27 Agosto 2025
Bandi Regione Sardegna: 1,5 miliardi in arrivo per le imprese con il nuovo FESR


In arrivo i primi bandi per transizione energetica, digitale e competitività. Una guida completa alle opportunità non ancora attive per prepararsi in anticipo.

Una dotazione finanziaria senza precedenti per sostenere la crescita, l’innovazione e la sostenibilità del sistema produttivo isolano. Con la pubblicazione ufficiale del Programma Regionale FESR Sardegna 2021-2027, la Regione mette in campo 1.581.038.727 euro, una cifra storica, quasi raddoppiata rispetto ai 930 milioni del ciclo precedente.

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Questo imponente stanziamento, costituito al 70% da risorse dell’Unione Europea e al 30% da fondi nazionali, rappresenta un segnale inequivocabile della volontà di investire massicciamente sul futuro produttivo della Sardegna. L’obiettivo è tracciare una traiettoria di sviluppo chiara e integrata, offrendo alle imprese sarde strumenti concreti per affrontare le sfide della transizione globale. Sebbene non siano ancora operativi, questi bandi regionali sono tra i più interessanti del momento e conoscerne in anteprima i dettagli, le priorità e le tempistiche indicative rappresenta un vantaggio strategico fondamentale per pianificare investimenti, strutturare progetti e non farsi trovare impreparati al momento dell’apertura degli sportelli.

Una visione strategica: le priorità e le risorse

Il programma è il frutto di un’approfondita negoziazione tra Commissione Europea, Regione e partenariato economico-sociale. Questa concertazione ha dato vita a una strategia che concentra quasi due terzi delle risorse totali, per un valore di circa 1 miliardo di euro, su tre direttrici di intervento prioritarie. La scelta, in piena sintonia con il Green Deal europeo e gli obiettivi dell’agenda Sardegna 2030, evidenzia una chiara volontà di guidare l’economia verso nuovi paradigmi.

La transizione verde si pone come l’asse portante, con uno stanziamento di oltre 473 milioni di euro (quasi il 30% del totale). A questa si affiancano la competitività intelligente (238 milioni) e la transizione digitale (144 milioni). Ma la visione è più ampia e articolata: il programma finanzia anche assi cruciali come una Sardegna più sociale e inclusiva e lo sviluppo sostenibile e integrato urbano e territoriale, a cui sono destinati oltre 225 milioni di euro ciascuno.

Completano il quadro la mobilità urbana sostenibile (52,5 milioni) e due nuove priorità dedicate alle tecnologie deep tech e digitali (110 milioni) e alle tecnologie pulite (55 milioni), a testimonianza di un approccio che mira a un impatto capillare e diffuso su tutto il territorio.

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I primi bandi in arrivo: sportelli di prossima apertura

Purtroppo i bandi di cui si parla non sono ancora stati aperti. Le date di apertura e chiusura delle domande sono state più volte oggetto di aggiornamenti e, al momento, non ci sono ancora scadenze definitive. Tuttavia, è proprio questa fase di attesa a renderle un’interessante opportunità, poiché è probabile che nelle prossime settimane o nei prossimi mesi si apriranno gli sportelli per l’invio delle candidature.

La prima misura attesa è quella per la Transizione energetica a favore delle PMI. Con una dotazione di 30 milioni di euro, questo bando sarà una leva concreta per le imprese che intendono ridurre la propria impronta ecologica e i costi energetici, attraverso investimenti in efficienza, impianti a fonti rinnovabili e soluzioni per l’autoconsumo.

Successivamente, si aprirà il fronte dell’innovazione e della crescita con un pacchetto di tre avvisi fondamentali, anch’essi di prossima attivazione. Il primo riguarda gli Aiuti per Ricerca e Sviluppo: con 10 milioni di euro si intende finanziare progetti ad alto tasso di innovazione. Seguirà il bando per gli Aiuti alle PMI, dotato di 15 milioni di euro, finalizzato a sostenere la crescita dimensionale e l’aumento della produttività.

Infine, il bando per la Digitalizzazione delle imprese, con 10 milioni di euro, spingerà sull’acceleratore della trasformazione digitale, promuovendo Industria 4.0, e-commerce e cybersecurity.

Principi guida e progetti faro del programma

L’intero impianto del FESR 2021-2027 si fonda su principi trasversali. Primo fra tutti, il rispetto del criterio DNSH (“Do no significant harm”), che assicura che nessun intervento finanziato arrechi un danno significativo all’ambiente. A questo si affianca una forte attenzione alla parità di genere, a cui sono destinate azioni per un valore complessivo di 314 milioni di euro, e al miglioramento dell’azione amministrativa.

Per rendere tangibile l’impatto di questi investimenti, sono state definite delle “operazioni di importanza strategica”, veri e propri progetti faro che incarnano gli obiettivi del programma. Tra questi figurano la creazione di distretti energetici, il potenziamento delle azioni di accesso al credito per le imprese, il rafforzamento delle infrastrutture di trasporto urbano pulite, il progetto “Una scuola per il territorio” e la nascita del Labmet, il Laboratorio Metropolitano di Innovazione.

Queste iniziative dimostrano un impegno concreto per una trasformazione sistemica e visibile del territorio. Per le imprese sarde, l’imperativo è agire d’anticipo: studiare queste opportunità e preparare i propri progetti è il primo, fondamentale passo per trasformare questa grande visione in crescita reale.



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