
La Camera di Commercio della Romagna presenta i dati periodici sull’andamento dell’imprenditoria femminile nelle province di riferimento, quella di Forlì-Cesena e di Rimini.
Secondo le rilevazioni effettuate, si registra una lieve flessione delle imprese femminili attive, ma inferiore alla flessione regionale e in linea con la variazione negativa nazionale. Rispetto ai settori di riferimento, le donne imprenditrici risultano più rappresentate in quelli del Commercio, dell’Alloggio e ristorazione e dei Servizi alle persone. In un contesto in cui prevalgono le imprese individuali, si registra la crescita delle società di capitale.
Le imprese femminili: Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Al 30 giugno 2025 nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 14.928 imprese femminili attive che costituiscono il 21,3% del totale delle imprese attive (21,4% in Emilia-Romagna e 22,7% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2024 si rileva un calo, lieve, delle imprese femminili dello 0,7%, inferiore a quello regionale (-1,1%) e in linea con la variazione negativa nazionale (-0,6%).
I principali settori economici risultano il Commercio (25,4% delle imprese femminili), l’Alloggio e ristorazione (14,4%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (13,1%), l’Agricoltura (10,8%), le Attività immobiliari (8,7%), l’Industria Manifatturiera (6,6%), le Attività amministrative e di servizi di supporto (tra cui i servizi alle imprese) (4,5%) e le Attività professionali, scientifiche e tecniche (4,0%).
Le imprese femminili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono, rispettivamente, alle Altre attività di servizi (44,7%), alle Attività per la salute umana e di assistenza sociale (38,9%), all’Alloggio e ristorazione (29,0%), alle Attività amministrative e di servizi di supporto (26,8%), al Commercio (26,4%), alle Attività professionali, scientifiche e tecniche (21,1%), alle Attività finanziarie e assicurative (20,7%), all’Immobiliare (20,6%), ai Servizi di telecomunicazione, programmazione e consulenza informatica (20,4%) e all’Agricoltura (20,2%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese femminili sono imprese individuali (64,7% del totale), alle quali seguono le società di capitale (17,6%) e le società di persone (16,2%); nel confronto con l’anno precedente crescono le società di capitale (+2,7%) mentre calano sia le imprese individuali (-0,8%) sia le società di persone (-3,5%).
Le imprese femminili: focus provinciale Forlì-Cesena
Al 30 giugno 2025 in provincia di Forlì-Cesena, si contano 7.306 imprese femminili attive che costituiscono il 20,6% del totale delle imprese attive (21,4% in Emilia-Romagna e 22,7% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2024 si riscontra un calo delle imprese femminili dell’1,2%, in linea con la variazione negativa regionale (-1,1%) e superiore a quella nazionale (-0,6%).
I principali settori economici risultano il Commercio (23,3% delle imprese femminili), l’Agricoltura (15,5%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (14,5%), l’Alloggio e ristorazione (11,2%), l’Industria Manifatturiera (7,9%), le Attività immobiliari (6,9%), le Attività amministrative e di servizi di supporto (tra cui i servizi alle imprese) (4,2%) e le Attività professionali, scientifiche e tecniche (3,9%).
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente, Altre attività di servizi (44,7%), Attività per la salute umana e di assistenza sociale (42,6%), Alloggio e ristorazione (30,5%), Attività amministrative e di servizi di supporto (26,4%), Commercio (25,7%), Attività finanziarie e assicurative (21,9%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (21,1%), Agricoltura (19,7%), Immobiliare (19,2%) e Servizi di telecomunicazione, programmazione e consulenza informatica (19,1%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (67,5% del totale), seguite dalle società di capitale (15,8%) e società di persone (14,8%); in termini di variazione annua crescono le società di capitale (+2,2%) mentre calano sia le imprese individuali (-0,8%) sia, in forma più decisa, le società di persone (-6,0%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese femminili provinciali (il 52,0%) si trovano nei comuni di Forlì (28,9%) e Cesena (23,1%), ossia nei “Grandi centri urbani”; presenza importante anche nei comuni di Cesenatico (9,4%), Forlimpopoli (3,1%) e Bertinoro (2,6%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 15,1%), e di Savignano sul Rubicone (4,6%), Gatteo (2,7%), San Mauro Pascoli (2,5%), Gambettola (2,5%) e Longiano (1,7%) (”area del Basso Rubicone”, totale 14,0%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,4%) (Valle del Bidente), Bagno di Romagna (1,9%) e Mercato Saraceno (1,6%) (Valle del Savio) e Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,8%) (Valle del Montone). In sintesi, il 54,4% delle imprese femminili attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 45,6% nel comprensorio di Forlì.
In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere, rispettivamente, Santa Sofia (29,8%), Portico e San Benedetto (24,7%), Forlimpopoli (23,0%), Castrocaro Terme e Terra del Sole (22,9%), Bagno di Romagna (22,8%), Cesenatico (22,5%), Modigliana (22,5%), Gatteo (22,3%), Galeata (21,9%), Bertinoro (21,6%), Meldola (21,6%), Montiano (21,5%) e Roncofreddo (21,5%).
Le imprese femminili: focus provinciale Rimini
Al 30 giugno 2025 in provincia di Rimini si contano 7.622 imprese femminili attive che costituiscono il 22,0% del totale delle imprese attive (21,4% in Emilia-Romagna e 22,7% in Italia). Nel confronto con il 30 giugno 2024 si riscontra una sostanziale stabilità delle imprese femminili (-0,2%), diversamente dal calo sia regionale (-1,1%) sia nazionale (-0,6%).
I principali settori economici risultano il Commercio (27,4% delle imprese femminili), l’Alloggio e ristorazione (17,4%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (11,7%), le Attività immobiliari (10,4%), l’Agricoltura (6,4%), l’Industria Manifatturiera (5,3%), le Attività amministrative e di servizi di supporto (tra cui i servizi alle imprese) (4,8%) e le Attività professionali, scientifiche e tecniche (4,0%).
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente, Altre attività di servizi (44,7%), Attività per la salute umana e di assistenza sociale (33,7%), Alloggio e ristorazione (28,1%), Attività amministrative e di servizi di supporto (27,3%), Commercio (27,1%), Immobiliare (21,6%), Agricoltura (21,6%), Servizi di telecomunicazione., programmazione e consulenza informatica (21,6%), Attività professionali, scientifiche e tecniche (21,1%) e Attività artistiche, sportive e di divertimento (20,0%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (61,9% del totale), seguite dalle società di capitale (19,3%) e società di persone (17,5%); in termini di variazione annua crescono le società di capitale (+3,0%) mentre calano sia le imprese individuali (-0,8%) sia le società di persone (-1,4%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come la maggioranza delle imprese femminili provinciali si trova nel comune di Rimini (43,4%), classificato come “Grande centro urbano”; presenza importante anche nei comuni di Riccione (13,3%), Bellaria-Igea Marina (6,8%), Santarcangelo di Romagna (5,8%) e Coriano (2,2%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 28,1%), e di Cattolica (7,3%), Misano Adriatico (4,1%) e San Giovanni in Marignano (2,1%) (”area del Basso Conca”, totale 13,5%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,2%) (Valconca), Verucchio (2,1%) e Novafeltria (2,0%) (Valmarecchia).
In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere, rispettivamente, Maiolo (32,9%), Novafeltria (27,3%), San Leo (25,4%), Sant’Agata Feltria (25,4%), Cattolica (25,1%), Morciano di Romagna (24,6%), Pennabilli (24,1%), Riccione (23,6%), Casteldelci (23,5%), Bellaria-Igea Marina (23,0%), Mondaino (22,3%) e Montefiore Conca (22,2%).
Fonte: Infocamere Movimprese-Stock View
Elaborazione: Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini https://www.romagna.camcom.it/it/informazioni/informazione-economico-statistica/osservatorio-economico-e-sociale
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