravissimo,” attacca Di Massa. “Si presenta come uno strumento di giustizia sociale, ma nei fatti ha prodotto disincentivo al lavoro, soprattutto tra i giovani”.

Il documento sottoscritto dal Movimento 5 Stelle prevede un intervento integrativo al sistema nazionale dell’Adi (Assegno di Inclusione), ritenuto “insufficiente” a coprire le necessità dei cittadini in difficoltà. Tra le misure proposte, anche il ripristino dei Puc (Progetti di Utilità Collettiva), già sperimentati nella precedente versione del Reddito di Cittadinanza.

Per Di Massa, però, si tratta di una scorciatoia elettorale: “Dietro la retorica della solidarietà si nasconde la volontà di conquistare consenso facile. Ma non si crea dignità distribuendo sussidi a pioggia. La Toscana non ha bisogno di assistenzialismo, ha bisogno di lavoro vero”.

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Il candidato punta il dito contro gli effetti culturali e sociali di questa impostazione: “Quale messaggio stiamo dando ai nostri giovani? Che conviene restare inattivi perché tanto ci penserà la Regione? È questa la sinistra del merito e delle opportunità? Io credo che sia una deriva pericolosa, che crea dipendenza dallo Stato e distrugge il valore dell’impegno personale”.

Di Massa propone un’alternativa fondata su formazione, impresa e mobilità sociale: “La vera solidarietà non è mantenere le persone in uno stato di bisogno, ma offrire strumenti per uscirne. Dobbiamo investire su infrastrutture, incentivi alle imprese, scuola e università legate al tessuto economico regionale. Non possiamo continuare a illudere i cittadini con misure temporanee e inefficaci”.

In conclusione, il candidato mette in guardia l’elettorato toscano: “Siamo davanti a un accordo che replica gli errori del passato, mascherati da progressismo. Ma chi crede davvero nella dignità del lavoro e nella crescita della Toscana, non può accettare questa visione miope e regressiva”.

Con il suo intervento, Jurij Di Massa si propone come voce alternativa a quella dell’assistenzialismo ideologico, rilanciando una Toscana che premia il merito e il coraggio di mettersi in gioco.





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