
Agecontrol s.p.a. è la società interamente pubblica incaricata di svolgere i controlli in ambito agroalimentare, compresi quelli relativi ai prodotti ortofrutticoli freschi, anche al fine del contrasto alle frodi nelle erogazioni finanziarie all’agricoltura. La società è controllata al 100% da Agea, sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, e al controllo della Corte dei Conti.
Essa è l’organismo di controllo pubblico che svolge l’attività ispettiva sull’agroalimentare su tutto il territorio italiano, in base alle sempre più stringenti esigenze di Agea di limitare, se non evitare, le correzioni finanziarie da parte della Commissione europea – unico reale indice di successo delle politiche di investimento effettuate nel settore. Nell’ambito di tali politiche, infatti, devono essere inquadrate le risorse che Agea investe per il funzionamento della macchina dei controlli. Del resto, il bilancio comunitario è una risorsa preziosa ma limitata e ogni euro mal gestito si traduce in un’opportunità persa per il settore agricolo. Un ambito cruciale, pertanto, non solo in termini di trasparenza ed efficacia della spesa pubblica, ma soprattutto per rinforzare e consolidare la fiducia dei cittadini. Sono proprio i contribuenti italiani, infatti, i primi e più preparati giudici da convincere.
Questo significa che Agecontrol si occupa di controllare e verificare da un lato la conformità di prodotti, processi e aziende rispetto alle normative e agli standard di qualità e sicurezza alimentare e, dall’altro lato, la corretta erogazione dei contributi agricoli comunitari nei settori per i quali la Società viene incaricata dall’Agea. Le sue attività possono includere ispezioni, controlli di qualità, verifiche di conformità, certificazioni e tutto ciò che garantisce che i prodotti agroalimentari siano sicuri e rispettino le normative vigenti e che gli aiuti agricoli comunitari siano pagati in conformità a quanto previsto dalla regolamentazione comunitaria e nazionale applicabile .
Parlare di prodotti agroalimentari italiani significa declinare il concetto di “Made in Italy” nella sua più corretta e coerente rappresentazione: emblema di eccellenza, riconosciuto e celebrato su scala globale, indicatore non solo della qualità e dell’unicità dei prodotti italiani, ma soprattutto come contributo economico significativo per il Sistema Paese. Un Sistema che necessita sempre più di una forte interlocuzione istituzionale finalizzata a sviluppi integrati non solo di attività di gestione ma più propriamente di prospettive congiunte: lo sviluppo integrato e sostenibile.
L’ottica è quella di una crescita e di una innovazione condivisa. Ed è in tal senso che ogni misura di controllo e prevenzione non deve essere percepita come un ostacolo, ma come la garanzia di correttezza per tutti gli operatori del settore.
Solo con la collaborazione attiva delle imprese agricole, delle Istituzioni e della società civile si può assicurare, infatti, la corretta ed equa distribuzione dei finanziamenti e contribuire agli obiettivi di sviluppo economico e sostenibilità ambientale.
Come vengono organizzati i controlli?
- Controlli incrociati dei dati: vengono utilizzati sistemi informatici avanzati per confrontare e analizzare informazioni provenienti da diverse fonti, individuando potenziali incongruenze;
- Analisi basata sul rischio: gli interventi sono orientati da un approccio proporzionato, che concentra le risorse su imprese o su operazioni con elevati fattori di rischio.
- Ispezioni documentali e sul campo: la verifica della documentazione contabile e commerciale, associata a controlli diretti sul territorio, garantisce la reale esecuzione delle operazioni finanziate;
Le tipologie di verifica
- I Livello – si promuovono i prodotti agricoli sia nel mercato interno che nei Paesi terzi per migliorare la competitività, valorizzare i prodotti e aumentare la conoscenza dei consumatori (come, ad esempio, l’importanza di saper leggere le etichette, i cartellini e di effettuare una personale analisi sensoriale attraverso un controllo visivo e olfattivo del prodotto, al fine di capire se la frutta su un banco del mercato sia fresca e di qualità). In questo livello rientrano i controlli per verificare il corretto svolgimento dei programmi educativi nelle scuole che forniscono prodotti alimentari come frutta, verdura e latte. Inoltre, fa riferimento alle verifiche sulla qualità e sulla conformità delle forniture in relazione agli aiuti alimentari verso gli indigenti, finanziati con fondi comunitari e nazionali. In sostanza, si tratta dei controlli i cui esiti hanno una ricaduta diretta sull’aiuto da erogare al beneficiario, nelle varie misure settoriali previste dalla nuova PAC.
- II Livello – accerta che l’operato dei soggetti delegati (ad es.: Centro di Assistenza Agricola) sia soddisfacente e conforme alle indicazioni operative fornite dall’Organismo Pagatore Agea, ai sensi del Reg (UE) 2022/127.
- Ortofrutta – sono i controlli di conformità alle norme comuni di qualità sui prodotti ortofrutticoli freschi nonché controlli sull’import ed export dei prodotti ortofrutticoli freschi.
- Controlli ex post – hanno quale finalità principale l’accertamento dell’effettiva esecuzione delle operazioni finanziate dal Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA) e della loro conformità alla normativa vigente. Tali verifiche si applicano alle imprese che percepiscono o effettuano pagamenti connessi al sistema di finanziamento del FEAGA, sia in forma diretta sia indiretta.
Il metodo utilizzato
L’attendibilità e la concretezza delle informazioni e delle azioni dichiarate dai beneficiari sono verificate mediante una pluralità di controlli incrociati, che possono includere, ove necessario, l’esame della documentazione commerciale di soggetti terzi, persone fisiche o giuridiche, aventi un rapporto diretto o indiretto con le operazioni finanziate, in un numero adeguato e proporzionato al livello di rischio individuato. Le attività di controllo possono essere estese, quando opportuno, anche a persone fisiche o giuridiche collegate alle imprese interessate o comunque portatrici di un interesse al conseguimento degli obiettivi del sistema di finanziamento.
In considerazione della particolare rilevanza e delicatezza delle operazioni di verifica, gli ispettori incaricati dei controlli ex-post rivestono la qualifica di Pubblici Ufficiali e, nei limiti delle rispettive competenze, quella di Ufficiali di Polizia Giudiziaria.(Riproduzione riservata)
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