23 Agosto 2025
Zona logistica semplificata, Camera di Commercio: “Gli investimenti decolleranno”


“I benefici fiscali derivanti dall’istituzione della Zona Logistica Semplificata fungeranno da catalizzatore per l’accelerazione degli investimenti”, questa l’ipotesi di partenza della recente analisi del Centro studi Unioncamere Emilia-Romagna diretto da Guido Caselli. Un primo viaggio tra i numeri per stimare l’impatto economico della Zls dell’Emilia-Romagna sul Valore Aggiunto (Pil) del territorio, concentrandosi principalmente sull’incremento degli investimenti in immobilizzazioni materiali da parte delle imprese, con proiezioni che, partendo dai dati disponibili al 2024, coprono il periodo 2025-2031.

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Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna e vice presidente di Unioncamere Emilia-Romagna, nominato in rappresentanza delle Camere di commercio in seno al Comitato di indirizzo della Zls, fin dagli albori convinto sostenitore della sua istituzione, torna a parlare dei benefici che l’operatività della Zona Logistica Semplificata potrà portare al sistema imprenditoriale locale e regionale.

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“L’indagine realizzata da Unioncamere Emilia-Romagna disegna tre scenari per la stima dell’impatto dei nuovi investimenti: uno scenario che non prevede nessun effetto “boost” attribuibile ai benefici fiscali, uno scenario prudenziale che prevede un incremento superiore ma non troppo distante da quello registrato negli anni passati e un terzo scenario – quello di riferimento allineato alle attese – che ipotizza un boost più vicino alle potenzialità, le cui ipotesi sono quelle considerate più probabili. Ebbene, in questo scenario – ha evidenziato Guberti – le proiezioni al 2031 vedono investimenti in crescita del 12-13% all’anno, 164 nuove imprese e, dal confronto con lo scenario base, nell’area Zls un aumento di oltre 20mila addetti, un fatturato delle imprese superiore di quasi il 90%, export e import quadruplicati”.

“In tutta l’Emilia-Romagna l’incremento degli investimenti nella Zls in questa ipotesi porterà 103mila addetti in più e, ogni anno, uno 0,8% in più alla crescita del Pil. Sono numeri formidabili, che danno il senso della grande opportunità che abbiamo il dovere di cogliere appieno. Credo che la parola chiave di questo grande progetto sia “semplificazione” e che, per perseguirla come obiettivo primario, sia necessario il massimo coordinamento e unità d’intenti tra Istituzioni, e tra Istituzioni e mondo economico. Servono regole chiare in tempi molto brevi. Anche per questo – ha concluso il presidente della Camera di commercio – siamo al lavoro con la Regione Emilia Romagna ed i componenti il Comitato di indirizzo per rendere operativi, nei Comuni interessati, Sportelli Unici Digitali in diretto collegamento con il Registro imprese. A breve, inoltre, si insedierà in Camera di commercio il “Gruppo di lavoro Porto” con l’obiettivo di valorizzare il settore Marittimo che, per le province di Ferrara e Ravenna, costituisce un segmento determinante del complessivo sistema dei trasporti, sia per la rilevanza quantitativa delle merci gestite, sia per la dimensione economica occupazionale. Non dimentichiamo infatti che l’economia del mare, con 5.298 imprese e 21.869 occupati, a Ferrara e Ravenna genera un valore aggiunto diretto pari a 1,2 miliardi di euro, che, se consideriamo il valore attivato nel resto dell’economia, supera i due miliardi di euro, pari a circa 9% del Pil”.

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