
Gli ecobonus ingiusti. Quelli previsti dal Governo per la rottamazione e l’acquisto di veicoli a basse/zero emissioni. E dal Mugello parte la protesta, con una lettera del presidente dell’Unione dei Comuni Tommaso Triberti al Ministro dell’Ambiente. E anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani è intervenuto a sostegno della richiesta dei sindaci mugellani. Il meccanismo di erogazione degli incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica prevede che essi siano destinati alle “Aree Urbane Funzionali” (Fua) delle città. Nella Fua fiorentina sono compresi, oltre al capoluogo, una serie di comuni vicini. Con una stranezza però. Vi sono Scarperia e San Piero, e Dicomano, e non gli altri sei Comuni del Mugello. Cosicché a uno scarperiese spetta l’incentivo – 11 mila euro con Isee sotto i 30mila euro, 9mila per chi ha un Isee sotto 40mila -, al borghigiano o al residente a Barberino di Mugello, zero euro.
“Tale situazione – scrive Triberti a nome degli altri sindaci – non può altro che definirsi paradossale, dato che la possibilità di richiedere il contributo sia ad oggi limitata a cittadini che risiedono in soli due comuni e praticamente preclusa a tutti gli altri, creando di fatto una discriminazione tra cittadini dello stesso territorio”. E nella lettera si ricorda che tutti gli otto comuni del Mugello sono contermini, formano un’unica area territoriale e “rappresentano un contesto urbano integrato in relazione con la Città di Firenze”.
Così si chiede al Ministero dell’Ambiente di rimediare a questa difformità. Verificando e aggiornando “la perimetrazione della Fua di Firenze, includendo tutti i Comuni del territorio del Mugello”. Nell’attesa si sollecita anche a prevedere “una misura transitoria che consenta anche ai Comuni del Mugello di accedere a tali incentivi, evitando penalizzazioni nei confronti di cittadini e imprese del territorio”.
Paolo Guidotti
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