26 Agosto 2025
Al via screening pediatrico nazionale per celiaci e diabete nei bimbi



Sta per essere attivato in tutta Italia un programma di screening pediatrico sistematico per la celiachia e il diabete di tipo 1 nei bambini, grazie alla Legge 130/2023— la prima al mondo che preveda una diagnosi precoce strutturata.

Un progetto pilota concluso con successo

Il progetto D1CeScreen, condotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) in collaborazione con il Ministero della Salute, ha coinvolto circa 5.363 bambini tra i 2, 6 e 10 anni nelle regioni Campania, Lombardia, Marche e Sardegna. Oltre 429 pediatri di libera scelta hanno facilitato lo svolgimento dello screening, che ha segnalato:

  • l’0,97% di positività agli autoanticorpi del diabete di tipo 1;

  • il 2,8% di positività per la celiachia tramite anticorpi anti-transglutaminasi IgA

È tuttavia importante chiarire che questi risultati preliminari necessitano di conferma diagnostica presso centri clinici specializzati, per escludere falsi positivi.

Un passo storico nella prevenzione pediatrica

Il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, promotore della legge, ha sottolineato che l’Italia diventa così il primo Paese della comunità internazionale a dotarsi di una normativa statale per lo screening delle due più diffuse patologie autoimmuni pediatriche.

Tempistiche e sostenibilità del piano nazionale

Il via allo screening su scala nazionale è atteso tra fine 2025 e inizio 2026, previa l’approvazione di un decreto attuativo e il finanziamento previsto nella legge. Al momento, i fondi stanziati ammontano a 3,85 milioni di euro annui per il 2024–2025 e a 2,85 milioni annui a partire dal 2026.

Perché lo screening è così rilevante

Secondo l’ISS, il diabete di tipo 1 colpisce attualmente circa 300.000 persone in Italia (0,5% della popolazione), con una prevalenza pediatrica dello 0,22% e un’incidenza di 12,26 casi ogni 100.000 bambini all’anno. Inoltre, tra il 25% e il 40% delle diagnosi si presenta con una chetoacidosi potenzialmente letale.

La celiachia, cronica e autoimmune, è stimata nell’1% della popolazione totale, ma molti casi restano inconsapevoli—il progetto pilota ha già evidenziato una prevalenza superiore a quella stimata finora.

Monitoraggio e follow-up: strumenti efficaci e disponibili

Il progetto ha evidenziato l’ottima predisposizione dei pediatri di famiglia e dei laboratori analitici nel partecipare allo screening. Grazie ai prelievi capillari effettuati direttamente nella fascia d’età target (2, 6, 10 anni), è stata garantita una modalità efficiente e comparabile agli standard europei.

Lo screening consente ai bambini asintomatici risultati positivi di entrare precoce nel circuito diagnostico e terapeutico, facilitando programmi di follow-up e interventi tempestivi volti a prevenire complicazioni sia immediate che a lungo termine.

Verso un futuro di diagnosi precoce e prevenzione attiva

Il successo del pilot ha reso possibile l’avvio della fase nazionale, che trasformerà la prevenzione di celiachia e diabete tipo 1 in una prassi consolidata, evitando sofferenze, ritardi diagnostici, e costi sanitari gravi. Lo screening non solo tutela la salute dei bambini, ma rappresenta un investimento a lungo termine per il sistema sanitario pubblico.

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