Il team strategico sui tassi di Bank of America (BAC) ha dichiarato che il mercato del Tesoro USA è sempre più influenzato da due forze emergenti: la domanda di stablecoin per i T-bill e la tokenizzazione degli asset correlati al debito governativo.
BofA considera le stablecoin meno rivoluzionarie per i Titoli di Stato rispetto ai fondi comuni del mercato monetario (MMF), dove il loro potenziale di rendimento più elevato rappresenta una sfida competitiva, ha dichiarato la banca di Wall Street in un rapporto lunedì.
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Gli analisti della banca prevedono che la domanda di stablecoin per i buoni del Tesoro crescerà gradualmente, nell’ordine di 25 miliardi a 75 miliardi di dollari nei prossimi 12 mesi, ma non abbastanza da modificare in modo significativo le dinamiche del mercato dei buoni.
Le stablecoin sono criptovalute il cui valore è legato a un altro asset, come il dollaro statunitense o l’oro. Essi svolgono un ruolo fondamentale nei mercati delle criptovalute, fornendo, tra le altre cose, un’infrastruttura di pagamento, e sono anche utilizzati per trasferire denaro a livello internazionale.
Secondo BofA, alcuni clienti MMF stanno mostrando un interesse crescente per la tokenizzazione, considerandola una mossa difensiva contro le stablecoin.
Il rapporto ha evidenziato che a luglio, BNY (BK), insieme a Goldman Sachs (GS), lanciata la tecnologia basata su blockchain per mantenere i registri di proprietà di determinate azioni MMF.
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Lo sforzo, stimolato in parte dalla crescita delle stablecoin e dal GENIUS Act, ha segnato il primo rollover di azioni tokenizzate di MMF.
Con le stablecoin attualmente vincolate dal poter pagare rendimenti, i fondi del mercato monetario vedono una finestra ristretta per tokenizzare e offrire tassi competitivi prima che cambiamenti normativi o soluzioni alternative erodano tale vantaggio, ha aggiunto il rapporto.
Leggi di più: L’offerta di Stablecoin crescerà fino a 75 miliardi di dollari a seguito dell’approvazione del GENIUS Act, secondo BofA
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