
Il piano, pubblicato con la delibera del consiglio dei ministri 20 giugno 2025, è articolato in cinque ambiti di intervento, di cui tre tematici, rispettivamente relativi ad agricoltura, mobilità e riscaldamento civile
Qualità dell’aria: il piano di azione nazionale per il miglioramento è stato pubblicato con la delibera del consiglio dei ministri 20 giugno 2025, sulla Gazzetta Ufficiale del 2 agosto 2025, n. 178.
Il piano è articolato in cinque ambiti di intervento: uno trasversale, uno complementare e tre tematici, rispettivamente relativi a:
- agricoltura;
- mobilità;
- riscaldamento civile.
Per ciascun ambito di intervento sono individuate specifiche azioni operative inquadrate in una strategia unica e complessiva.
Di seguito il testo della delibera del consiglio dei ministri 20 giugno 2025; la scheda sinottica piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria è disponibile al link riportato in fondo alla pagina.
Delibera del consiglio dei ministri 20 giugno 2025
Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualita’ dell’aria
(Gazzetta Ufficiale del 2 agosto 2025, n. 178)
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Nella riunione del 20 giugno 2025
(omissis)
Delibera:
Art. 1
1. E’ approvato il «Piano di azione nazionale per il miglioramento
della qualita’ dell’aria», allegato alla presente delibera di cui
costituisce parte integrante e sostanziale.
2. Il Piano di cui al comma 1, individua per ogni misura le
amministrazioni centrali, regionali e locali cui e’ demandata
l’attuazione della misura.
3. Le amministrazioni, nel rispetto dei propri ruoli e delle
rispettive competenze, individuano le attivita’ da porre in essere
per la realizzazione di misure di breve e medio periodo di contrasto
all’inquinamento atmosferico in Italia definite dal Piano, avviando
una collaborazione finalizzata alla salvaguardia, al miglioramento e
al risanamento della qualita’ dell’aria ambiente.
4. Le amministrazioni individuate dall’art. 14, comma 5, del
menzionato decreto-legge n. 131 del 2024 si impegnano ad adottare le
necessarie misure di carattere normativo, programmatico e finanziario
e, nell’ambito delle risorse disponibili nel rispetto delle
competenze previste dall’ordinamento, ad intervenire adeguatamente
nei settori emissivi interessati.
5. Le amministrazioni individuate dall’art. 14, comma 5, del citato
decreto-legge n. 131 del 2024 si impegnano, inoltre, a cooperare
nell’individuazione delle future strategie nazionali al fine di
garantire una maggiore tutela della qualita’ dell’aria ambiente e a
partecipare congiuntamente ai periodici confronti con la Commissione
europea volti alla rappresentazione delle iniziative avviate a
livello nazionale per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.
6. Ai sensi dell’art. 14, comma 7, del suddetto decreto-legge 16
settembre 2024, n. 131, il Piano di cui al comma 1 ha una durata di
ventiquattro mesi decorrenti dalla data della sua pubblicazione nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Con delibera del
Consiglio dei ministri, adottata secondo le modalita’ di cui all’art.
14, comma 6, primo periodo, del menzionato decreto-legge n. 131 del
2024, su proposta dell’apposita Cabina di regia istituita dal comma 4
del medesimo art. 14, la durata del Piano di cui all’art. 1 puo’
essere prorogata fino ad un massimo di ulteriori ventiquattro mesi e
possono essere disposti la revisione o l’aggiornamento del Piano
stesso, anche sulla base delle risultanze dell’attivita’ di
monitoraggio di cui al comma 9 del citato art. 14.
7. All’attuazione del Piano di cui al precedente art. 1 si provvede
nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili
ai sensi dell’art. 14, comma 8, del citato decreto-legge 16 settembre
2024, n. 131.
8. In caso di mancata attuazione delle misure del Piano o di
scostamenti dal cronoprogramma approvato, la Cabina di regia
riferisce al Consiglio dei ministri, anche ai fini di quanto previsto
dall’art. 14, comma 9, del menzionato decreto-legge 16 settembre
2024, n. 131.
La presente deliberazione è trasmessa ai competenti organi per il
controllo e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Allegato
Piano d’azione per il miglioramento della
qualita’ dell’aria
2025-2027
Il Piano e’ stato elaborato dalla Cabina di Regia istituita ai
sensi dell’art. 14 del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131.
E’ articolato in cinque ambiti di intervento: uno trasversale,
tre tematici ed uno complementare. Per ciascun ambito di intervento
sono individuate specifiche azioni operative inquadrate in una
strategia unica e complessiva.
La definizione degli ambiti d’intervento e delle azioni, che ne
costituiscono la specificazione in chiave operativa, muovono dalla
consapevolezza che i fattori incidenti sulla qualita’ dell’aria sono
molteplici e richiedono un’attivita’ trasversale e razionale
indirizzata alla comprensione e all’individuazione dei problemi e
della loro soluzione, attraverso interventi specifici che sia
direttamente sia indirettamente possano assicurare un’aria piu’
salubre per i cittadini riducendo le emissioni atmosferiche
inquinanti.
Su tale situazione operano le parti, insieme alle regioni, in
ragione delle specifiche e rispettive funzioni, nel rispetto delle
competenze di ciascuna, come indicato di seguito.
Ciascuna azione e’ stata quantificata in termini temporali ed
economici.
Le amministrazioni interessate realizzano le relative azioni di
competenza nel limite delle risorse disponibili allo scopo per
ciascuna annualita’.
Ambito d’intervento 1
Misure trasversali
Azione 1. Informazione ai cittadini
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
Tempistica: avvio entro novanta giorni dall’entrata in vigore del
piano e durata misura dodici mesi.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica con la partecipazione del Ministero della salute.
Misure attuative:
A) realizzazione di una campagna informativa per i cittadini,
da sviluppare anche tramite i principali canali televisivi e
radiofonici nazionali, sul tema della qualita’ dell’aria
dell’importanza dei comportamenti individuali e dei rischi per la
salute.
Risorse: 10 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all’art. 1,
comma 498, della legge n. 234/2021
Azione 2. Potenziamento dei controlli delle misure regionali oggetto
di divieto
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore
del piano. Durata programma di finanziamento due anni.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, regioni,
soggetti detentori dei dati
Misure attuative:
A) realizzazione di un programma di finanziamenti per le
regioni sottoposte a procedura di infrazione, volto ad incentivare
l’utilizzo di tecnologie per il potenziamento dei controlli delle
misure di divieto previste nei piani regionali di qualita’ dell’aria;
B) messa a disposizione gratuita da parte di tutti i soggetti
che li detengono, dei dati e delle informazioni necessari ai fini
dello svolgimento dei predetti controlli (black list, catasti, etc).
Risorse: 50 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all’art. 1,
comma 498, della legge n. 234/2021.
Azione 3. Adozione degli accordi con le regioni per il miglioramento
della qualita’ dell’aria
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
Tempistica: Misura gia’ avviata e la possibilita’ di
sottoscrizione di nuovi accordi e’ sempre attiva.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, regioni e province autonome.
Misure attuative:
A) predisposizione e approvazione degli accordi regionali per
il miglioramento della qualita’ dell’aria, o delle
estensioni/integrazioni degli stessi, contenenti gli impegni a
carattere territoriale assunti dalle amministrazioni regionali
competenti in materia.
Risorse: a valere su risorse MASE a legislazione vigente, da
integrare, fino al limite massimo di 100 milioni di euro complessivi,
a valere sulle risorse aste ETS 2024, da ripartire nel 2025.
Azione 4. «Promozione e finanziamento di ricerca applicata con
approcci multidisciplinari in specifiche aree di intervento
salute-ambiente-clima»
Referente: Ministero della salute.
Tempistica: misura gia’ avviata e attiva fino al 31 dicembre
2026.
Soggetto attuatore: Ministero della salute.
Misure attuative:
A) attuazione programma per l’istituzione ed il funzionamento
del nuovo Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali
e climatici come nuovo assetto di prevenzione collettiva e sanita’
pubblica.
I finanziamenti del PNC hanno permesso l’avvio di una serie di
iniziative volte primariamente al rafforzamento delle strutture e dei
servizi afferenti al SNPS e al SNPA, allo sviluppo di un programma
formativo ad hoc riservato al personale che partecipa alla
realizzazione del nuovo assetto, alla promozione di progetti di
ricerca applicata con approcci multidisciplinari in specifiche aree
di intervento salute-ambiente-clima, e alla realizzazione di una
piattaforma di rete che permetta l’interpolazione tra i dati di
salute e i dati ambientali.
Risorse: 66.418.333,00 euro gia’ integralmente impegnate
nell’ambito del PNC.
Ambito d’intervento 2
Agricoltura
Azione 1. Divieto utilizzo UREA
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e
Ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle
foreste.
Tempistica: entro centottanta giorni dall’entrata in vigore del
piano.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica e Ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare
e delle foreste, Regioni del bacino padano.
Misure attuative:
A) adottare una proposta normativa/regolamentare nazionale
inerente il divieto, esclusivamente per le Regioni del bacino padano,
di impiegare l’urea a partire dal 1° gennaio 2028 al fine di
incentivare l’impiego dei fertilizzanti organici (digestato
agrozootecnico e agroindustriale ai sensi del decreto ministeriale n.
5046/2016, reflui zootecnici e biochar) e dei fertilizzanti di
sintesi chimica alternativi.
Risorse: tenuto conto che la sostituzione dell’urea con altro
fertilizzante (minerale di nuova generazione o organico) comporta un
maggior onere per le imprese agricole, a causa dei maggiori costi
della materia prima e delle tecniche di distribuzione del
fertilizzante utilizzato, non inferiori a 150 euro per ettaro,
saranno attivati specifici interventi cofinanziati dal FEASR
nell’ambito del Piano strategico nazionale 2023-2027.
Azione 2. Sistemi di incentivazione per la promozione degli inibitori
della nitrificazione
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e
Ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle
foreste.
Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore
del piano. Durata programma di finanziamento due anni.
Soggetto attuatore: Ministero dell’agricoltura, della sovranita’
alimentare e delle foreste e consiglio per la ricerca in agricoltura
e l’analisi dell’economia agraria (CREA).
Misure attuative:
A) decreto per l’affidamento di uno studio realizzato dal CREA
(ente pubblico di ricerca vigilato dal Ministero dell’agricoltura,
della sovranita’ alimentare e delle foreste) volto a promuovere
l’impiego degli inibitori della nitrificazione dell’azoto da
effluenti zootecnici e dal digestato agro zootecnico e
agroindustriale ai sensi del decreto ministeriale n. 5046/2016.
Misura di carattere sperimentale volta a valutare gli effetti
derivanti dall’impiego degli inibitori sulle caratteristiche del
suolo (attivita’ microbica, fertilita’, apporto di sostanza
organica).
Risorse: nel limite massimo di 1 milione di euro, previa adozione
di apposita disposizione normativa.
Azione 3. Incentivi in materia di attrezzature per lo spandimento
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e
Ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle
foreste.
Tempistica: avvio entro sessanta giorni dall’entrata in vigore
del piano. Durata programma di finanziamento venti mesi.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, regioni.
Misure attuative:
A) decreto interministeriale per le Regioni del bacino padano
per attivare la misura inerente all’acquisto di attrezzature volte a
garantire la fertirrigazione e l’impiego di tecniche sostenibili per
la gestione dei reflui zootecnici e del digestato agrozootecnico e
agroindustriale ai sensi del decreto ministeriale n. 5046/2016 in
agricoltura come l’interramento contestuale allo spandimento e
l’iniezione diretta.
Risorse: 50 milioni di euro a valere sul fondo di cui all’art. 1,
comma 498, della legge n. 234/2021.
Azione 4. Progetti di ricerca inerenti i trattamenti innovativi per
la gestione degli sfalci di potatura, del digestato agrozootecnico
e agroindustriale e degli effluenti zootecnici
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e
Ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle
foreste.
Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore
del piano. Durata programma di finanziamento diciotto mesi.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, regioni.
Misure attuative:
A) decreto interministeriale per la promozione di progetti di
ricerca volti ad individuare dei trattamenti innovativi per la
gestione del digestato agrozootecnico e agroindustriale ai sensi del
decreto ministeriale n. 5046/2016 e degli effluenti zootecnici, tra i
quali anche l’utilizzo degli additivi nelle vasche di stoccaggio e la
produzione di struvite, oltre che ad originare filiere volte alla
valorizzazione dei residui colturali (sfalci e potature).
Risorse: 10 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all’art. 1,
comma 498 della legge n. 234/2021. Ulteriori 700.000 euro a valere
sulle risorse MASAF (legge n. 499/1999).
Azione 5. Incentivazione all’utilizzo della concimazione a rateo
variabile
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e
Ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle
foreste.
Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore
del piano. Durata programma di finanziamento due anni.
Soggetto attuatore: Ministero dell’agricoltura, della sovranita’
alimentare e delle foreste, regioni.
Misure attuative:
A) decreto ministeriale per la diffusione dell’utilizzo della
concimazione a rateo variabile. Le risorse saranno destinate a spese
di investimento, per l’acquisto di macchine e del software con le
mappe di prescrizione, in grado di modulare la quantita’ di
fertilizzante o ammendante da somministrare al suolo al fine di
ridurre gli input ambientali e il surplus di elementi nutritivi
(azoto, potassio, ecc.).
Risorse: assegnazione programmatica fino a un massimo di 13
milioni di euro a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2021-2027
(quota MASAF), previo accordo per la coesione MASAF.
Ambito d’intervento 3
Mobilita’
Azione 1. Programma di finanziamenti mobilita’ sostenibile
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tempistica: avvio entro novanta giorni dall’entrata in vigore del
piano. Durata programma di finanziamento quattro anni.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, comuni.
Misure attuative:
A) adottare un decreto istitutivo di un programma di
finanziamenti per la realizzazione di interventi per la promozione
della mobilita’ sostenibile destinato ai comuni o aggregazioni di
comuni tra 30 e 50 mila abitanti o sopra i 50 mila abitanti non
capoluogo di provincia, ricadenti in zone in infrazione della
qualita’ dell’aria.
Risorse: 300 milioni di euro a valere sul fondo di cui
all’articolo1, comma 498 della legge n. 234/2021.
Azione 2. Incremento dei contributi ministeriali Ferrobonus
Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore
del piano. Durata programma di finanziamento due anni.
Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, Ministero dell’economia e delle finanze, regioni.
Misure attuative:
A) destinare una quota pari a euro 29.855.000 per ciascuna
delle due annualita’ 2025 e 2026 al potenziamento del programma
Ferrobonus volto all’incentivazione delle imprese utenti di servizi
di trasporto ferroviario che commissionano servizi di trasporto
intermodale o trasbordato con treni completi sul territorio
nazionale, in arrivo e in partenza da nodi logistici e portuali in
Italia;
B) adozione del decreto interministeriale di regolamentazione
dell’utilizzo dei fondi per le annualita’ 2025 e 2026.
Risorse: euro 59.710.000 in due annualita’ a valere su risorse
MIT.
Azione 3: Incentivi destinati al rinnovo del parco veicolare per il
trasporto conto terzi
Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore
del piano. Durata programma di finanziamento due anni.
Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti.
Misure attuative:
A) destinare 34,8 milioni di euro (annualita’ 2025 e 2026) al
programma di incentivazione al rinnovo del parco veicolare delle
imprese attive sul territorio italiano iscritte al Registro
elettronico nazionale (R.E.N.) e all’albo nazionale degli
autotrasportatori in conto terzi;
B) adottare il decreto attuativo del programma recante le
regole ed i criteri per l’erogazione degli incentivi.
Risorse: 19,4 milioni di euro per il 2025 e 15,4 milioni di euro
per il 2026 a valere su risorse MIT.
Azione 4: Incentivi destinati all’utilizzo del cold ironing nei porti
Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con il
Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
Tempistica: misura avviata nel 2024 e operativa entro il secondo
semestre 2025.
Misure attuative:
A) attivare la misura di sconto della componente della tariffa
elettrica corrispondente agli oneri generali di sistema per
l’utilizzo dei sistemi di cold ironing nei porti da parte delle navi
durante la sosta in banchina. Elaborazione del decreto ministeriale
propedeutico all’attuazione della misura a partire dal secondo
semestre del 2025.
Risorse: l’impatto della misura sulla tariffa elettrica per
l’utilizzo di sistemi di cold ironing e’ stato stimato in circa 570
mln di euro durante tutto il periodo di applicazione della stessa
(2025-2033). La misura e’ compensata nell’ambito del sistema
tariffario senza oneri per la finanza pubblica. Si tenga conto che la
misura accompagna e rafforza la misura per la realizzazione delle
reti di alimentazione elettrica per le navi in sosta nei porti,
prevista nel PNRR (Ambito 5 azione PNRR M3C2-2.3 «Cold ironing»).
Azione 5. Programma di finanziamento di progetti per la creazione, il
prolungamento, l’ammodernamento e la messa a norma di corsie
riservate per il trasporto pubblico locale o di piste ciclabili
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tempistica: avvio entro novanta giorni dall’entrata in vigore del
piano. Durata programma di finanziamento non superiore a quarantotto
mesi.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, comuni.
Misure attuative:
A) adottare un decreto interministeriale istitutivo di un
programma di finanziamenti per la creazione, il prolungamento,
l’ammodernamento e la messa a norma di corsie riservate per il
trasporto pubblico locale o di piste ciclabili destinato ai comuni di
almeno 50 mila abitanti o aggregazioni di comuni ricadenti in zone in
infrazione della qualita’ dell’aria.
Risorse: 20 milioni di euro a valere sul fondo di cui all’art. 2,
comma 2, del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111.
Azione 6: Programma rinnovo flotta bus destinati al TPL
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore
del piano. Durata programma di finanziamento due anni.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, regioni.
Misure attuative:
A) programma di incentivazione, nelle aree metropolitane delle
regioni sottoposte a procedura di infrazione sulla qualita’
dell’aria, volto alla sostituzione di autobus inquinanti, con veicoli
a basse o nulle emissioni (elettrici, idrogeno, ibridi, metano).
Risorse: 200 milioni di euro a valere sulle risorse MASE delle
aste ETS 2023.
Azione 7: Programma rinnovo flotta veicoli circolanti privati e
commerciali leggeri con veicoli elettrici
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
Tempistica: in negoziazione nell’ambito della rimodulazione del
PNRR (M2C2-I4.3). Chiusura entro giugno 2026.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica.
Misure attuative:
A) programma di incentivazione, nelle aree metropolitane e
capoluoghi di provincia ricadenti in zone sottoposte a procedura di
infrazione sulla qualita’ dell’aria, volto alla sostituzione con
radiazione di autovetture, ciclomotori, motocicli e mezzi commerciali
leggeri inquinanti, con veicoli elettrici.
Risorse: nel limite massimo di 350 milioni di euro a valere sulle
risorse PNRR, previo esito positivo della rimodulazione del PNRR.
Azione aggiuntiva prevista dal decreto-legge n. 131/2024. Programma
di finanziamenti mobilita’ sostenibile citta’ metropolitane e
capoluoghi di provincia
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il Ministero
dell’economia e delle finanze.
Tempistica: avvio entro sessanta giorni dall’entrata in vigore
del decreto-legge n. 131/2024 convertito con modificazioni dalla
legge 14 novembre 2024, n. 166. Durata programma di finanziamento
quattro anni.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, comuni, citta’ metropolitane.
Misure attuative:
A) adottare un decreto istitutivo di un programma di
finanziamenti per la realizzazione di interventi per la promozione
della mobilita’ sostenibile destinato ai comuni capoluogo di
provincia con popolazione superiore a 50.000 abitanti e alle citta’
metropolitane, ricadenti in zone in infrazione della qualita’
dell’aria.
Risorse: 500 milioni di euro a valere sul fondo di cui all’art.
1, comma 498 della legge n. 234/2021.
Ambito d’intervento 4
Riscaldamento civile
Azione 1. Riduzione delle emissioni inquinanti derivanti dai
generatori di calore a biomassa
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
con Ministero della salute.
Tempistica: entro centoventi giorni dall’entrata in vigore del
piano.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, regioni.
Misure attuative:
A) adottare uno schema di decreto di aggiornamento del decreto
ministeriale di cui all’articolo art. 290, comma 4, del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152, inserendo una o piu’ nuove classi
di qualita’ per la certificazione dei generatori di calore a biomasse
combustibili solide;
B) adottare uno schema di norma di modifica del decreto
legislativo n. 152/2006 per consentire la commercializzazione in
Italia dei biocombustibili legnosi (pellet, legna, cippato,
briquette) solo se certificati ai sensi della UNI EN ISO 17225;
C) prevedere in un’apposita norma, ferme restando le
responsabilita’ per la manutenzione, la conduzione ed i controlli
degli impianti termici civili previste dal decreto legislativo n. 192
del 2005 e dal Titolo II della parte quinta del decreto legislativo
n. 152 del 2006, che gli impianti termici civili alimentati a
biomasse legnose o legna da ardere messi in commercio siano
accompagnati da un opuscolo, a cura del produttore, in cui si
illustrano, a fini di informazione degli utenti, le corrette
modalita’ di gestione;
D) adottare una norma per la semplificazione delle ispezioni e
degli accertamenti di cui dall’art. 9 del decreto legislativo n. 192
del 2005 e dei controlli di cui all’art. 288 del decreto legislativo
n. 152 del 2006 per impianti alimentati a biomasse legnose o legna da
ardere, anche prevedendo apposite sanzioni, al fine di disincentivare
violazioni della normativa nazionale e regionale in materia di
conduzione degli impianti termici civili;
E) adottare una norma per la semplificazione delle operazioni
di accatastamento e tracciamento dei nuovi impianti termici civili
acquistati, anche mediante apposizione di specifici QR code sulle
confezioni di vendita;
F) vincolare l’erogazione di incentivi (detrazioni fiscali,
conto termico ecc.), relativi alla sostituzione dei generatori di
calore, al corretto accatastamento del nuovo impianto sui catasti
regionali.
Risorse: misura normativa.
Azione 2. Protocollo di intesa con regioni e associazione di
categoria
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
Tempistica: entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del
piano. Durata protocollo due anni.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, regioni, associazioni di categoria.
Misure attuative:
A) sottoscrizione di un apposito protocollo di intesa tra il
Ministero dell’ambiente, le regioni e le associazioni di categoria
della filiera del legno, volto a favorire la condivisione e
l’instaurarsi di buone pratiche tra tutti gli attori coinvolti a
vario titolo nel settore degli impianti termici civili alimentati a
biomassa legnosa.
Risorse: misura normativa.
Azione 3: Incentivi destinati alla sostituzione degli impianti a
biomassa legnosa piu’ obsoleti
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
Tempistica: avvio centottanta giorni dall’entrata in vigore del
piano. Durata programma di finanziamento due anni.
Soggetto attuatore: Ministero dell’ambiente e della sicurezza
energetica, regioni.
Misure attuative:
A) avviare programmi incentivanti per una quota fino a un
massimo di 100 milioni di euro cumulabili al programma conto termico
volti a favorire la sostituzione di vecchi impianti termici civili a
biomasse 3 stelle o inferiori ai sensi del decreto n. 186/2017, con
sistemi 5 stelle o superiori e pompe di calore eventualmente
accoppiati con fotovoltaico.
Risorse: nel limite massimo di 100 milioni di euro a valere sui
finanziamenti gia’ destinati alle misure ed accordi con le regioni in
procedura di infrazione.
Ambito d’intervento 5
Azioni in atto complementari
Il presente ambito raccoglie una serie di misure previste in
piani o iniziative strategiche nazionali che, seppur gia’ previste,
non hanno ancora esplicato i loro effetti e che integrano e
completano l’azione di contrasto all’inquinamento atmosferico dei
precedenti ambiti.
Azione 1. Rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto
pubblico con veicoli a zero emissioni
Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tempistica: entro 30 giugno 2026.
Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, citta’ metropolitane e comuni sopra i 100.000 abitanti. I
soggetti attuatori della misura PNRR M2C2I4.4.1, cosi’ come previsto
dall’allegato 1 del decreto ministeriale n. 530/2021, sono: comuni
capoluogo di citta’ metropolitana, comuni capoluogo di regione o di
province autonome, comuni ad alto inquinamento di PM10 e biossido di
azoto.
Misure attuative:
A) programma di finanziamenti (decreto ministeriale n.
530/2021) volto all’acquisto e messa in servizio di almeno 3.000
autobus a zero emissioni (elettrici e ad idrogeno) nelle citta’
metropolitane e comuni sopra i 100.000 abitanti.
Risorse: 1915 milioni di euro a valere sulle risorse PNRR.
Azione 2. Rinnovo delle flotte di bus, treni e navi verdi – BUS
Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tempistica: entro 30 dicembre 2026.
Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, regioni.
Misure attuative:
A) programmi di finanziamento per l’acquisto e messa in
servizio di almeno 1500 autobus a basse emissioni (elettrici, ad
idrogeno e a metano). Decreto ministeriale n. 315 del 2 agosto 2021 e
decreto ministeriale n. 335 del 23 dicembre 2024.
Risorse: euro 133.023.332 per il 2025 ed euro 124.220.000,00 per
il 2026 Fondi PNC.
Azione 3. Rinnovo flotte del trasporto pubblico locale finanziate con
il piano strategico per la mobilita’ sostenibile
Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tempistica: programma pluriennale fino al 2033.
Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, regioni, citta’ metropolitane e comuni.
Misure attuative:
A) finanziamento alle regioni e citta’ metropolitane per
l’acquisto e messa in servizio di autobus a basse emissioni
(elettrici, idrogeno, metano e una quota residua di veicoli diesel di
ultima generazione o ibridi).
Risorse: 300 milioni di euro alle regioni e 227 milioni alle
citta’ metropolitane ed ai comuni per il biennio 2025-2026, dal Fondo
del piano strategico per la mobilita’ sostenibile introdotto con
l’art. 1, comma 613-615, della legge n. 232/2016.
Azione 4. Rinnovo flotte del trasporto pubblico locale finanziate con
risorse del Fondo investimenti
Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tempistica: programma pluriennale fino al 2033.
Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, regioni.
Misure attuative:
A) finanziamento alle regioni per l’acquisto e messa in
servizio di autobus a basse emissioni (elettrici, idrogeno, metano e
una quota residua di veicoli diesel di ultima generazione o ibridi).
Decreto ministeriale n. 223 del 29 maggio 2020.
Risorse: 19,3 milioni per il 2025 e 8,7 milioni per il 2026, dal
Fondo investimenti (art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016,
n. 232).
Azione 5. Rinnovo flotte del trasporto pubblico locale
Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tempistica: programma pluriennale fino al 2026.
Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, regioni.
Misure attuative:
A) finanziamento alle regioni per l’acquisto e messa in
servizio di autobus a basse o nulle emissioni (elettrici, idrogeno).
Decreto ministeriale n. 112 del 18 aprile 2024.
Risorse: 23 milioni per ciascuna delle annualita’ 2025 e 2026.
Azione 6. Realizzazione delle infrastrutture di cold ironing
Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Tempistica: entro 30 giugno 2026.
Soggetto attuatore: Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, Autorita’ di sistema portuale.
Misure attuative:
A) finanziamento della realizzazione degli impianti di cold
ironing nei porti per un totale di circa 280MW di potenza installata
in modalita’ elettrica, al fine di azzerare le emissioni inquinanti
derivanti dallo stazionamento in porto delle navi alimentate da
motori termici.
Risorse: a valere su risorse PNRR e PNC per un ammontare
complessivo di circa 791 milioni di euro.
Azione 7. Parco Agrisolare
Referente: Ministero dell’agricoltura, della sovranita’
alimentare e delle foreste.
Tempistica: entro 30 giugno 2026.
Soggetto attuatore: Ministero dell’agricoltura, della sovranita’
alimentare e delle foreste e Gestore dei servizi energetici GSE
S.p.a.
Misure attuative:
A) programma di finanziamento per l’acquisto e la posa in opera
di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali
all’attivita’ dei soggetti beneficiari nei settori agricolo,
zootecnico e agroindustriale per la produzione di energia
rinnovabile.
Risorse: 2350 milioni di euro a valere sulle risorse PNRR.
Azione 8. Sostegno a iniziative per l’innovazione in agricoltura
Referente: Ministero dell’agricoltura, della sovranita’
alimentare e delle foreste.
Tempistica: gia’ emanati i bandi di finanziamento.
Soggetto attuatore: Ministero dell’agricoltura, della sovranita’
alimentare e delle foreste e ISMEA.
Misure attuative:
A) bandi di finanziamento per la realizzazione e lo sviluppo di
progetti di innovazione finalizzati al rinnovo del parco macchine
esistenti incentivando la diffusione delle migliori tecnologie
disponibili con l’obiettivo di migliorare la sostenibilita’
ambientale del settore.
Risorse: 75 milioni euro per il 2023, 100 milioni euro per il
2024 e 75 milioni euro per il 2025 del Fondo di cui alla legge 29
dicembre 2022, n. 197, art. 1, commi 428-431.
Azione 9. Incentivazione per la promozione delle tecniche agricole
inerenti la copertura delle vasche di stoccaggio rigide e
flessibili ancorate ai bordi
Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e
Ministero dell’agricoltura, della sovranita’ alimentare e delle
foreste.
Tempistica: procedure in corso – bandi pubblicati nel 2023, nel
2024 e in corso di pubblicazione anche nel 2025, cofinanziati dal
FEASR.
Soggetto attuatore: regioni del bacino padano.
Misure attuative:
A) concessione contributi in conto capitale per la
realizzazione di investimenti finalizzati al miglioramento della
sostenibilita’ del settore zootecnico, nell’ambito dei quali e’
previsto l’intervento della copertura delle vasche di stoccaggio.
Risorse: 127 milioni di euro gia’ stanziati ed in fase di
attuazione.
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