23 Agosto 2025
Domanda idrica futura, arriva il database ad alta risoluzione


Il mondo va verso un’intensificazione dell’aridità, in particolare le regioni già soggette a siccità periodiche o a scarsità idrica.

Immagine generata da IA

Uno studio recente ha fornito il database globale sulla domanda idrica attuale e futura, una ricerca guidata dal CMCC e realizzata in collaborazione con un team internazionale di ricercatori. Lo studio offre una valutazione del bilancio idrico climatico futuro a livello globale, partendo da due indicatori: la potential evapotranspiration (PET, evapotraspirazione potenziale), che rappresenta la domanda atmosferica di acqua, e l’aridity index (AI, indice di aridità), che invece rapporta le precipitazioni alla perdita potenziale di acqua.

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L’aumento delle temperature sarà sempre di più un fattore di stress per la disponibilità idrica di molte regioni del pianeta. Altre invece dovranno fare i conti con un eccesso di acqua. Riuscire a prevedere dove potrebbero verificarsi questi processi è una condizione fondamentale per gestire efficacemente i rischi climatici legati alla produzione agricola, all’approvvigionamento idrico e alla salute degli ecosistemi e dell’uomo.

L’indice di aridità serve a misurare quanta umidità è disponibile per la crescita delle piante. Tale indice insieme alla PET funziona da imput per vari processi decisionali, come la gestione dell’irrigazione, le pratiche di coltivazione, la previsione di siccità e inondazioni. Tutti processi di grande rilevanza per il settore agricolo e per la governance delle risorse idriche. Queste sono anche valutazioni essenziali per il raggiungimento dei diversi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, molti dei quali hanno a che fare con la gestione dell’acqua.

Verso una maggiore aridità

I risultati di questa ricerca dicono che il mondo va verso un’intensificazione dell’aridità, in particolare ciò accadrà alle regioni già soggette a siccità periodiche o a scarsità idrica. Tuttavia, la grande novità dello studio è mettere a disposizione un dataset strutturato e ad altissima risoluzione sulla domanda idrica di oggi e del futuro, dunque uno strumento essenziale per le valutazioni ambientali e la pianificazione dell’uso del suolo.

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Il database globale sulla domanda idrica attuale e futura

Il database ha una risoluzione spaziale di circa 1 chilometro e fornisce stime globali e abbastanza precise della domanda idrica attuale e futura e dell’aridità, analizzando quattro scenari di cambiamento climatico per due periodi medi storici e due periodi medi futuri (2021–2040 e 2041–2060). Questa banca dati è stata progettata per permettere ulteriori analisi e applicazioni su scala locale. «Uno dei punti di forza di questo lavoro è che offre un dataset coerente, ad alta risoluzione, liberamente accessibile e utilizzabile in molteplici discipline e aree geografiche», ha spiegato il Prof. Xu Jianchu, della Chinese Academy of Sciences, coautore dello studio.

Il database, quindi, sarà utile a scienziati, amministratori del territorio, agenzie di pianificazione nazionale, ancor più per le valutazioni relative alle aree del mondo dove l’accesso ai dati climatici futuri affidabili non è sempre possibile. Lo scopo è appunto offrire una base per valutazioni specifiche e localizzate ed essere di supporto alla pianificazione, al monitoraggio periodico e alla governance nazionale e regionale.

Non è che mancassero dataset simili ma questo lavoro li estende integrando modelli climatici e garantendo un maggior dettaglio spaziale. La metodologia è la stessa per tutte le aree terrestri, permttendo di elaborare confronti diretti tra regioni e intervalli temporali.

«Poiché le pressioni climatiche aumentano in modo disomogeneo a livello globale, disporre di dati comparabili per tutte le regioni è essenziale per comprendere i rischi emergenti e supportare risposte informate», ha commentato Donatella Spano, coautrice dello studio e ricercatrice CMCC.

QUI lo studio del CMCC



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