24 Agosto 2025
Siena, il Pd contro il governo Meloni: “Decrescita infelice”


“L’annuncio di qualche giorno fa in merito all’accordo definitivo sull’entità delle tariffe applicate all’export italiano è una stangata su tutto il mondo della produzione. Con particolare riferimento alla Toscana, poi, i dazi di Trump sono un salasso senza precedenti su tutti i principali settori produttivi della Regione, per cui si stima – dati Svimez – un impatto sul Pil per oltre 1 miliardo di euro (-0,7%) con 17.300 posti di lavoro a rischio. Le tariffe peseranno – secondo le stime di Irpet – per 300 milioni di euro sull’agricoltura regionale, con vino e olio che vedono negli Stati Uniti il loro primo mercato estero: solo per il vino si stima un calo della domanda tra il 20 e il 40%”. Si apre così la nota diffusa oggi dal Partito democratico senese e che ha ad oggetto il governo Meloni.

“Si tratta di un colpo senza precedenti all’economia regionale e provinciale, inferto dalla destra americana e avallato da una linea trattativista difesa a oltranza dalla Presidente del Consiglio – si legge -, espressione di una coalizione che ha basato la propria campagna elettorale sui benefici del ritorno al protezionismo in economia, strombazzato ai quattro venti come una grandiosa opportunità per le nostre imprese. Di fronte a tutto questo il Partito Democratico è al fianco di tutti i produttori locali ed è impegnato fin d’ora a stimolare l’avvio di ogni iniziativa necessaria. È infatti di tutta evidenza che, in un contesto già messo a dura prova da altre variabili come i cambiamenti climatici e la difficile situazione geopolitica, sia necessario che le istituzioni si attivino immediatamente, con interventi straordinari a sostegno degli investimenti delle aziende e con un’azione sempre più strutturata per promuovere i nostri prodotti all’estero, rafforzando la presenza nei mercati in cui siamo già e aiutando con ogni mezzo a percorrere strade nuove”.

“Siamo nel mezzo della tempesta perfetta, ma i partiti che compongono la maggioranza di Governo del Paese e dei Governi locali amministrati dalla destra (compresi i movimenti civici che li supportano) non sembrano essersene accorti: dove sono i soldi per gli investimenti? Dove le misure per la protezione dei lavoratori dei comparti? Il Ministero dell’Agricoltura ha intenzione di firmare finalmente l’adesione al Mercosur, così osteggiato fino a poche settimane fa (tanto da meritare plurimi richiami da parte del Presidente della Repubblica)? Al momento il silenzio è imbarazzante, ma ancor di più lo sono i primi risvegli da campagna elettorale dei partiti della maggioranza, che addirittura si preoccupano di una possibile “decrescita” qualora dovesse governare il centro-sinistra; ebbene abbiamo una notizia: la rinnovata coalizione che – PD in testa – sta nascendo, è impegnata fin d’ora a contrastare le follie economiche di cui è capace la destra sovranista, unica responsabile della voragine che si è creata nel tessuto produttivo italiano. Lo farà parlando alle esigenze concrete dei protagonisti della nostra economia, riaffermando la dignità di un settore consegnato a idee improvvisate e nocive per tutti” conclude infine il Pd.



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