27 Agosto 2025
Romano (NM) accesso al credito


Romano (NM) ‘accesso al credito: posizione dominante della Crif, banca dati creditizia privata che sfrutta un sostanziale monopolio .

Segnalate criticità, inefficienze e violazioni dei dati personali e dei diritti degli utenti. Presentata una mia interrogazione al Ministro dell’Economia e a quello delle Imprese e del Made in Italy’

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La CRIF S.p.A – centrale di rischi di intermediazione finanziaria – è un soggetto privato che gestisce una delle principali banche dati creditizie in Italia, raccogliendo informazioni su milioni di cittadini e imprese riguardo a mutui, finanziamenti, carte di credito e affidamenti bancari.

Si tratta di informazioni custodite che vengono utilizzate dalle banche e dagli intermediari finanziari per determinare l’accesso al credito, influenzando in maniera significativa la vita economica delle famiglie e delle imprese.

Risulta chiaro che tale posizione conferisce alla CRIF una condizione di quasi monopolio informativo, in quanto la maggior parte delle decisioni di affidamento creditizio si fondano su dati da essa forniti.

Nel nostro Paese operano anche altri Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC), il CTC – Consorzio per la Tutela del Credito, Experian Italia S.p.A. e il sistema Assilea SIC Leasing, che raccolgono e gestiscono dati creditizi, sebbene con diffusione e rilevanza nettamente inferiori rispetto a CRIF; esiste inoltre la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia, che tuttavia ha prevalentemente finalità di vigilanza e non incide in maniera diretta sull’accesso al credito delle famiglie e delle piccole imprese.

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Ebbene, da più parti sono state segnalate criticità connesse al sistema, soprattutto in merito ad errori nelle segnalazioni, con gravi ripercussioni per i cittadini e grandi difficoltà nell’ottenere correzioni e rettifiche in tempi rapidi, ma anche opacità delle procedure di gestione e utilizzo dei dati personali.

In altri Paesi europei esistono modelli di centrali rischi pubbliche, gestite direttamente dallo Stato o da enti regolati, che garantiscono maggiore trasparenza, uniformità e tutela dei diritti degli utenti.

Occorre una gestione pubblica, imparziale e trasparente di tali informazioni, riducendo la dipendenza da un unico operatore privato.

Credo inoltre che si renda necessaria un’analisi approfondita sul funzionamento della CRIF e sul suo impatto sull’accesso al credito da parte di cittadini e imprese e che si valuti la possibilità di istituire una Centrale Rischi Pubblica, alternativa e parallela a quella privata, capace di garantire maggiore equità di trattamento e tutela dei dati personali.

Chiedo altresì che vengano intrapresi controlli sulle segnalazioni e i meccanismi di rettifica delle banche dati creditizie private, anche attraverso il coinvolgimento del Parlamento’.

On Saverio Romano coordinatore politico di Noi Moderati



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