21 Agosto 2025
Borsa oggi 21 agosto: a Milano occhi su Mediobanca, scatta Leonardo. Big tech Usa, bolla IA o prese di profitto?


Mediobanca sale di mezzo punto in attesa dell’esito dell’assemblea sull’ops su Banca Generali. In rialzo Mps e Generali. Milano sopra i 43mila punti con Leonardo. Europa prudente in attesa di Jackson Hole. Pesano anche le vendite sulle bit tech Usa dopo il report shock del Mit di Boston

La carne al fuoco è tanta, ma le Borse preferiscono la prudenza. A Piazza Affari gli occhi sono puntati su Piazzetta Cuccia. È il giorno in cui l’assemblea di Mediobanca decide sull’ops su Banca Generali, con riflessi diretti su Mps e Generali. Una partita che sembra in salita, considerando che l’affluenza dovrebbe essere intorno al 78%. In attesa di conoscere l’esito di un’assise che potrebbe cambiare il volto del capitalismo italiano, il Ftse Mib sale dello 0,34% e torna sopra i 43mila punti trainato dagli acquisti su Leonardo.

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Da Jackson Hole ai timori sulla bolla dell’IA 

Per il resto, l’attenzione dei mercati internazionali è rivolta verso il Wyoming dove oggi si apre l’annuale simposio di Jackson Hole. Il momento clou arriverà venerdì, quando a salire sul palco sarà il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Nell’attesa, sono stati pubblicati nella serata di mercoledì i verbali dell’ultimo meeting del Fomc dai quali emergono le differenze di vedute tra i banchieri nel corso dell’ultima riunione, con Michelle Bowman e Christopher Waller favorevoli a un taglio dei tassi di un quarto di punto, mentre gli altri hanno appoggiato il mantenimento al 4,25-4,50%. Gli effetti dei dazi sull’economia e l’inflazione statunitense sono tutti da valutare, ma per i due “dissidenti” è improbabile un’inflazione persistente e, per questo, sono maggiormente preoccupati per il mercato del lavoro, al contrario dei colleghi sempre preoccupati per l’andamento dell’inflazione. La Federal Reserve ha finora lasciato i tassi d’interesse invariati, nel 2025, ma secondo il FedWatch Tool del Cme Group, ci sono al momento l’82,9% di possibilità (era l’85% mercoledì) che la Fed tagli i tassi di 25 punti base alla prossima riunione, in programma a settembre. 

E dagli Stati Uniti arriva anche uno studio del Mit di Boston che fa tremare le big tech attive nell’IA: secondo la ricerca, basata su qualche centinaio di interviste a manager e lavoratori, solo il 5% di programmi d’investimento delle imprese in IA generativa sta creando valore, per milioni di dollari. Ma nel 95% dei casi non ci sono ritorni apprezzabili. Percentuali che riportano alla mente le parole di Sam Altman, numero uno di OpenAi, secondo cui gli investitori sarebbero “troppo eccitati” e “probabilmente perderanno molti soldi”. Lo studio shock del Mit, tra l’altro, sta avendo pesanti ripercussioni sulla Borsa a stelle strisce dove sale lo spauracchio “bolla”: il Nasdaq ha ceduto l’1,4% martedì e lo 0,67% mercoledì, mentre lo S&P 500 ha visto andare in fumo mille miliardi in quattro sedute. Sull’azionario, Palantir segna -20% rispetto al suo record, mentre Nvidia ha registrato un calo del 5% in due giorni. 

Sullo sfondo restano i timori per le guerre in corso, da quella in Ucraina, con i dubbi della Russia sui negoziati di pace promossi da Donald Trump, fino al Medio Oriente, dove l’esercito israeliano ha iniziato l’occupazione da Gaza City e ha annunciato l’intenzione di spaccare in due la Cisgiordania.

In questo contesto, le Borse europee viaggiano prudenti. Parigi è sotto la parità (-0,2%), mentre Madrid, Amsterdam, Francoforte e Londra viaggiano invariate.

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Borsa 21 agosto: a Piazza Affari occhi su Mediobanca

Più effervescente Milano che attende l’esito dell’assemblea di Mediobanca, chiamata a votare sull’offerta da 6,5 miliardi su Banca Generali, che ha come contropartita il 13,1% di Generali in mano a Piazzetta Cuccia. Sostanzialmente stabili i titoli coinvolti nell’operazione: le azioni Mediobanca avanzano di mezzo punto e Banca Generali segna -0,29%. Piatte le Generali (+0,46%), mentre il titolo Mps sale dello 0,38%.

A spingere al rialzo il Ftse Mib ci pensa Leonardo, che dopo il tonfo di martedì, oggi si piazza in vetta al Ftse Mib con un rialzo del 3,3%. JP Morgan ha incrementato a 55,50 euro per azione (dai precedenti 47,50 euro) il target price sulla società della difesa, confermando la raccomandazione “Overweight” sul titolo.

Sugli scudi anche Stmicroelectronics (+1,76%), Prysmian (+1,42%) e Saipem (+1,39%). Debole il lusso, con Ferrari che segna -0,72% e Brunello Cucinelli e Moncler che cedono rispettivamente lo 0,57% e lo 0,38%.

Gli altri mercati: salgono petrolio e gas

Sul valutario, l’euro si attesta a 1,165 sul dollaro da 1,1661 della vigilia. Nell’energia il gas è sopra i 32 euro al megawattora, mentre il petrolio continua a salire dopo la riduzione delle scorte Usa: il Brent segna +0,87% a 67,42 dollari al barile, il Wti è sopra i 63 dollari con un rialzo di oltre l’1%.

Infine, lo spread tra Btp e Bund è a 84 punti base, con il rendimento sul decennale italiano benchmark al 3,578%.



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