24 Agosto 2025
«Gatta uccisa a colpi di pistola a Vignanello»


Ennesimo episodio di violenza su un gatto nella Tuscia, questa volta a Vignanello. La denuncia viene dall’Enpa di Viterbo che parla di “atti crudeli e criminali come quando fu fatto annegare un gatto “per gioco” in una fontana pubblica, qualche anno fa, proprio in questo ridente paese, noto per le sue sagre, ma poco ospitale per i gatti randagi”.

“Il gatto, anzi la gatta in questione – racconta l’Enpa – era una randagia che veniva seguita da alcuni residenti; in particolare andava in un giardino privato dove poteva mangiare e dormire in serenità. Serenità finita per sempre due mesi fa, quando qualcuno ha pensato bene di spararle con una pistola. Portata dal veterinario, operata d’urgenza, ma non ce l’ha fatta. Cosa deve fare un povero gatto senza famiglia per sopravvivere a Vignanello, se neanche un giardino recintato ne garantisce l’incolumità? Cosa dobbiamo aspettarci da chi ha compiuto questo gesto inumano, e che oltretutto è in possesso di una pistola? Prossimamente sparerà a un bambino fastidioso perché piange o a una vecchietta? Dall’1 luglio 2025 è entrata in vigore la legge Brambilla, che prevede pesanti sanzioni e la reclusione fino a quattro anni. Se qualcuno avesse informazioni utili – conclude l’associazione – contatti le forze dell’ordine».

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