
Riparte la misura che sostiene i cittadini alle prese con difficoltà psicologiche: l’INPS, con il messaggio numero 2460, ha fornito importanti chiarimenti sulla tempistica delle domande per il bonus psicologo 2025.
La misura, che prevede un contributo economico per sostenere le spese di psicoterapia, sarà attiva fino al 14 novembre e rappresenta una delle principali iniziative di sostegno nel campo della salute mentale introdotte negli ultimi anni.
Il beneficio è rivolto a persone che affrontano condizioni di ansia, depressione, stress o altre fragilità psicologiche e nasce con l’intento di agevolare l’accesso a percorsi terapeutici qualificati, spesso difficili da intraprendere a causa dei costi. La misura è stata varata nel 2022, in un contesto segnato dagli effetti della pandemia e dalle difficoltà economiche che hanno inciso sul benessere psicologico di ampie fasce della popolazione. Con il tempo, è stata più volte rinnovata e adattata per renderla maggiormente accessibile e trasparente.
Il quadro normativo
Il contributo è stato istituito con il decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, poi convertito nella legge 25 febbraio 2022, n. 15. Nel testo legislativo è stata introdotta la possibilità di richiedere un sostegno economico finalizzato alla copertura delle spese di psicoterapia. Lo scopo era quello di offrire un aiuto concreto ai cittadini che, nel periodo post-Covid, hanno sperimentato un aggravamento delle proprie condizioni di salute mentale.
Nel tempo, il bonus ha assunto una dimensione strutturale, grazie a successivi provvedimenti di ripartizione dei fondi. L’ultimo aggiornamento è arrivato con il decreto del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, datato 10 luglio 2025 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 agosto. Tale decreto disciplina le risorse destinate al biennio 2024-2025 e introduce correttivi per un utilizzo più efficace del contributo, rispondendo così anche alle critiche emerse nelle prime edizioni.
Tempistiche e modalità di presentazione
L’INPS, ente incaricato della gestione delle domande, ha stabilito un periodo certo per la presentazione delle istanze: dal 15 settembre al 14 novembre 2025. In questo modo viene meno l’incertezza che in passato aveva alimentato timori legati a un presunto “click day”, mai formalmente annunciato ma spesso evocato nel dibattito pubblico.
La domanda potrà essere inoltrata esclusivamente online, attraverso il portale istituzionale dell’INPS. Per accedere al servizio dedicato, denominato “Contributo sessioni psicoterapia – domande 2025”, sarà necessario autenticarsi con credenziali digitali come SPID di livello 2 o superiore, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Una volta entrati nella sezione dedicata, il percorso per inoltrare la domanda è guidato e consente di completare la procedura in pochi passaggi.
Chi non ha dimestichezza con gli strumenti digitali o preferisce un supporto diretto potrà rivolgersi al Contact Center multicanale dell’INPS, disponibile sia da rete fissa, tramite numero verde gratuito 803.164, sia da rete mobile al numero 06 164.164 (a pagamento in base al proprio gestore telefonico).
Requisiti economici
Per poter presentare richiesta è necessario disporre di un ISEE in corso di validità con un valore non superiore a 50mila euro. L’indicatore della situazione economica equivalente costituisce infatti la soglia principale per determinare l’accesso al beneficio, con l’obiettivo di concentrare le risorse disponibili su chi ha effettivamente maggiore necessità di sostegno.
Il valore dell’ISEE consente di differenziare l’importo del contributo erogabile: chi si trova in condizioni economiche più fragili potrà ricevere un aiuto più consistente, mentre per le fasce reddituali prossime al limite dei 50mila euro il beneficio sarà più contenuto. In questo modo il bonus si configura come una misura progressiva, pensata per garantire equità nella distribuzione dei fondi.
Un aiuto concreto per accedere alla psicoterapia
Il bonus psicologo rappresenta, per molti cittadini, l’unica possibilità di iniziare un percorso terapeutico. La psicoterapia, infatti, pur riconosciuta come un trattamento fondamentale per il benessere psichico, non sempre è facilmente accessibile nel servizio sanitario nazionale, dove i tempi di attesa sono lunghi e l’offerta limitata. Di conseguenza, molte persone si rivolgono a professionisti privati, con costi che possono diventare proibitivi.
Grazie al contributo economico, chi si trova in difficoltà può contare su un sostegno parziale ma significativo per intraprendere un percorso di cura. L’obiettivo non è soltanto alleviare situazioni di disagio momentaneo, ma anche prevenire il peggioramento delle condizioni psicologiche e ridurre l’impatto sociale delle patologie legate alla salute mentale.
Prospettive future
L’INPS ha precisato che ulteriori dettagli operativi risulteranno diffusi con un messaggio successivo, così da chiarire in maniera puntuale le modalità di gestione delle domande e dell’erogazione del beneficio. Questo passaggio sarà fondamentale per informare i cittadini interessati e per garantire la piena trasparenza della procedura.
L’attenzione delle istituzioni verso il tema della salute mentale appare in crescita, anche se il bonus resta uno strumento temporaneo e legato alla disponibilità di risorse annuali. La misura, tuttavia, contribuisce a riportare al centro del dibattito pubblico l’importanza del benessere psicologico, un aspetto per anni sottovalutato rispetto ad altri ambiti della sanità.
In attesa delle istruzioni definitive, l’apertura delle domande rappresenta un passo importante per rendere concreto un sostegno che, pur non risolvendo in maniera strutturale le carenze del sistema, offre una risposta immediata a chi ha bisogno di avviare un percorso terapeutico senza rinunciare per motivi economici.
Il testo del messaggio dell’INPS
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