Il Bando Ricircolo della Regione risolverà con 10 milioni gran parte del problema del conferimento degli inerti in provincia di Sondrio. Le piazzole adibite allo smaltimento sono ormai al collasso e quindi le imprese devono smaltire gli inerti fuori dai confini provinciali, con i relativi costi e problematiche varie. Del tema si era interessato anche il presidente della Provincia Davide Menegola convocando un vertice con i rappresentanti di Anaepa Confartigianato Edilizia e Ance Lecco-Sondrio.
La soluzione, o meglio parte della soluzione, potrebbe essere appunto il Bando della Lombardia rivolto al settore edile. “Tra pochi giorni aprirà il Bando Ricircolo rivolto alle Pmi del settore costruzioni, demolizioni e bonifiche. Una grande opportunità e un aiuto concreto per le imprese specie nel nostro territorio, dove è sentita anche l’esigenza di un piano condiviso e snello”. Così il consigliere della Lega Silvana Snider commenta la notizia del Bando regionale che a partire dal 30 settembre sarà aperto alle imprese dei settori costruzioni, demolizioni e bonifiche per cui la Regione ha stanziato 10 milioni.
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“Un Bando ancora più importante per le imprese del Sondriese, dove mancano discariche per smaltire i materiali di scarto prodotti nei cantieri e nelle aziende. Inoltre bisogna considerare che le discariche esistenti possono essere anche molto distanti dal luogo dove si producono i rifiuti, con l’aggravante che le nostre strade non sono sempre semplici da percorrere. Servirebbero quindi discariche e gestioni più snelle o appunto riuscire a riutilizzare e smaltire i rifiuti in loco, perché trasformare gli scarti in nuove risorse significa generare nuovo valore. Il Bando ha l’obiettivo di fornire alle imprese gli strumenti necessari per adottare modelli di sviluppo sostenibili e ridurre il conferimento dei rifiuti speciali in discarica”.
Le imprese avranno tempo fino al 7 novembre per inviare le loro candidature. La cifra concessa varierà in base alla dimensione dell’impresa: per le Pmi può raggiungere il 60% delle spese ammissibili, per le medie imprese il 50%.
Fulvio D’Eri
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