
Sostegno alle PMI lombarde per lo sviluppo di azioni di economia circolare. La regione dedica un bando alle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati dal momento che, secondo le stime, questi tipi di materiali residui sono il 40% di tutti i rifiuti speciali.
«L’economia circolare – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione – rafforza la competitività e la resilienza del nostro sistema economico. Puntiamo a trasformare gli scarti in nuove risorse, dimostrando come generare nuovo valore dagli scarti. Il nostro obiettivo è sostenere le imprese fornendo gli strumenti necessari per adottare modelli di sviluppo sostenibili e ridurre il conferimento dei rifiuti speciali in discarica».
Il bando ‘Ri.Circo.Lo’
L’iniziativa punta a modelli green in diversi ambiti:
- simbiosi industriale (valorizzazione degli scarti di un processo produttivo come materia prima per un altro)
- prevenzione della produzione di rifiuti (adozione di pratiche che riducano la generazione di rifiuti alla fonte)
- riciclo e riutilizzo (recupero e reintroduzione di materiali nel ciclo produttivo)
Per ogni progetto ammesso, il contributo massimo ottenibile è di 1.500.000 euro. La cifra varia in base alla dimensione dell’impresa:
- per le piccole imprese può raggiungere il 60% delle spese ammissibili
- per le medie imprese può arrivare al 50% delle spese ammissibili
“La Lombardia – ha concluso l’assessore – si conferma leader a livello internazionale nell’economia circolare. Rispondiamo concretamente ai bisogni del territorio e accompagniamo le filiere produttive verso un modello di sviluppo sostenibile, innovativo e orientato al futuro”.
Le date per partecipare al bando
A partire dal prossimo 30 settembre, dalle ore 9 sarà possibile presentare la domanda di partecipazione per l’edizione del bando ‘Ri.Circo.Lo’ dedicato alle imprese dei settori costruzioni, demolizioni e bonifiche, per il quale Regione Lombardia ha stanziato 10 milioni di euro.
Mentre l’ultima data utile per le candidature è il 7 novembre 2025
Chi può partecipare
Possono presentare domanda al bando Ri.Circo.Lo le piccole e medie imprese, comprese le start-up e PMI innovative, in forma singola o aggregata, che hanno i seguenti requisiti:
- risultano regolarmente costituite, iscritte ed attive nel Registro delle Imprese
- presentino progetti in forma singola o in aggregazione; possono partecipare all’aggregazione anche soggetti che non siano piccole e medie imprese, ma detti soggetti non potranno essere in alcun modo beneficiari di contributi e le spese che dovessero eventualmente sostenere non saranno ritenute ammissibili al contributo
- realizzino interventi nell’ambito di una o più sedi operative ubicate sul territorio lombardo attive alla presentazione della domanda o attivate entro e non oltre la richiesta di erogazione del saldo
- non rientrino negli specifici casi di esclusione di cui all’art. 7 paragrafo 1 del Regolamento (UE) n. 2021/1058
- ove sia applicato il regime ex Regolamento (UE) 2831/2023 (de minimis), non rientrino nelle specifiche esclusioni di cui all’art. 1 par. 1 e 2 del Regolamento (UE) n. 2831/2023 e s.m.i secondo le specifiche indicate nella sezione “Regime di Aiuto”
- ove sia applicato il regime ex Regolamento (UE) 651/2014, non rientrino nelle specifiche esclusioni di cui all’art.1 del Regolamento (UE) 651/2014 secondo le specifiche indicate nella sezione “Regime di Aiuto”
Le agevolazioni non sono concesse alle imprese in difficoltà.
Quali sono i progetti ammessi
Il bando è dedicato a PMI che presentano azioni di simbiosi industriale, prevenzione della produzione rifiuti, riciclaggio e valorizzazione dei materiali nelle filiere della costruzione e demolizione e delle bonifiche di siti contaminati.
Sono ammissibili progetti attinenti a uno o più dei seguenti ambiti di intervento all’interno delle filiere della produzione di materiali per l’edilizia e del recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione e da bonifica di siti contaminati, comprendendo anche le tipologie di prodotti e materiali di tali filiere diverse dai c.d. “rifiuti inerti”:
- modifiche all
- e linee produttive per la riduzione o l’utilizzo dei propri scarti/sfridi di lavorazione;
- valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale come sottoprodotti;
- modifiche alle linee produttive per l’introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti da questa o altre filiere;
- azioni per il riutilizzo di prodotti o l’allungamento del ciclo di vita, ad esempio attraverso pratiche di logistica inversa o la trasformazione del prodotto in servizio;
- modifiche alle linee produttive al fine di realizzare prodotti con un minor uso di materie prime;
- modifiche alle linee produttive per l’introduzione di materiali da “end of waste”;
- modifiche alle linee produttive a seguito di riprogettazione del prodotto ai fini di un miglioramento del fine vita dello stesso (maggiore durata e riciclabilità), anche attraverso l’utilizzo di materiali alternativi;
- progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a raccolte di rifiuti dedicate a frazioni omogenee di rifiuti – ivi comprese soluzioni innovative per la demolizione selettiva – ai fini dell’ottimizzazione dei processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio;
- progetti innovativi, con caratteristiche di trasferibilità e scalabilità, relativi a processi di preparazione per il riutilizzo o riciclaggio di rifiuti provenienti dalla filiera oppure per il riciclaggio di altri rifiuti per la produzione di prodotti da “end of waste” da utilizzarsi nella filiera.
- Gli ambiti di azione possono essere associati a tutte le fasi del ciclo di vita delle filiere della produzione di materiali per l’edilizia e del recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione e da bonifica di siti contaminati: l’approvvigionamento, il design, la produzione, la distribuzione, l’utilizzo, la raccolta e il fine vita.
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