
I luoghi abbandonati dell’industria possono rinascere, lo racconta bene la storia dell’ex Cartiera Vita Mayer e Vima di Cairate, oggi al centro di un interessante progetto di transizione energetica in Lombardia.
L’H2 Olona Hydrogen Valley nasce come risposta concreta alla domanda di produzione e utilizzo di idrogeno verde, unendo riqualificazione urbana, energia rinnovabile e innovazione tecnologica.
Grazie ai fondi del PNRR, questo investimento punta a restituire alla Valle Olona non solo un’area industriale riqualificata e alimentata da energia pulita, ma anche un ecosistema in grado di generare sviluppo economico, nuovi posti di lavoro e sinergie concrete tra imprese, enti locali e mondo accademico.
L’H2 Olona Hydrogen Valley fa parte di LAND.ITALY, il progetto nazionale sviluppato da EXPAND – società che si occupa di rigenerazione urbana e produzione di energia rinnovabile – per promuovere la decarbonizzazione e la produzione di energia verde, contribuendo alla rigenerazione di oltre 45 milioni di metri quadrati di aree industriali dismesse. Di questi, circa 20 milioni di metri quadrati saranno destinati alla produzione di energia rinnovabile con una potenza installata superiore a 900 MW, mentre i restanti 25 milioni saranno riforestati per generare crediti di carbonio, garantendo un assorbimento annuo di circa 60 mila tonnellate di CO₂.
Un distretto dell’idrogeno nel cuore della Lombardia
Nell’ambito della strategia europea per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno un aspetto centrale è rappresentato dalla creazione di nuove Hydrogen Valley nei diversi Paesi membri, veri e propri distretti capaci di far crescere ecosistemi a elevata neutralità energetica. In Italia, il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Energetico, grazie al PNRR – Missione 2 ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica’, Componente 2 ‘Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile’, Investimento 3.1 ‘Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse’ – ha finanziato 52 progetti. Tra questi c’è anche l’H2 Olona Hydrogen Valley di Cairate, che potrà contare su un investimento complessivo di circa 11,5 milioni di euro.
Il progetto presentato nel Comune di Cairate parte da un’area di oltre 650 mila metri quadrati che, fino alla fine degli anni Settanta, era nota per la storica cartiera. Oggi quel luogo, segnato dal degrado e dall’abbandono, torna a respirare attraverso un impianto di elettrolisi da 2 MW alimentato esclusivamente da un parco fotovoltaico dedicato.
La produzione di idrogeno verde, combinata con la vicinanza dell’impianto di depurazione delle acque gestito dalla società Alfa, ha stimolato lo sviluppo di un progetto pilota di ricerca e innovazione chiamato UptoH2, candidato al bando regionale “Collabora & Innova”. Questo nuovo impianto, sviluppato in collaborazione con Clean Carbon Conversion, il cluster lombardo dell’Idrogeno LE2C (Lombardy Energy Cleantech Cluster), l’Università di Bergamo e altre realtà attive come Milani, Omeco, Simplify, Mabproject, Ing e BPSEC, punta a sperimentare una tecnologia innovativa per la produzione di idrogeno con un approccio integrato nei settori energia e ambiente.
La produzione di idrogeno verde potrà crescere fino a 500 tonnellate grazie a un secondo impianto innovativo che sfrutterà l’idrolisi dei fanghi provenienti dal vicino depuratore. Questo significa un’autentica economia circolare, dove anche l’ossigeno, sottoprodotto del processo di elettrolisi, viene recuperato per essere utilizzato in impianti di depurazione o in ambito sanitario.
L’installazione di un impianto di accumulo BES da 100 MW consentirà di immagazzinare l’energia necessaria per mantenere attiva la produzione di idrogeno verde anche nelle ore notturne, garantendo stabilità della rete elettrica locale e permettendo di mettere a disposizione energia a costi competitivi per le imprese che si insedieranno all’interno della H2 Olona Hydrogen Valley.
Intorno a questa produzione nascerà un distretto che ospiterà aziende hi-tech, un data center, infrastrutture per la ricerca e un cluster di imprese che fanno della neutralità carbonica la propria missione. Il sostegno di Regione Lombardia e del Ministero dell’Ambiente attraverso il PNRR rende possibile una visione di sviluppo che coinvolge già numerosi operatori del settore della mobilità sostenibile, dai trasporti ferroviari ai grandi hub logistici come Malpensa Distripark.
Rigenerazione urbana, innovazione e comunità
H2 Olona Hydrogen Valley è molto più di un impianto per la produzione di idrogeno. È un nuovo modello di rigenerazione urbana capace di mettere in sicurezza il territorio e restituirlo alla collettività. Saranno bonificate strutture dismesse, eliminati materiali pericolosi come l’Eternit, ripristinati tratti del fiume Olona oggi canalizzati, riqualificate aree verdi e infrastrutture storiche come l’antica linea ferroviaria della Valmorea.
Accanto a questo recupero fisico, la Hydrogen Valley genera nuove opportunità economiche e sociali per la comunità: nuovi insediamenti produttivi, posti di lavoro qualificati, ricadute dirette sulle casse comunali da reinvestire in servizi e progetti locali.
Anna Pugliese, Sindaco di Cairate, ha dichiarato: «Questa operazione rappresenta una rinascita per la nostra valle, un’occasione per rigenerare non solo edifici, ma anche relazioni, luoghi, risorse. Stiamo restituendo dignità a un sito simbolo del passato industriale, trasformandolo in una fucina di innovazione che guarda al futuro».
L’H2 Olona Hydrogen Valley è, in questo senso, un laboratorio di transizione energetica in scala reale, un progetto aperto a nuove partnership e sperimentazioni. Con l’obiettivo di diventare un riferimento per la filiera dell’idrogeno in Italia, ma anche un esempio da replicare altrove.
La sfida di H2 Olona Hydrogen Valley è ambiziosa, ma ben definita: dimostrare che è possibile riconvertire un’area industriale dismessa trasformandola in nodo strategico per la transizione energetica, facendo dialogare pubblico e privato, ambiente e impresa, passato e futuro. Un modello replicabile, capace di ispirare altri territori e di fare della rigenerazione un’opportunità concreta per crescere e innovare – Cristian Vitali, Ceo di EXPAND
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