
Secondo uno studio Anie, lā85% delle assunzioni riguarda profili specializzati, ma la carenza di operai qualificati e ingegneri costringe le imprese a rinviare investimenti e perdere opportunitĆ di mercato. Settore in crescita, ma servono formazione e politiche di attrazione dei talenti
La spinta verso lāinternazionalizzazione e la doppia transizione ā verde e digitale ā ha portato le imprese italiane dellāelettronica e dellāelettrotecnica a un fatturato aggregato che supera i 100 miliardi di euro, di cui un terzo realizzato allāexport. Tuttavia, dietro questi numeri record si nasconde una criticitĆ che rischia di compromettere lo sviluppo: la carenza di competenze tecniche specialistiche.
Il problema: mancano tecnici e ingegneri
Secondo una ricerca condotta da Thea Group insieme al Servizio studi Anie e al Research Department di Intesa Sanpaolo, il 75% delle aziende del comparto segnala difficoltĆ a reperire tecnici e operai specializzati. Si tratta di figure che rappresentano lā85% delle assunzioni programmate. Il risultato? Il 70% delle imprese ammette di aver dovuto rallentare o sospendere progetti strategici, mentre il 29% ha perso opportunitĆ di mercato, soprattutto per la concorrenza di settori alternativi come automotive, energia e logistica.
Ā«Serve concretezza ā afferma Andrea Moretti, amministratore delegato della Palazzoli di Brescia ā. Dobbiamo semplificare la burocrazia, investire nella formazione tecnica e creare incentivi reali per le aziende. Solo cosƬ il nostro Paese potrĆ essere attrattivo per i talentiĀ». Palazzoli, che fattura 70 milioni di euro e cresce del 10% annuo, ha assunto 30 persone nel 2024 e punta a mantenere questo ritmo.
La competizione tra settori e il rischio di fuga dei talenti
A complicare lo scenario ĆØ la crescente competizione interna: Ā«Il settore ferroviario oggi compete direttamente con altri comparti per attrarre profili tecnici ā spiega Michele Viale, managing director di Alstom Italia ā. Nel 2023 la filiera ferroviaria ha generato 6,4 miliardi di fatturato, con il 23% destinato allāexport. Solo nel 2024 abbiamo inserito oltre 400 nuove risorseĀ».
Un problema condiviso anche da ABB, che gestisce circa 500 posizioni aperte: Ā«Le difficoltĆ maggiori riguardano automazione industriale, elettrificazione e digitalizzazione ā sottolinea Emiliano Diotallevi, country HR manager ā. Il mercato ĆØ molto competitivo e le competenze tecniche sono richieste in più settoriĀ».
I profili più cercati
Oltre a operai qualificati, le imprese puntano su ingegneri elettrici, progettisti meccanici, esperti di digitalizzazione industriale e sostenibilità . «La forza lavoro va potenziata sia nei reparti produttivi sia nella progettazione», afferma Ludovica Zigon, board member del Gruppo Getra, leader nella produzione di trasformatori e sistemi di interconnessione.
Il nodo formazione e il ruolo delle istituzioni
Per colmare il gap, il settore chiede interventi concreti: più investimenti in formazione tecnica e professionale, percorsi rapidi per le competenze digitali, e politiche di attrazione dei talenti dallāestero. Ā«Serve una narrazione positiva dellāindustria italiana ā aggiunge Moretti ā per valorizzare un comparto che offre opportunitĆ di crescita e innovazioneĀ».
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