26 Agosto 2025
il piano di azione nazionale per il miglioramento


Il piano, pubblicato con la delibera del consiglio dei ministri 20 giugno 2025, è articolato in cinque ambiti di intervento, di cui tre tematici, rispettivamente relativi ad agricoltura, mobilità e riscaldamento civile

Qualità dell’aria: il piano di azione nazionale per il miglioramento è stato pubblicato con la delibera del consiglio dei ministri 20 giugno 2025, sulla Gazzetta Ufficiale del 2 agosto 2025, n. 178.

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Qualità dell'aria: il piano di azione nazionale per il miglioramento

Il piano è articolato in cinque ambiti di intervento: uno trasversale, uno complementare e tre tematici, rispettivamente relativi a:

  • agricoltura;
  • mobilità;
  • riscaldamento civile.

Per ciascun ambito di intervento sono individuate specifiche azioni operative inquadrate in una strategia unica e complessiva.

Di seguito il testo della delibera del consiglio dei ministri 20 giugno 2025; la scheda sinottica piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria è disponibile al link riportato in fondo alla pagina.

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Qualità dell'aria: il piano di azione nazionale per il miglioramento

Delibera del consiglio dei ministri 20 giugno 2025

Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualita’ dell’aria

 

(Gazzetta Ufficiale del 2 agosto 2025, n. 178)

IL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Nella riunione del 20 giugno 2025

(omissis)

Delibera:

 

                               Art. 1

1. E’ approvato il «Piano di azione nazionale per il  miglioramento

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della qualita’ dell’aria», allegato alla  presente  delibera  di  cui

costituisce parte integrante e sostanziale.

2. Il Piano di cui  al  comma  1,  individua  per  ogni  misura  le

amministrazioni  centrali,  regionali  e  locali  cui  e’   demandata

l’attuazione della misura.

3. Le amministrazioni,  nel  rispetto  dei  propri  ruoli  e  delle

rispettive competenze, individuano le attivita’ da  porre  in  essere

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procedure celeri

 

per la realizzazione di misure di breve e medio periodo di  contrasto

all’inquinamento atmosferico in Italia definite dal  Piano,  avviando

una collaborazione finalizzata alla salvaguardia, al miglioramento  e

al risanamento della qualita’ dell’aria ambiente.

4. Le  amministrazioni  individuate  dall’art.  14,  comma  5,  del

menzionato decreto-legge n. 131 del 2024 si impegnano ad adottare  le

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necessarie misure di carattere normativo, programmatico e finanziario

e,  nell’ambito  delle  risorse  disponibili   nel   rispetto   delle

competenze previste dall’ordinamento,  ad  intervenire  adeguatamente

nei settori emissivi interessati.

5. Le amministrazioni individuate dall’art. 14, comma 5, del citato

decreto-legge n. 131 del 2024  si  impegnano,  inoltre,  a  cooperare

nell’individuazione delle  future  strategie  nazionali  al  fine  di

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garantire una maggiore tutela della qualita’ dell’aria ambiente  e  a

partecipare congiuntamente ai periodici confronti con la  Commissione

europea  volti  alla  rappresentazione  delle  iniziative  avviate  a

livello nazionale per la riduzione dell’inquinamento atmosferico.

6. Ai sensi dell’art. 14, comma 7, del  suddetto  decreto-legge  16

settembre 2024, n. 131, il Piano di cui al comma 1 ha una  durata  di

ventiquattro mesi decorrenti dalla data della sua pubblicazione nella

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Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  italiana.  Con  delibera  del

Consiglio dei ministri, adottata secondo le modalita’ di cui all’art.

14, comma 6, primo periodo, del menzionato decreto-legge n.  131  del

2024, su proposta dell’apposita Cabina di regia istituita dal comma 4

del medesimo art. 14, la durata del Piano  di  cui  all’art.  1  puo’

essere prorogata fino ad un massimo di ulteriori ventiquattro mesi  e

possono essere disposti la  revisione  o  l’aggiornamento  del  Piano

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stesso,  anche  sulla  base  delle   risultanze   dell’attivita’   di

monitoraggio di cui al comma 9 del citato art. 14.

7. All’attuazione del Piano di cui al precedente art. 1 si provvede

nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili

ai sensi dell’art. 14, comma 8, del citato decreto-legge 16 settembre

2024, n. 131.

8. In caso di mancata  attuazione  delle  misure  del  Piano  o  di

scostamenti  dal  cronoprogramma  approvato,  la  Cabina   di   regia

riferisce al Consiglio dei ministri, anche ai fini di quanto previsto

dall’art. 14, comma 9,  del  menzionato  decreto-legge  16  settembre

2024, n. 131.

La presente deliberazione è trasmessa ai competenti organi per  il

controllo e pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica

italiana.

Allegato

 

              Piano d’azione per il miglioramento della

                         qualita’ dell’aria

                              2025-2027

 

Il Piano e’ stato elaborato dalla Cabina di  Regia  istituita  ai

sensi dell’art. 14 del decreto-legge 16 settembre 2024, n. 131.

E’ articolato in cinque ambiti di  intervento:  uno  trasversale,

tre tematici ed uno complementare. Per ciascun ambito  di  intervento

sono  individuate  specifiche  azioni  operative  inquadrate  in  una

strategia unica e complessiva.

La definizione degli ambiti d’intervento e delle azioni,  che  ne

costituiscono la specificazione in chiave  operativa,  muovono  dalla

consapevolezza che i fattori incidenti sulla qualita’ dell’aria  sono

molteplici  e  richiedono  un’attivita’   trasversale   e   razionale

indirizzata alla comprensione e  all’individuazione  dei  problemi  e

della  loro  soluzione,  attraverso  interventi  specifici  che   sia

direttamente  sia  indirettamente  possano  assicurare  un’aria  piu’

salubre  per  i  cittadini  riducendo   le   emissioni   atmosferiche

inquinanti.

Su tale situazione operano le parti,  insieme  alle  regioni,  in

ragione delle specifiche e rispettive funzioni,  nel  rispetto  delle

competenze di ciascuna, come indicato di seguito.

Ciascuna azione e’ stata quantificata  in  termini  temporali  ed

economici.

Le amministrazioni interessate realizzano le relative  azioni  di

competenza nel  limite  delle  risorse  disponibili  allo  scopo  per

ciascuna annualita’.

                        Ambito d’intervento 1
                         Misure trasversali

 

Azione 1. Informazione ai cittadini

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Tempistica: avvio entro novanta giorni dall’entrata in vigore del

piano e durata misura dodici mesi.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica con la partecipazione del Ministero della salute.

Misure attuative:

A) realizzazione di una campagna informativa per  i  cittadini,

da  sviluppare  anche  tramite  i  principali  canali  televisivi   e

radiofonici   nazionali,   sul   tema   della   qualita’    dell’aria

dell’importanza dei comportamenti individuali e  dei  rischi  per  la

salute.

Risorse: 10 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all’art. 1,

comma 498, della legge n. 234/2021

Azione 2. Potenziamento dei controlli delle misure regionali  oggetto

di divieto

Referente: Ministero dell’ambiente e della  sicurezza  energetica

con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore

del piano. Durata programma di finanziamento due anni.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,  regioni,

soggetti detentori dei dati

Misure attuative:

A) realizzazione  di  un  programma  di  finanziamenti  per  le

regioni sottoposte a procedura di infrazione,  volto  ad  incentivare

l’utilizzo di tecnologie per il  potenziamento  dei  controlli  delle

misure di divieto previste nei piani regionali di qualita’ dell’aria;

B) messa a disposizione gratuita da parte di tutti  i  soggetti

che li detengono, dei dati e delle  informazioni  necessari  ai  fini

dello svolgimento dei predetti controlli (black list, catasti, etc).

Risorse: 50 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all’art. 1,

comma 498, della legge n. 234/2021.

Azione 3. Adozione degli accordi con le regioni per il  miglioramento

della qualita’ dell’aria

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Tempistica:  Misura   gia’   avviata   e   la   possibilita’   di

sottoscrizione di nuovi accordi e’ sempre attiva.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, regioni e province autonome.

Misure attuative:

A) predisposizione e approvazione degli accordi  regionali  per

il    miglioramento    della    qualita’    dell’aria,    o     delle

estensioni/integrazioni  degli  stessi,  contenenti  gli  impegni   a

carattere  territoriale  assunti  dalle   amministrazioni   regionali

competenti in materia.

Risorse: a valere su risorse  MASE  a  legislazione  vigente,  da

integrare, fino al limite massimo di 100 milioni di euro complessivi,

a valere sulle risorse aste ETS 2024, da ripartire nel 2025.

Azione 4.  «Promozione  e  finanziamento  di  ricerca  applicata  con

approcci  multidisciplinari  in  specifiche  aree   di   intervento

salute-ambiente-clima»

Referente: Ministero della salute.

Tempistica: misura gia’ avviata e  attiva  fino  al  31  dicembre

2026.

Soggetto attuatore: Ministero della salute.

Misure attuative:

A) attuazione programma per l’istituzione ed  il  funzionamento

del nuovo Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi  ambientali

e climatici come nuovo assetto di prevenzione  collettiva  e  sanita’

pubblica.

I finanziamenti del PNC hanno permesso l’avvio di  una  serie  di

iniziative volte primariamente al rafforzamento delle strutture e dei

servizi afferenti al SNPS e al SNPA, allo sviluppo  di  un  programma

formativo  ad  hoc  riservato  al  personale   che   partecipa   alla

realizzazione del nuovo  assetto,  alla  promozione  di  progetti  di

ricerca applicata con approcci multidisciplinari in  specifiche  aree

di intervento salute-ambiente-clima,  e  alla  realizzazione  di  una

piattaforma di rete che  permetta  l’interpolazione  tra  i  dati  di

salute e i dati ambientali.

Risorse:  66.418.333,00   euro   gia’   integralmente   impegnate

nell’ambito del PNC.

                        Ambito d’intervento 2
                             Agricoltura

Azione 1. Divieto utilizzo UREA

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e

Ministero  dell’agricoltura,  della  sovranita’  alimentare  e  delle

foreste.

Tempistica: entro centottanta giorni dall’entrata in  vigore  del

piano.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica e Ministero dell’agricoltura, della sovranita’  alimentare

e delle foreste, Regioni del bacino padano.

Misure attuative:

A)  adottare  una  proposta  normativa/regolamentare  nazionale

inerente il divieto, esclusivamente per le Regioni del bacino padano,

di impiegare l’urea  a  partire  dal  1°  gennaio  2028  al  fine  di

incentivare   l’impiego   dei   fertilizzanti   organici   (digestato

agrozootecnico e agroindustriale ai sensi del decreto ministeriale n.

5046/2016, reflui  zootecnici  e  biochar)  e  dei  fertilizzanti  di

sintesi chimica alternativi.

Risorse: tenuto conto che la  sostituzione  dell’urea  con  altro

fertilizzante (minerale di nuova generazione o organico) comporta  un

maggior onere per le imprese agricole, a  causa  dei  maggiori  costi

della  materia  prima  e  delle   tecniche   di   distribuzione   del

fertilizzante utilizzato,  non  inferiori  a  150  euro  per  ettaro,

saranno  attivati  specifici  interventi   cofinanziati   dal   FEASR

nell’ambito del Piano strategico nazionale 2023-2027.

Azione 2. Sistemi di incentivazione per la promozione degli inibitori

della nitrificazione

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e

Ministero  dell’agricoltura,  della  sovranita’  alimentare  e  delle

foreste.

Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore

del piano. Durata programma di finanziamento due anni.

Soggetto attuatore: Ministero dell’agricoltura, della  sovranita’

alimentare e delle foreste e consiglio per la ricerca in  agricoltura

e l’analisi dell’economia agraria (CREA).

Misure attuative:

A) decreto per l’affidamento di uno studio realizzato dal  CREA

(ente pubblico di ricerca vigilato  dal  Ministero  dell’agricoltura,

della sovranita’ alimentare  e  delle  foreste)  volto  a  promuovere

l’impiego  degli  inibitori  della   nitrificazione   dell’azoto   da

effluenti   zootecnici   e   dal   digestato   agro   zootecnico    e

agroindustriale ai  sensi  del  decreto  ministeriale  n.  5046/2016.

Misura  di  carattere  sperimentale  volta  a  valutare  gli  effetti

derivanti dall’impiego  degli  inibitori  sulle  caratteristiche  del

suolo  (attivita’  microbica,   fertilita’,   apporto   di   sostanza

organica).

Risorse: nel limite massimo di 1 milione di euro, previa adozione

di apposita disposizione normativa.

Azione 3. Incentivi in materia di attrezzature per lo spandimento

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e

Ministero  dell’agricoltura,  della  sovranita’  alimentare  e  delle

foreste.

Tempistica: avvio entro sessanta giorni  dall’entrata  in  vigore

del piano. Durata programma di finanziamento venti mesi.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, regioni.

Misure attuative:

A) decreto interministeriale per le Regioni del  bacino  padano

per attivare la misura inerente all’acquisto di attrezzature volte  a

garantire la fertirrigazione e l’impiego di tecniche sostenibili  per

la gestione dei reflui zootecnici e del  digestato  agrozootecnico  e

agroindustriale ai sensi del decreto  ministeriale  n.  5046/2016  in

agricoltura  come  l’interramento  contestuale  allo  spandimento   e

l’iniezione diretta.

Risorse: 50 milioni di euro a valere sul fondo di cui all’art. 1,

comma 498, della legge n. 234/2021.

Azione 4. Progetti di ricerca inerenti i trattamenti  innovativi  per

la gestione degli sfalci di potatura, del digestato  agrozootecnico

e agroindustriale e degli effluenti zootecnici

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e

Ministero  dell’agricoltura,  della  sovranita’  alimentare  e  delle

foreste.

Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore

del piano. Durata programma di finanziamento diciotto mesi.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, regioni.

Misure attuative:

A) decreto interministeriale per la promozione di  progetti  di

ricerca volti  ad  individuare  dei  trattamenti  innovativi  per  la

gestione del digestato agrozootecnico e agroindustriale ai sensi  del

decreto ministeriale n. 5046/2016 e degli effluenti zootecnici, tra i

quali anche l’utilizzo degli additivi nelle vasche di stoccaggio e la

produzione di struvite, oltre che ad  originare  filiere  volte  alla

valorizzazione dei residui colturali (sfalci e potature).

Risorse: 10 milioni di euro a valere sul Fondo di cui all’art. 1,

comma 498 della legge n. 234/2021. Ulteriori 700.000  euro  a  valere

sulle risorse MASAF (legge n. 499/1999).

Azione 5. Incentivazione  all’utilizzo  della  concimazione  a  rateo

variabile

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e

Ministero  dell’agricoltura,  della  sovranita’  alimentare  e  delle

foreste.

Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore

del piano. Durata programma di finanziamento due anni.

Soggetto attuatore: Ministero dell’agricoltura, della  sovranita’

alimentare e delle foreste, regioni.

Misure attuative:

A) decreto ministeriale per la diffusione  dell’utilizzo  della

concimazione a rateo variabile. Le risorse saranno destinate a  spese

di investimento, per l’acquisto di macchine e  del  software  con  le

mappe  di  prescrizione,  in  grado  di  modulare  la  quantita’   di

fertilizzante o ammendante da  somministrare  al  suolo  al  fine  di

ridurre gli input ambientali  e  il  surplus  di  elementi  nutritivi

(azoto, potassio, ecc.).

Risorse: assegnazione programmatica  fino  a  un  massimo  di  13

milioni di euro a valere sul  Fondo  sviluppo  e  coesione  2021-2027

(quota MASAF), previo accordo per la coesione MASAF.

 

                        Ambito d’intervento 3
                              Mobilita’

 

Azione 1. Programma di finanziamenti mobilita’ sostenibile

Referente: Ministero dell’ambiente e della  sicurezza  energetica

con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tempistica: avvio entro novanta giorni dall’entrata in vigore del

piano. Durata programma di finanziamento quattro anni.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, comuni.

Misure attuative:

A)  adottare  un  decreto  istitutivo  di   un   programma   di

finanziamenti per la realizzazione di interventi  per  la  promozione

della mobilita’ sostenibile destinato ai  comuni  o  aggregazioni  di

comuni tra 30 e 50 mila abitanti o  sopra  i  50  mila  abitanti  non

capoluogo  di  provincia,  ricadenti  in  zone  in  infrazione  della

qualita’ dell’aria.

Risorse:  300  milioni  di  euro  a  valere  sul  fondo  di   cui

all’articolo1, comma 498 della legge n. 234/2021.

Azione 2. Incremento dei contributi ministeriali Ferrobonus

Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore

del piano. Durata programma di finanziamento due anni.

Soggetto  attuatore:  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei

trasporti, Ministero dell’economia e delle finanze, regioni.

Misure attuative:

A) destinare una quota pari  a  euro  29.855.000  per  ciascuna

delle due annualita’ 2025  e  2026  al  potenziamento  del  programma

Ferrobonus volto all’incentivazione delle imprese utenti  di  servizi

di trasporto  ferroviario  che  commissionano  servizi  di  trasporto

intermodale  o  trasbordato  con  treni   completi   sul   territorio

nazionale, in arrivo e in partenza da nodi logistici  e  portuali  in

Italia;

B) adozione del decreto interministeriale  di  regolamentazione

dell’utilizzo dei fondi per le annualita’ 2025 e 2026.

Risorse: euro 59.710.000 in due annualita’ a  valere  su  risorse

MIT.

Azione 3: Incentivi destinati al rinnovo del parco veicolare  per  il

trasporto conto terzi

Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore

del piano. Durata programma di finanziamento due anni.

Soggetto  attuatore:  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei

trasporti.

Misure attuative:

A) destinare 34,8 milioni di euro (annualita’ 2025 e  2026)  al

programma di incentivazione al  rinnovo  del  parco  veicolare  delle

imprese  attive  sul  territorio  italiano   iscritte   al   Registro

elettronico   nazionale   (R.E.N.)   e   all’albo   nazionale   degli

autotrasportatori in conto terzi;

B) adottare il  decreto  attuativo  del  programma  recante  le

regole ed i criteri per l’erogazione degli incentivi.

Risorse: 19,4 milioni di euro per il 2025 e 15,4 milioni di  euro

per il 2026 a valere su risorse MIT.

Azione 4: Incentivi destinati all’utilizzo del cold ironing nei porti

Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con  il

Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Tempistica: misura avviata nel 2024 e operativa entro il  secondo

semestre 2025.

Misure attuative:

A) attivare la misura di sconto della componente della  tariffa

elettrica  corrispondente  agli  oneri  generali   di   sistema   per

l’utilizzo dei sistemi di cold ironing nei porti da parte delle  navi

durante la sosta in banchina. Elaborazione del  decreto  ministeriale

propedeutico  all’attuazione  della  misura  a  partire  dal  secondo

semestre del 2025.

Risorse: l’impatto  della  misura  sulla  tariffa  elettrica  per

l’utilizzo di sistemi di cold ironing e’ stato stimato in  circa  570

mln di euro durante tutto il periodo  di  applicazione  della  stessa

(2025-2033).  La  misura  e’  compensata  nell’ambito   del   sistema

tariffario senza oneri per la finanza pubblica. Si tenga conto che la

misura accompagna e rafforza la misura  per  la  realizzazione  delle

reti di alimentazione elettrica per  le  navi  in  sosta  nei  porti,

prevista nel PNRR (Ambito 5 azione PNRR M3C2-2.3 «Cold ironing»).

Azione 5. Programma di finanziamento di progetti per la creazione, il

prolungamento, l’ammodernamento  e  la  messa  a  norma  di  corsie

riservate per il trasporto pubblico locale o di piste ciclabili

Referente: Ministero dell’ambiente e della  sicurezza  energetica

con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tempistica: avvio entro novanta giorni dall’entrata in vigore del

piano. Durata programma di finanziamento non superiore a  quarantotto

mesi.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, comuni.

Misure attuative:

A) adottare  un  decreto  interministeriale  istitutivo  di  un

programma  di  finanziamenti  per  la  creazione,  il  prolungamento,

l’ammodernamento e la messa  a  norma  di  corsie  riservate  per  il

trasporto pubblico locale o di piste ciclabili destinato ai comuni di

almeno 50 mila abitanti o aggregazioni di comuni ricadenti in zone in

infrazione della qualita’ dell’aria.

Risorse: 20 milioni di euro a valere sul fondo di cui all’art. 2,

comma 2, del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111.

Azione 6: Programma rinnovo flotta bus destinati al TPL

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Tempistica: avvio entro centottanta giorni dall’entrata in vigore

del piano. Durata programma di finanziamento due anni.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, regioni.

Misure attuative:

A) programma di incentivazione, nelle aree metropolitane  delle

regioni  sottoposte  a  procedura  di   infrazione   sulla   qualita’

dell’aria, volto alla sostituzione di autobus inquinanti, con veicoli

a basse o nulle emissioni (elettrici, idrogeno, ibridi, metano).

Risorse: 200 milioni di euro a valere sulle  risorse  MASE  delle

aste ETS 2023.

Azione 7: Programma  rinnovo  flotta  veicoli  circolanti  privati  e

commerciali leggeri con veicoli elettrici

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Tempistica: in negoziazione nell’ambito della  rimodulazione  del

PNRR (M2C2-I4.3). Chiusura entro giugno 2026.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica.

Misure attuative:

A) programma di  incentivazione,  nelle  aree  metropolitane  e

capoluoghi di provincia ricadenti in zone sottoposte a  procedura  di

infrazione sulla qualita’  dell’aria,  volto  alla  sostituzione  con

radiazione di autovetture, ciclomotori, motocicli e mezzi commerciali

leggeri inquinanti, con veicoli elettrici.

Risorse: nel limite massimo di 350 milioni di euro a valere sulle

risorse PNRR, previo esito positivo della rimodulazione del PNRR.

Azione aggiuntiva prevista dal decreto-legge n.  131/2024.  Programma

di  finanziamenti  mobilita’  sostenibile  citta’  metropolitane  e

capoluoghi di provincia

Referente: Ministero dell’ambiente e della  sicurezza  energetica

con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed il Ministero

dell’economia e delle finanze.

Tempistica: avvio entro sessanta giorni  dall’entrata  in  vigore

del decreto-legge n.  131/2024  convertito  con  modificazioni  dalla

legge 14 novembre 2024, n. 166.  Durata  programma  di  finanziamento

quattro anni.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, comuni, citta’ metropolitane.

Misure attuative:

A)  adottare  un  decreto  istitutivo  di   un   programma   di

finanziamenti per la realizzazione di interventi  per  la  promozione

della  mobilita’  sostenibile  destinato  ai  comuni   capoluogo   di

provincia con popolazione superiore a 50.000 abitanti e  alle  citta’

metropolitane,  ricadenti  in  zone  in  infrazione  della   qualita’

dell’aria.

Risorse: 500 milioni di euro a valere sul fondo di  cui  all’art.

1, comma 498 della legge n. 234/2021.

 

                        Ambito d’intervento 4
                        Riscaldamento civile

 

Azione  1.  Riduzione  delle  emissioni  inquinanti   derivanti   dai

generatori di calore a biomassa

Referente: Ministero dell’ambiente e della  sicurezza  energetica

con Ministero della salute.

Tempistica: entro centoventi giorni dall’entrata  in  vigore  del

piano.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, regioni.

Misure attuative:

A) adottare uno schema di decreto di aggiornamento del  decreto

ministeriale di cui all’articolo  art.  290,  comma  4,  del  decreto

legislativo 3 aprile 2006, n. 152, inserendo una o piu’ nuove  classi

di qualita’ per la certificazione dei generatori di calore a biomasse

combustibili solide;

B) adottare  uno  schema  di  norma  di  modifica  del  decreto

legislativo n. 152/2006  per  consentire  la  commercializzazione  in

Italia  dei  biocombustibili   legnosi   (pellet,   legna,   cippato,

briquette) solo se certificati ai sensi della UNI EN ISO 17225;

C)  prevedere  in  un’apposita   norma,   ferme   restando   le

responsabilita’ per la manutenzione, la  conduzione  ed  i  controlli

degli impianti termici civili previste dal decreto legislativo n. 192

del 2005 e dal Titolo II della parte quinta del  decreto  legislativo

n. 152 del  2006,  che  gli  impianti  termici  civili  alimentati  a

biomasse  legnose  o  legna  da  ardere  messi  in  commercio   siano

accompagnati da un  opuscolo,  a  cura  del  produttore,  in  cui  si

illustrano,  a  fini  di  informazione  degli  utenti,  le   corrette

modalita’ di gestione;

D) adottare una norma per la semplificazione delle ispezioni  e

degli accertamenti di cui dall’art. 9 del decreto legislativo n.  192

del 2005 e dei controlli di cui all’art. 288 del decreto  legislativo

n. 152 del 2006 per impianti alimentati a biomasse legnose o legna da

ardere, anche prevedendo apposite sanzioni, al fine di disincentivare

violazioni della  normativa  nazionale  e  regionale  in  materia  di

conduzione degli impianti termici civili;

E) adottare una norma per la semplificazione  delle  operazioni

di accatastamento e tracciamento dei nuovi  impianti  termici  civili

acquistati, anche mediante apposizione di  specifici  QR  code  sulle

confezioni di vendita;

F) vincolare l’erogazione  di  incentivi  (detrazioni  fiscali,

conto termico ecc.), relativi alla  sostituzione  dei  generatori  di

calore, al corretto accatastamento del  nuovo  impianto  sui  catasti

regionali.

Risorse: misura normativa.

Azione  2.  Protocollo  di  intesa  con  regioni  e  associazione  di

categoria

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Tempistica: entro sessanta  giorni  dall’entrata  in  vigore  del

piano. Durata protocollo due anni.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, regioni, associazioni di categoria.

Misure attuative:

A) sottoscrizione di un apposito protocollo di  intesa  tra  il

Ministero dell’ambiente, le regioni e le  associazioni  di  categoria

della  filiera  del  legno,  volto  a  favorire  la  condivisione   e

l’instaurarsi di buone pratiche tra  tutti  gli  attori  coinvolti  a

vario titolo nel settore degli impianti termici civili  alimentati  a

biomassa legnosa.

Risorse: misura normativa.

Azione 3: Incentivi destinati  alla  sostituzione  degli  impianti  a

biomassa legnosa piu’ obsoleti

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Tempistica: avvio centottanta giorni dall’entrata in  vigore  del

piano. Durata programma di finanziamento due anni.

Soggetto attuatore: Ministero  dell’ambiente  e  della  sicurezza

energetica, regioni.

Misure attuative:

A) avviare programmi incentivanti  per  una  quota  fino  a  un

massimo di 100 milioni di euro cumulabili al programma conto  termico

volti a favorire la sostituzione di vecchi impianti termici civili  a

biomasse 3 stelle o inferiori ai sensi del decreto n.  186/2017,  con

sistemi  5  stelle  o  superiori  e  pompe  di  calore  eventualmente

accoppiati con fotovoltaico.

Risorse: nel limite massimo di 100 milioni di euro a  valere  sui

finanziamenti gia’ destinati alle misure ed accordi con le regioni in

procedura di infrazione.

 

                        Ambito d’intervento 5
                    Azioni in atto complementari

Il presente ambito raccoglie una  serie  di  misure  previste  in

piani o iniziative strategiche nazionali che, seppur  gia’  previste,

non  hanno  ancora  esplicato  i  loro  effetti  e  che  integrano  e

completano l’azione di  contrasto  all’inquinamento  atmosferico  dei

precedenti ambiti.

Azione 1. Rinnovo  del  parco  autobus  regionale  per  il  trasporto

pubblico con veicoli a zero emissioni

Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tempistica: entro 30 giugno 2026.

Soggetto  attuatore:  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei

trasporti, citta’ metropolitane e comuni sopra i 100.000 abitanti.  I

soggetti attuatori della misura PNRR M2C2I4.4.1, cosi’ come  previsto

dall’allegato 1 del decreto ministeriale n.  530/2021,  sono:  comuni

capoluogo di citta’ metropolitana, comuni capoluogo di regione  o  di

province autonome, comuni ad alto inquinamento di PM10 e biossido  di

azoto.

Misure attuative:

A)  programma  di  finanziamenti   (decreto   ministeriale   n.

530/2021) volto all’acquisto e messa  in  servizio  di  almeno  3.000

autobus a zero emissioni  (elettrici  e  ad  idrogeno)  nelle  citta’

metropolitane e comuni sopra i 100.000 abitanti.

Risorse: 1915 milioni di euro a valere sulle risorse PNRR.

Azione 2. Rinnovo delle flotte di bus, treni e navi verdi – BUS

Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tempistica: entro 30 dicembre 2026.

Soggetto  attuatore:  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei

trasporti, regioni.

Misure attuative:

A)  programmi  di  finanziamento  per  l’acquisto  e  messa  in

servizio di almeno 1500 autobus  a  basse  emissioni  (elettrici,  ad

idrogeno e a metano). Decreto ministeriale n. 315 del 2 agosto 2021 e

decreto ministeriale n. 335 del 23 dicembre 2024.

Risorse: euro 133.023.332 per il 2025 ed euro 124.220.000,00  per

il 2026 Fondi PNC.

Azione 3. Rinnovo flotte del trasporto pubblico locale finanziate con

il piano strategico per la mobilita’ sostenibile

Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tempistica: programma pluriennale fino al 2033.

Soggetto  attuatore:  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei

trasporti, regioni, citta’ metropolitane e comuni.

Misure attuative:

A)  finanziamento  alle  regioni  e  citta’  metropolitane  per

l’acquisto  e  messa  in  servizio  di  autobus  a  basse   emissioni

(elettrici, idrogeno, metano e una quota residua di veicoli diesel di

ultima generazione o ibridi).

Risorse: 300 milioni di euro alle  regioni  e  227  milioni  alle

citta’ metropolitane ed ai comuni per il biennio 2025-2026, dal Fondo

del piano strategico per  la  mobilita’  sostenibile  introdotto  con

l’art. 1, comma 613-615, della legge n. 232/2016.

Azione 4. Rinnovo flotte del trasporto pubblico locale finanziate con

risorse del Fondo investimenti

Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tempistica: programma pluriennale fino al 2033.

Soggetto  attuatore:  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei

trasporti, regioni.

Misure attuative:

A)  finanziamento  alle  regioni  per  l’acquisto  e  messa  in

servizio di autobus a basse emissioni (elettrici, idrogeno, metano  e

una quota residua di veicoli diesel di ultima generazione o  ibridi).

Decreto ministeriale n. 223 del 29 maggio 2020.

Risorse: 19,3 milioni per il 2025 e 8,7 milioni per il 2026,  dal

Fondo investimenti (art. 1, comma 140, della legge 11 dicembre  2016,

n. 232).

Azione 5. Rinnovo flotte del trasporto pubblico locale

Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tempistica: programma pluriennale fino al 2026.

Soggetto  attuatore:  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei

trasporti, regioni.

Misure attuative:

A)  finanziamento  alle  regioni  per  l’acquisto  e  messa  in

servizio di autobus a basse o nulle emissioni (elettrici,  idrogeno).

Decreto ministeriale n. 112 del 18 aprile 2024.

Risorse: 23 milioni per ciascuna delle annualita’ 2025 e 2026.

Azione 6. Realizzazione delle infrastrutture di cold ironing

Referente: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Tempistica: entro 30 giugno 2026.

Soggetto  attuatore:  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei

trasporti, Autorita’ di sistema portuale.

Misure attuative:

A) finanziamento della realizzazione  degli  impianti  di  cold

ironing nei porti per un totale di circa 280MW di potenza  installata

in modalita’ elettrica, al fine di azzerare le  emissioni  inquinanti

derivanti dallo stazionamento  in  porto  delle  navi  alimentate  da

motori termici.

Risorse: a  valere  su  risorse  PNRR  e  PNC  per  un  ammontare

complessivo di circa 791 milioni di euro.

Azione 7. Parco Agrisolare

Referente:   Ministero   dell’agricoltura,    della    sovranita’

alimentare e delle foreste.

Tempistica: entro 30 giugno 2026.

Soggetto attuatore: Ministero dell’agricoltura, della  sovranita’

alimentare e delle foreste  e  Gestore  dei  servizi  energetici  GSE

S.p.a.

Misure attuative:

A) programma di finanziamento per l’acquisto e la posa in opera

di  pannelli  fotovoltaici  sui  tetti  di   fabbricati   strumentali

all’attivita’  dei  soggetti  beneficiari   nei   settori   agricolo,

zootecnico  e  agroindustriale   per   la   produzione   di   energia

rinnovabile.

Risorse: 2350 milioni di euro a valere sulle risorse PNRR.

Azione 8. Sostegno a iniziative per l’innovazione in agricoltura

Referente:   Ministero   dell’agricoltura,    della    sovranita’

alimentare e delle foreste.

Tempistica: gia’ emanati i bandi di finanziamento.

Soggetto attuatore: Ministero dell’agricoltura, della  sovranita’

alimentare e delle foreste e ISMEA.

Misure attuative:

A) bandi di finanziamento per la realizzazione e lo sviluppo di

progetti di innovazione finalizzati al  rinnovo  del  parco  macchine

esistenti  incentivando  la  diffusione  delle  migliori   tecnologie

disponibili  con  l’obiettivo   di   migliorare   la   sostenibilita’

ambientale del settore.

Risorse: 75 milioni euro per il 2023, 100  milioni  euro  per  il

2024 e 75 milioni euro per il 2025 del Fondo di  cui  alla  legge  29

dicembre 2022, n. 197, art. 1, commi 428-431.

Azione 9. Incentivazione per la promozione  delle  tecniche  agricole

inerenti  la  copertura  delle  vasche  di  stoccaggio   rigide   e

flessibili ancorate ai bordi

Referente: Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e

Ministero  dell’agricoltura,  della  sovranita’  alimentare  e  delle

foreste.

Tempistica: procedure in corso – bandi pubblicati nel  2023,  nel

2024 e in corso di pubblicazione anche  nel  2025,  cofinanziati  dal

FEASR.

Soggetto attuatore: regioni del bacino padano.

Misure attuative:

A)  concessione   contributi   in   conto   capitale   per   la

realizzazione di  investimenti  finalizzati  al  miglioramento  della

sostenibilita’ del  settore  zootecnico,  nell’ambito  dei  quali  e’

previsto l’intervento della copertura delle vasche di stoccaggio.

Risorse: 127 milioni  di  euro  gia’  stanziati  ed  in  fase  di

attuazione.

 

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