
Pasquale Tridico, ex presidente dell’Inps, economista ed eurodeputato, sarà il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria. Dopo giorni di incertezze e voci su una possibile rinuncia, l’annuncio è arrivato ufficialmente. “Ho accettato per dovere verso la mia terra e per l’affetto sincero dei calabresi. La Calabria non può più aspettare”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera.
Sanità al collasso e povertà record: le priorità del programma
Tridico individua due emergenze centrali: sanità e lotta alla povertà. “Un cittadino calabrese su due vive in condizioni di disagio economico, il doppio della media europea. Vogliamo varare un reddito di dignità, collegato alle politiche attive, e rilanciare il sistema sanitario, commissariato da troppi anni”.
L’uso dei fondi europei sarà la leva per costruire sviluppo e occupazione, “non per cattedrali nel deserto come il ponte sullo Stretto”.
La Calabria che perde abitanti e speranze
La regione resta il simbolo delle occasioni mancate. Ha il tasso di disoccupazione giovanile più alto d’Italia (oltre il 30%), ospedali chiusi e pronto soccorso al collasso. Negli ultimi dieci anni ha perso oltre 200 mila abitanti, interi paesi dell’entroterra si sono svuotati e le nuove generazioni continuano a emigrare.
Il turismo, che dovrebbe trainare lo sviluppo, è frenato da carenze infrastrutturali e trasporti inadeguati. L’agricoltura resiste, ma soffre per i cambiamenti climatici. La povertà, secondo Istat, colpisce quasi la metà della popolazione.
Il progetto: “Dare ai calabresi gli stessi diritti del Nord”
Tridico annuncia un piano straordinario per turismo, agricoltura e aree interne, rafforzando il legame tra università, centri di ricerca e imprese. “I calabresi meritano gli stessi diritti dei cittadini del Nord. Basta con le disuguaglianze”.
Il reddito di dignità, sottolinea, “non sarà assistenzialismo ma strumento di inclusione e diritti”.
Appello all’unità del centrosinistra
Sul piano politico, il candidato invoca compattezza: “Alle ultime regionali il centrosinistra si presentò diviso in tre candidati e il 54% dei calabresi scelse di non votare. Questa volta serve un progetto credibile e unitario“.
Un’apertura chiara a tutte le forze progressiste: “Solo insieme possiamo restituire la Calabria ai calabresi dopo anni di disastri”.
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