22 Agosto 2025
ecco come aiutiamo le imprese a crescere e ad assumere


Tra gli ospiti del Meeting di Rimini oggi ci sarà anche Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo

Uno dei primi incontri del Meeting di Rimini 2025 ha per titolo “La differenza fra povertà e miseria muove la carità”. A trattare un tema così importante, visto che in Italia quasi 5,7 milioni di persone residenti si trovano in una condizione di povertà assoluta, ci sarà anche Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, che evidenzia come «la povertà e le diseguaglianze sono sfide fondamentali per il nostro Paese».

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In che modo una banca può contribuire ad affrontare queste sfide?

È necessaria un’azione impattante e condivisa che veda tutti – Istituzioni, imprese e privati – impegnati per una crescita equa e inclusiva dell’Italia. Ognuno di noi deve fare la propria parte nell’ambito di un’azione collettiva che ponga al centro la lotta alle povertà, il contrasto alle disparità, l’accesso allo studio e al lavoro. Come prima banca italiana Intesa Sanpaolo è consapevole di avere un ruolo chiave in questi ambiti e la responsabilità di sostenere un cambiamento virtuoso.


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Il Ceo Carlo Messina ha voluto realizzare quello che è diventato il principale progetto privato di coesione in Italia ponendo Intesa Sanpaolo come istituzione al servizio del Paese per la promozione di una società più equa. Attraverso la Divisione “Intesa Sanpaolo per il Sociale” il Gruppo ha stanziato in campo sociale risorse per 1,5 miliardi di euro entro il 2027, realizzando dal 2022 a oggi 60,3 milioni di interventi, con oltre 49 milioni di pasti, 4,3 milioni di posti letto, 6,3 milioni di medicinali e 621mila capi di abbigliamento. Sono state realizzate sul territorio nazionale 2.750 iniziative con circa 2mila partner coinvolti e quasi 5 milioni di beneficiari.



Quanto è importante il ruolo sussidiario del Terzo settore per cercare di affrontare i problemi sociali del nostro Paese?

Svolge un ruolo fondamentale e, all’interno del nostro Gruppo, la Direzione Impact è appunto specializzata nel promuovere e realizzare iniziative di impatto sociale e inclusione finanziaria collaborando con il Terzo eettore e sostenendolo. Con il prestito Per Merito, che è dedicato a sostenere gli studenti che voglio intraprendere percorsi universitari e corsi post-diploma senza garanzie con tasso agevolato, abbiamo dato fiducia a oltre 45.000 ragazzi per un equivalente di 800 milioni di euro di erogato. Attraverso la piattaforma digitale For Funding sosteniamo ogni anno decine di Non Profit che realizzano progetti ad alto valore sociale sui territori: oltre 500 quelli supportati dal 2017 a oggi, per una raccolta di circa 60 milioni a favore di 350 organizzazioni del Terzo Settore.

Questi sono solo alcuni esempi, l’elenco sarebbe lungo. Da tre anni abbiamo avviato una rendicontazione dell’impatto dei nostri finanziamenti: con riferimento al solo Terzo settore da noi gestito l’anno scorso sono stati creati o preservati 18.700 posti di lavoro. A questo vanno aggiunte tutte le persone che hanno beneficiato di assistenza, cure, sostegno: oltre 1,5 milioni di persone in difficoltà.

Dal vostro punto di vista privilegiato di Banca dei Territori, può aiutarci a capire qual è la situazione economica-sociale del Paese in questa particolare fase di incertezza dovuta al contesto internazionale?

Il 2024 e la prima metà 2025 sono stati caratterizzati dall’incertezza, ma l’economia italiana rimane resiliente con imprese solide e un sistema bancario forte. Le imprese italiane, sebbene con dimensioni diverse, sono molto competitive. Questo sistema resiliente va tutelato per non compromettere la competitività del Paese. Molte imprese stanno investendo in indipendenza energetica così come in automazione, sostenibilità e digitalizzazione, tutte strategie chiave per la competitività, e noi siamo al loro fianco con strumenti finanziari e servizi di consulenza e accompagnamento ad hoc per le loro esigenze, grazie alle specializzazioni e alla forza del Gruppo.

Negli ultimi anni, anche in virtù delle risposte da fornire agli eventi esterni, c’è stata una forte evoluzione della collaborazione tra banche e imprese. Il rafforzamento del sistema bancario italiano e della qualità competitiva delle piccole e medie imprese nasce dall’aver affrontato insieme le più importanti sfide degli ultimi anni.

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Per diverse imprese italiane questi non sono mesi facili. Cosa fa una banca come la vostra per supportarle?

In particolar modo in un contesto in evoluzione è cruciale sostenere gli investimenti e la capacità delle imprese di guardare al futuro. Le Pmi hanno ben chiaro il loro percorso di sviluppo a prescindere dalle incertezze. Il nostro impegno è di accompagnarle nel cogliere ulteriori opportunità per conquistare una crescita stabile e inclusiva, facendo leva sul network e investendo in digitalizzazione, sostenibilità e internazionalizzazione. Dal nostro osservatorio vediamo la dinamica del credito positiva nei primi mesi dell’anno sia per le imprese che per le famiglie, e siamo fortemente convinti che in questa fase sia importante anche stimolare l’aumento occupazionale del Paese puntando su ambiti di competenza molto rilevanti.

A proposito del credito, può fornirci qualche dato della vostra banca?

Intesa Sanpaolo è un acceleratore della crescita dell’economia reale. Nei primi sei mesi dell’anno abbiamo erogato in Italia circa 29 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine, 25 dei quali a piccole-medie imprese e famiglie, con circa 1.260 aziende italiane riportate in bonis da posizioni di credito deteriorato nel primo semestre 2025 e circa 145.000 dal 2014, preservando rispettivamente circa 6.300 e 726.000 posti di lavoro.

Nel nostro Paese l’occupazione è a livelli record, ma giovani e donne restano ancora i soggetti più svantaggiati sul mercato del lavoro. Cosa si può fare per loro? Avete di recente lanciato uno specifico progetto S-Loan Lavoro…

Con S-Loan Soluzione Lavoro abbiamo messo in campo un innovativo finanziamento per le imprese che punta a favorire la crescita dell’occupazione sostenendo gli investimenti per l’aumento della competitività, attraverso un meccanismo di premialità che riconosce un’agevolazione sul tasso di interesse in caso di nuove assunzioni, in particolare di giovani e donne.

La misura, destinata alle imprese clienti della Banca dei Territori, potrà contare per i prossimi tre anni su una disponibilità di 10 miliardi di euro, nell’ambito dei 410 miliardi di euro previsti dal Gruppo a sostegno dei progetti collegati al Pnrr. L’obiettivo è incentivare le imprese a effettuare investimenti ad alto contenuto tecnologico, tra le leve strategiche per la competitività italiana, che siano in grado di determinare un aumento della produttività e un conseguente incremento occupazionale.

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Rispetto al sostegno all’occupazione giovanile e femminile, inoltre, grazie al programma Giovani e Lavoro della nostra Direzione Impact dal 2019 abbiamo formato oltre 5.350 studenti con oltre 2.480 aziende coinvolte. Altri strumenti specifici sono poi dedicati al sostegno al genere femminile, alle giovani madri lavoratrici e all’imprenditoria femminile, che per noi sono una priorità.

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