
La logica alla base della strategia per l’Unione delle competenze ha ricevuto oggi un altro forte impulso: la nuova relazione della Commissione europea dal titolo “Investire nell’istruzione 2025” evidenzia infatti molteplici benefici economici e sociali nel tempo. Gli ultimi dati del 2023 rivelano i primi segnali di ripresa degli investimenti pubblici nell’istruzione in tutta l’UE dopo la perturbazione della pandemia di COVID-19, nonostante il ritardo rispetto ai livelli pre-pandemia.
In totale, nel 2023 i paesi dell’UE hanno speso 806 miliardi di € per l’istruzione. La spesa nazionale ha raggiunto in media il 9,6% della spesa pubblica totale e il 4,7% del prodotto interno lordo (PIL), con variazioni tra gli Stati membri.
Roxana Mînzatu, Vicepresidente esecutiva per i Diritti sociali e le competenze, i posti di lavoro di qualità e la preparazione, ha dichiarato: “La spesa per l’istruzione è un investimento, non un costo. E l’UE deve essere pronta per il futuro. La tendenza al rialzo evidenziata nella relazione ‘Investire nell’istruzione 2025’ indica che in tutta l’UE l’istruzione è di nuovo un motore di competitività e resilienza economica. Per questo motivo il prossimo quadro finanziario pluriennale proposto, presentato il 16 luglio 2025, sostiene un aumento dei finanziamenti nel settore dell’istruzione e delle competenze, grazie a piani di partenariato nazionali e regionali, un nuovo Fondo europeo per la competitività e un programma Erasmus+ rafforzato.“
Stime recenti suggeriscono che se entro il 2030 un maggior numero di persone disponesse di livelli sufficienti di competenze di base, il PIL dei paesi europei potrebbe aumentare tra l’8% e il 10% rispetto alle proiezioni attuali. Le persone con un livello di istruzione più elevato inoltre tendono a guadagnare di più: in Europa un solo anno di istruzione supplementare può aumentare il reddito di una persona del 7%.
Il nuovo quadro di governance economica dell’UE e l’Unione delle competenze aprono le porte a investimenti più strategici nel settore dell’istruzione. Sebbene la responsabilità primaria del finanziamento dell’istruzione spetti ai governi nazionali, i finanziamenti dell’UE nel settore svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo di una forza lavoro adattabile e altamente qualificata, in particolare in preparazione delle transizioni verde e digitale. Nel periodo 2021-2027 sono stati stanziati circa 148 miliardi di € per l’istruzione e le competenze attraverso strumenti dell’UE quali Erasmus+ e il Fondo sociale europeo+. Nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza sono stati messi a disposizione altri 75 miliardi di € per investimenti nel periodo 2021-2026. Un ulteriore sostegno alla ricerca nel settore dell’istruzione è disponibile mediante Orizzonte Europa.
La relazione completa “Investire nell’istruzione 2025” è disponibile online.
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